Cerca e trova immobili

Christian GarzoniNel dubbio votiamo SÌ al finanziamento uniforme

18.11.24 - 15:06
PD Dr. med. Christian Garzoni, Presidente mediX Ticino
Christian Garzoni
Nel dubbio votiamo SÌ al finanziamento uniforme
PD Dr. med. Christian Garzoni, Presidente mediX Ticino

Tra pochi giorni voteremo sulla modifica LAMal che prevede l’armonizzazione del finanziamento delle prestazioni sanitarie. Nonostante non sia la soluzione a tutti i problemi, questa riforma resta comunque molto importante per tutto il sistema e i pazienti. Essa permetterà finalmente di eliminare i falsi incentivi e di semplificare il finanziamento delle prestazioni aumentando la trasparenza. Non vi è assolutamente alcuna ragione logica che giustifichi il sistema attuale. Un intervento in ospedale con degenza (ad esempio per il trattamento dell’ernia) è finanziato oggi per più della metà dal Cantone. Se invece la stessa operazione si svolge senza degenza e sempre nello stesso ospedale con lo stesso team, i costi sono per il 100% a carico dei premi. Opporsi al finanziamento uniforme vuol dire opporsi alla correzione di questo assurdo sistema. Durante la campagna i (tantissimi) sostenitori del finanziamento uniforme sono stati additati più volte di voler concedere maggiore potere alle casse malati e di sostenere una soluzione che non va alla radice del problema. La ripartizione delle competenze tra Confederazione, Cantoni e partner tariffali rimarrà la stessa. Questo è stato anche ribadito di recente dalla Consigliera federale Baume-Schneider. Inoltre la riforma è sostenuta dal Consiglio federale, la maggior parte dei cantoni, comuni, medici, farmacisti, ospedali, spitex e settore delle cure, non certo un gruppo di attori che vuole dare più potere alle casse malati. Al contrario i cantoni avrebbero qualcosa in più da dire proprio nel settore ambulatoriale diventando per la prima volta co-finanziatori. È stata inoltre sollevata la critica che EFAS non va alla radice del problema. In un sistema sanitario complesso come quello svizzero non esiste una soluzione miracolosa, ma vi è un gran bisogno urgente di misure singole efficaci. Non vi sarà mai una soluzione che metterà d’accordo tutti e che, soprattutto, potrà risolvere tutti i problemi con un colpo di bacchetta magica. Le difficoltà del sistema sono la somma di tanti problemi. Ecco perché la riforma del finanziamento uniforme è così importante. Iniziamo a correggere i falsi incentivi nel sistema di finanziamento con EFAS rendendolo pure più trasparente. Una volta fatto questo passo potremo affrontare i prossimi ostacoli. Solo così riformiamo il nostro sistema sanitario senza stravolgerlo e senza mettere a rischio la qualità delle cure. Il contenimento dei costi e un freno all’aumento dei premi non passano di certo dalla bocciatura di questa riforma. Il 24 novembre votiamo quindi SÌ, e spero lo facciano tutti, anche i parzialmente convinti, per dare un’opportunità reale di riforma alla nostra sanità e non restare immobili per almeno un altro decennio piangendo ogni settembre quando arrivano il classico annuncio sull’aumento dei costi sanitari.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE