Una visita guidata per ricordare i luoghi e i personaggi della lotta alla malavita
PALERMO – «Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare» - affermava Paolo Borsellino, magistrato uccio barbaramente nel 1992. Per amare Palermo, oltre a visitare monumenti e piazze, non si può tralasciare il capitolo buio della mafia.
Con un nuovo tour il turista interessato ha modo di visitare una delle più belle città della Sicilia, celebre per la sua storia e punto di incontro di diverse culture. Accompagnato da membri di associazioni che si occupano si impegnano a contrastrare il fenomeno del racket, si scoprono i luoghi più rappresentativi che raccontano la dura lotta quotidiana alla mafia.
La Piazza della Memoria al Tribunale, il mercato “il Capo”, la Cattedrale, la Questura sono solo alcuni esempi delle tappe, che diventano spunti per una riflessione sul fenomeno mafia e sulla mobilitazione civile contro il potere mafioso.
Tanti sono i luoghi che testimoniano che è possibile contrastare la mafia e diffondere la consapevolezza e la cultura della legalità. Per esempio Piazza della Memoria, tra il vecchio e il nuovo tribunale di Palermo, dove un memoriale ricorda l’estremo sacrificio dei giudici morti nel corso della lotta alla mafia, come Falcone e Borsellino.
Da ammirare anche la maestosa Cattedrale, che si affaccia su Via Vittorio Emanuele, a testimoninaza dei molti preti e vescovi che hanno dato speranza ai giovani palermitani, su tutto il beato don Pino Puglisi.
Durante il percorso per le vie del centro, si ha la possibilità di incontrare alcuni esercenti che hanno detto no al pizzo aderendo alla campagna “Pago chi non paga”.
Interessati? Allora potreste partire con noi nel mese di ottobre in occasione del nostro tour “Sicilia per terra e per mare”.
Testo a cura di Claudio Rossetti
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