PD Dr. med. Christian Garzoni, Presidente mediX Ticino
Tra pochi giorni voteremo sulla modifica LAMal che prevede l’armonizzazione del finanziamento delle prestazioni sanitarie. Nonostante non sia la soluzione a tutti i problemi, questa riforma resta comunque molto importante per tutto il sistema e i pazienti. Essa permetterà finalmente di eliminare i falsi incentivi e di semplificare il finanziamento delle prestazioni aumentando la trasparenza. Non vi è assolutamente alcuna ragione logica che giustifichi il sistema attuale. Un intervento in ospedale con degenza (ad esempio per il trattamento dell’ernia) è finanziato oggi per più della metà dal Cantone. Se invece la stessa operazione si svolge senza degenza e sempre nello stesso ospedale con lo stesso team, i costi sono per il 100% a carico dei premi. Opporsi al finanziamento uniforme vuol dire opporsi alla correzione di questo assurdo sistema. Durante la campagna i (tantissimi) sostenitori del finanziamento uniforme sono stati additati più volte di voler concedere maggiore potere alle casse malati e di sostenere una soluzione che non va alla radice del problema. La ripartizione delle competenze tra Confederazione, Cantoni e partner tariffali rimarrà la stessa. Questo è stato anche ribadito di recente dalla Consigliera federale Baume-Schneider. Inoltre la riforma è sostenuta dal Consiglio federale, la maggior parte dei cantoni, comuni, medici, farmacisti, ospedali, spitex e settore delle cure, non certo un gruppo di attori che vuole dare più potere alle casse malati. Al contrario i cantoni avrebbero qualcosa in più da dire proprio nel settore ambulatoriale diventando per la prima volta co-finanziatori. È stata inoltre sollevata la critica che EFAS non va alla radice del problema. In un sistema sanitario complesso come quello svizzero non esiste una soluzione miracolosa, ma vi è un gran bisogno urgente di misure singole efficaci. Non vi sarà mai una soluzione che metterà d’accordo tutti e che, soprattutto, potrà risolvere tutti i problemi con un colpo di bacchetta magica. Le difficoltà del sistema sono la somma di tanti problemi. Ecco perché la riforma del finanziamento uniforme è così importante. Iniziamo a correggere i falsi incentivi nel sistema di finanziamento con EFAS rendendolo pure più trasparente. Una volta fatto questo passo potremo affrontare i prossimi ostacoli. Solo così riformiamo il nostro sistema sanitario senza stravolgerlo e senza mettere a rischio la qualità delle cure. Il contenimento dei costi e un freno all’aumento dei premi non passano di certo dalla bocciatura di questa riforma. Il 24 novembre votiamo quindi SÌ, e spero lo facciano tutti, anche i parzialmente convinti, per dare un’opportunità reale di riforma alla nostra sanità e non restare immobili per almeno un altro decennio piangendo ogni settembre quando arrivano il classico annuncio sull’aumento dei costi sanitari.