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DOMENICO ZUCCHETTICensura alla RSI

08.12.24 - 15:42
Domenico Zucchetti, Membro Comitato Verdi del Ticino
Domenico Zucchetti
Fonte Red
Censura alla RSI
Domenico Zucchetti, Membro Comitato Verdi del Ticino

Il consigliere nazionale Marchesi, in un dibattito su RSI 1 successivo alla votazione sul credito per l’ampliamento delle autostrade, ha sostenuto che il problema del traffico sarebbe dovuto all’aumento del numero di stranieri in Svizzera. In questa affermazione c’è una parte di verità, ma basta osservare come si svuotano le strade durante le vacanze scolastiche per capire che sono molti i fattori che concorrono a creare intasamenti. Ricondurre i problemi a una sola causa è il modo peggiore per cercare di risolverli, ma è uno strumento efficace per raccogliere consensi. L’uso di messaggi semplici ed emozionali è una strategia comunicativa promossa dall’ala destra repubblicana negli Stati Uniti a partire dagli anni ’80.

In Svizzera vi è sempre stata una cultura politica orientata alla ricerca di soluzioni. Il benessere e l’alta qualità di vita di cui abbiamo goduto sono il risultato del confronto aperto e della capacità di mettere in luce i problemi. La SSR e la RSI hanno sempre avuto un ruolo rilevante nella capacità della Svizzera di far emergere e trovare consenso attorno a soluzioni innovative. Tuttavia, ormai da tempo, la RSI, con la complicità della CORSI, ha scelto di non svolgere più l’impegnativo mandato di rappresentare l’intera popolazione e le varie opinioni. La direzione della RSI sta sostituendo l’informazione, fiore all’occhiello e pilastro dell’offerta SSR, con intrattenimento informativo. Persone e pensieri non allineati con quelli dell’estrema destra vengono considerati “di sinistra” e censurati. Anche le notizie sono pesantemente selezionate, tanto che nemmeno fatti locali eclatanti, di cui parla tutto il Ticino, trovano posto nell’informazione della RSI.

Recentemente, come riportato da tio.ch, la RSI ha inoltre licenziato la giornalista Paola Nurnberg perché, in un breve post, aveva espresso una riflessione sulle strategie comunicative della destra fondate su messaggi semplificati. I metodi della RSI ricordano quelli dell’informazione in Russia. La semplificazione comunicativa, come dimostra anche l’episodio citato, è un fenomeno da decenni sotto gli occhi di tutti. Gli effetti sono noti. Sul tema esiste una vasta letteratura scientifica, e persino molti esponenti di destra criticano fortemente questo approccio, ritenendolo poco costruttivo e molto divisivo. Parlarne non significa essere di parte, ma semplicemente confrontarsi con la realtà, riflettere e prendere consapevolezza dei condizionamenti esistenti.

L’allineamento della RSI alle logiche della destra è ormai quasi totale. Salvo nei dibattiti politici, alla RSI sembra non esservi più posto per quei valori svizzeri che hanno contribuito al successo della SSR/RSI e che sono alla base del benessere, della libertà e dell’indipendenza della Svizzera.


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