Il Circo Nazionale Svizzero torna in Ticino con i suoi spettacoli innovativi
AGNO - Benvenuti a un'affascinante incursione nel mondo magico del Circo Nazionale Svizzero Knie, guidato dalla visione e dalla passione di Ivan Knie. In un viaggio verso il Ticino, dove la tournée del 2023 si sta per svolgere ad Agno, ci siamo collegati con Ivan, figura chiave dietro le quinte di uno spettacolo straordinario che abbraccia tradizione e innovazione. Cresciuto letteralmente nel tendone, Ivan ci conduce attraverso la storia affascinante della sua famiglia, svelando il dietro le quinte di uno stile di vita itinerante e la magia che circonda la creazione di uno spettacolo circense. Dall'amore per il Giappone alla riflessione sulle tendenze nel mondo dell'intrattenimento, Ivan Knie offre uno sguardo privilegiato su ciò che rende unico il Circo Knie, con uno sguardo particolare allo spettacolo di quest'anno che promette di essere una miscela di varietà, innovazione e intimità. Un'intervista che getta luce sulla passione, la dedizione e l'arte di portare gioia al pubblico attraverso lo straordinario mondo del circo.
Siamo lieti di averti con noi, Ivan. Per iniziare, puoi raccontarci un po' della storia della tua famiglia e del Circo Nazionale Svizzero Knie?
Ivan Knie: Certo, è un piacere essere qui. La storia del nostro circo inizia molti decenni fa, con la passione per lo spettacolo e la performance. La famiglia Knie è sempre stata legata al circo, e io sono quasi nato nel tendone. Siamo una famiglia di artisti che gestisce ogni aspetto del circo, dai numeri in arena al coordinamento generale e alle relazioni pubbliche.
Come è cresciuto il tuo amore per il circo, considerando che sei praticamente nato in questo ambiente?
Ivan: Crescere in un circo è un'opportunità incredibile. Non avrei potuto immaginare di fare qualcos'altro. Il mio lavoro è incredibilmente diversificato, passando dall'arena con i cavalli al coordinamento generale, alla tecnica, al montaggio e alle relazioni pubbliche. Ogni giorno è diverso, e i molteplici ruoli rendono il mio lavoro affascinante.
Vivere sempre "on the road" può essere una sfida. Come affronti questa vita itinerante, e ti piacerebbe mai una vita più sedentaria?
Ivan: Non potrei mai immaginare una vita regolare nello stesso luogo. Amo viaggiare, scoprire nuove città e luoghi. Anche durante le pause estive e invernali, riesco a stare in un appartamento, ma il movimento è parte integrante di chi sono. È durante questi spostamenti che trovo l'ispirazione per nuovi progetti e mi preparo per la prossima stagione.
Quali sono le tue destinazioni preferite durante i viaggi?
Ivan: Amo il Giappone e vorrei tornarci in futuro. Ho girato per l'Europa, ma adoro anche la Svizzera e il Ticino in modo particolare. Trovo che ogni luogo abbia la sua bellezza unica.
Come vedi le tendenze o gli sviluppi nel settore dell'intrattenimento e del circo in particolare?
Ivan: Il circo è sempre in evoluzione. Seguiamo da vicino lo sviluppo della società e cerchiamo di bilanciare l'innovazione con le tradizioni. Oggi, il pubblico ama gli effetti speciali e la teatralità del circo, ma manteniamo anche salde le radici del nostro spettacolo, come i costumi che sono elementi fondamentali.
Come nasce uno spettacolo e come vi preparate per una nuova stagione circense?
Ivan: La creazione di uno spettacolo è un processo che si sviluppa nei cicli di 2-3 anni prima della tournée. Ci sediamo a un tavolo, discutiamo, pianifichiamo e valutiamo. La selezione dei numeri è fatta con cura, cercando artisti di talento in tutto il mondo. Maycol Errani, responsabile tecnico, e mia mamma Géraldine, direttrice artistica, giocano un ruolo importante. La stagione di allenamento è intensa, dove gli artisti e gli animali perfezionano le loro performance.
Ci sono state critiche riguardo alla protezione degli animali nel circo. Come affrontate questo tema?
Ivan: L'attenzione alla protezione degli animali è fondamentale per noi. Collaboriamo con la Protezione Svizzera degli animali PSA che vigila sul nostro modo di lavorare. Ad esempio, i miei cavalli escono al pascolo tutti i giorni e lavorano con me. Il pubblico apprezza la nostra filosofia, e le prove mattutine sono aperte al pubblico per far conoscere il nostro modo di lavorare.
In questa tournée, gli spettacoli sono concentrati ad Agno. C'è un nuovo orientamento in questo?
Ivan: Sì, c'è una tendenza a fermarsi in meno città ma per un periodo più lungo. In Ticino ci siamo spostati ad Agno, vista la presenza del cantiere a Cornaredo. È facilmente raggiungibile da Bellinzona e Locarno, e ci permette di offrire uno spettacolo di alta qualità.
Come gestisci lo stress e la pressione, specialmente prima di uno spettacolo?
Ivan: Non ho bisogno di strategie particolari. Il mio stress è positivo perché amo il mio lavoro. Prima di uno spettacolo sono teso, ma è necessario per mantenere l'attenzione. Avere una professione appassionante è una grande fortuna.
Per te personalmente, cos'è il circo?
Ivan: Il circo è la mia passione, il mio stile di vita. Mette in contatto persone di diverse culture e fasce d'età. Con i nostri spettacoli vogliamo creare gioia, stupore ed esperienze condivise. È una forma d'arte che cattura la magia del momento e spero che i nostri spettacoli tocchino il cuore del pubblico e lo trasportino in un mondo di fantasia.
Su quale parte dello spettacolo di quest'anno sei particolarmente orgoglioso?
Ivan: Tutto! Abbiamo investito molto per offrire uno spettacolo vario, innovativo e fantastico, ma al contempo intimo. È come Las Vegas in formato circense. Spero che il pubblico apprezzi l'impegno che mettiamo in ogni spettacolo.
Grazie mille, Ivan, per condividere con noi questa affascinante panoramica sulla vita nel Circo Nazionale Svizzero Knie e sulla tua passione per il circo. In bocca al lupo per la tournée ad Agno (dal 24 novembre al 3 dicembre) e per le future avventure del circo!
Testo a cura di Claudio Rossetti
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