Ibra, al via la "terza" vita in rossonero: «L’11 è il mio numero, con la 21 non mi sentivo quello di una volta».
Il bomber svedese ha parlato a "Milan Tv": «Quando sono arrivato qui per la prima volta ho sorriso, una cosa mai fatta prima nel mio lavoro».
MILANO - Personaggio unico e leader assoluto sia in campo che fuori, ieri Zlatan Ibrahimovic ha ufficialmente iniziato la sua "terza" vita in maglia rossonera. Dopo lunga gestazione è infatti arrivata la firma sul contratto da 7 milioni netti che lo lega al Milan fino al 2021.
«Qui mi sento a casa, mi sono sempre sentito parte del Milan anche quando giocavo con altre squadre - ha spiegato il bomber svedese a "Milan Tv" - Quando sono arrivato qui per la prima volta ho sorriso, una cosa mai fatta prima nel mio lavoro. Il Milan mi ha restituito il sorriso che avevo perso».
Ibra ha poi motivato la scelta di indossare la maglia numero 11, quella dell'ultimo scudetto rossonero. «Ho scelto l'11, i tifosi del Milan mi conoscono con questo numero e volevo riportarlo, con il 21 non mi sentivo l'Ibrahimovic di una volta al Milan. L'11 è il mio numero, semplice».
Per l'attaccante l'obiettivo è sempre lo stesso... vincere e fare la differenza: «Sono venuto qua per portare il Milan ai suoi livelli, dove merita di essere. Bisogna lavorare con grande sacrificio per raggiungere gli obiettivi. Negli ultimi mesi abbiamo fatto benissimo, ma non dimentichiamoci che non abbiamo vinto nulla. Nella mia testa l'obiettivo è vincere qualche trofeo: questa stagione dobbiamo farcela».
Dopo il lockdown il Milan ha conquistato più punti di tutti, tanto da far confermare Pioli in panchina: «Voglio ringraziare il mister e la società, hanno fatto di tutto per farmi restare. Negli ultimi mesi ho dimostrato che l'età non conta, ma in vacanza ho parlato con la società e ho visto il mio futuro nel Milan. Voglio soddisfare i tifosi. Siamo stati bravi negli ultimi mesi, ma con loro allo stadio saremmo stati ancora più forti. Spero possano tornare presto a San Siro».