Reportage alla scoperta di questa terra di confine con splendidi paesaggi, buon vino e cultura (terza parte)
COLMAR – Inaugurato nel 1853, il museo è ospitato nell'ex convento domenicano "Unter den Linden". Intorno al chiostro del XIII secolo, sono presente le collezioni di arte antica (pittura, scultura, oggetti d'arte dal XV al XVI secolo, arti e mestieri e arte popolare).
La Pala d'Altare di Isenheim è esposta nella Chiesa dei Domenicani, all’interno dell’area museale. Si tratta di un'occasione unica per scoprire l'altare e tutte le preziose opere del maestro Martin Schongauer conservate a Colmar: la Pala Orlier (1470-1475), la Pala dei Domenicani (1480 circa) e la Maria im Rosenhag (1473). Un altare dedicato a Santa Caterina e San Lorenzo (1510 circa) e sculture del tardo Medioevo completano la presentazione.
Il museo conserva uno dei più grandi capolavori dell'arte occidentale: l'Altare di Isenheim, realizzato da Grünewald (pannelli dipinti) e Niklaus von Hagenau (sculture scolpite) tra il 1512 e il 1516 per la Precettoria Antonita di Isenheim, a sud di Colmar. Nell'ospedale dell'ordine venivano curati i malati di fuoco antoniano, un'intossicazione causata da un fungo del grano. L'altare colpisce non solo per la sua espressività (Crocifissione) ma anche per la sua modernità (Concerto degli Angeli). Una pala d'altare è un'opera pittorica o anche scultorea di genere religioso che, come dice il termine, si trova sull’altare di una chiesa. Si osserva come un grande libro illustrato dove le pagine possono essere scelte in base al tema o al periodo dell’anno.
Il museo presenta anche regolarmente mostre temporanee d’arte moderna. Attualmente gli spazi espositivi sono dedicati all’artista Fabienne Verdier con “La canzone delle stelle” (Le chant des étoiles). Questa mostra accosta l'arte di Fabienne Verdier alle opere dei grandi maestri del Musée Unterlinden in un modo completamente nuovo. Create tra il 2019 e il 2022, le opere sono il risultato dell'intenso impegno dell'artista nei confronti di questi capolavori, in particolare della Pala di Isenheim (1512-1516). La prima metà mostra una selezione di importanti dipinti dell'artista dal 2006 al 2018 in dialogo con opere d'arte classica e moderna provenienti dalle collezioni permanenti del museo. A seguire, nella sala espositiva dell'Ackerhof, l'installazione monumentale Rainbows con 76 dipinti e il polittico Large Vortex di Unterlinden. Nel dipinto creato durante l'anno pandemico 2020, Fabienne Verdier fa un paragone tra la morte umana e la morte delle stelle: trasferisce l'aura di luce emanata dalle stelle morenti in una rappresentazione della morte come energia trasmessa ai vivi. Vi interessa il catalogo della mostra? Allora mandatemi un messaggio e io vi regalerò la pubblicazione.
Il mio percorso in Alsazia, alla ricerca delle varie attrazioni culturali e turistiche, non termina qui. La prossima volta vi parlerò del vino, nettare d’eccezone in questa regione di Francia. Seguitemi!
Testo a cura di Claudio Rossetti
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Foto: Dall’altare all’arte moderna (di CR)