Patrimonio UNESCO: tappa della “Locarno-Milano-Venezia”
PILA - Il Parco del Delta del Po, una delle aree umide più importanti d’Europa, ambiente ideale di migliaia di specie animali, è stato insignito addirittura del prestigioso riconoscimento come patrimonio dell’Umanità. Si tratta di una grandiosa area verde incorniciata da boschi secolari, pinete e oasi che si alternano a testimonianze architettoniche, eredità della dinastia estense.
La zona della foce del Po rappresenta un territorio ricco di ambienti naturali che ospitano centinaia di specie di flora e fauna. L’elevato numero di specie presenti è strettamente legato alla diversità degli habitat presenti, che si esprimono con forme e adattamenti peculiari in relazione alle diverse condizioni chimico-fisiche del suolo e alle condizioni climatiche. Le valli salmastre si sono formate per allagamento da parte delle acque di mare di territori depressi o per l’opera di trasformazione dell’uomo a fini produttivi (pesca, saline). Non esiste un censimento esaustivo delle specie vegetali presenti nel Parco regionale del Delta. Tuttavia, sulla base dei dati raccolti negli anni dai diversi ricercatori, è certa la presenza di circa un migliaio di specie osservate.
La flora e la fauna sono particolari, data la caratteristica umidità del terreno, crescono e si sviluppano canne e piante che vivono bene costantemente immerse nell’acqua. E proprio l’acqua e la quiete sono le caratteristiche peculiari dell’esplorazione di questi luoghi. La campagna, gli alvei dei rami del Po, le dune fossili, gli argini che modellano i terreni che portano dal delta al mare, le golene e le lagune con gli ambienti umidi, le valli da pesca e gli scanni. Oltre 300 specie di uccelli volano in queste zone, tra questi, il famoso fenicottero rosa, che nidifica nelle saline di Comacchio. Inoltre possiamo incontrare stormi di aironi, martin pescatori, anatre e oche selvatiche. I mammiferi costruiscono le loro tane tra i rami del bosco di faggi e pini marittimi: l’istrice e la volpe, ma qui regna soprattutto il cervo delle dune, che gli Estensi un tempo cacciavano nella loro tenuta, il Bosco della Mesola, in epoca rinascimentale,
Se cercate un luogo speciale dove fermarvi a pranzo o cena, allora l’indirizzo giusto è il “Canarin”. Non è un semplice ristorante ma molto di più… Una suggestiva palafitta moderna, che si erge dalle acque del Polesine, a Porto Tolle, in una natura selvaggia e incontaminata, dove la pace regna sovrana. Colorate barche ormeggiate tutto intorno, pronte a condurvi in gite indimenticabili, tramonti che vi lasceranno senza fiato, per assaporare non solo una gustosa cucina, ma vivere un’emozione senza tempo. Il ristorante, aperto da marzo a dicembre, è raggiungibile anche con l’auto. Vi consiglio: antipasto di pesce, spaghetti alle vongole o cozze, il fritto misto e il tiramisù.
Il Delta del Po rappresenta uno dei territori toccati dalle crociere sulle vie navigabili dalla Svizzera all’Adriatico. Diverse volte all’anno i gruppi della Viaggi Rossetti, a bordo di comodi catamarani, fanno tappa qui. Proprio oggi, ho accompagnato a bordo di “Luccio” un gruppo di 16 viaggiatori svizzerotedeschi e ticinesi. Tre le partenze in programma nel 2021.
Testo a cura di Claudio Rossetti
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