Spitalacker inadatto: Breitenrain alla disperata ricerca di una casa
Senza un impianto omologato, niente Challenge League per il Breitenrain. A Bellinzona credono nella licenza.
BERNA - Va bene il campo, tenendo anche conto del fatto che questo weekend comincerà il girone dei playoff, il destino della Promotion League potrebbe in ogni caso decidersi altrove. Dove? Negli uffici della Commissione delle licenze.
Classifica alla mano, le due squadre che hanno le maggiori chance di centrare la promozione in Challenge League sono Breitenrain e Bellinzona. Entrambe non hanno tuttavia ancora ottenuto dalla Swiss Football League il via libera per programmare un'avventura al piano superiore. Oltre a come disputare al meglio la postseason, stanno dunque pure cercando di capire come muoversi per rendere efficace il ricorso presentato dopo la prima bocciatura da parte della Lega.
La situazione più delicata è quella dei bernesi i quali, notizia fresca e confermata, hanno definitivamente abbandonato l’idea di continuare a giocare allo Spitalacker. La loro storica casa non ha ottenuto e non otterrà l’omologazione per la seconda serie svizzera per un problema legato all’impianto d'illuminazione, che non risponde ai requisiti richiesti e non può essere ammodernato.
Saputo del guaio, alla corte del presidente Claudio Engeloch sono andati a bussare alla porta del Municipio di Berna e di quello di Bienne chiedendo di poter utilizzare un altro impianto per la Challenge League. Una risposta la otterranno a stretto giro di posta: entro massimo la fine della prossima settimana. E in base a quella i bernesi potranno sapere con che stato d'animo affrontare il finale di stagione.
A Bellinzona tutto sembra più semplice. Il “no” incassato alla richiesta in prima istanza è stato causato esclusivamente dalle novità riguardanti la proprietà, piuttosto che a carenze a livello infrastrutturale o economico. Fino all'anno scorso i granata si confrontavano con la Lega come Associazione; dopo i cambiamenti della scorsa estate si stanno invece muovendo come SA. Questo, visto che si sta misurando con una società che non ha un passato burocratico e finanziario "noto", ha spinto la Commissione delle licenze a richiedere revisioni e documenti supplementari. Il problema dovrebbe in ogni caso essere solo formale: in sostanza, il prossimo 20 maggio, l’ACB dovrebbe ottenere il suo lasciapassare.