Il GM Domenichelli ha anche parlato delle 14 squadre in NL: «La situazione avvantaggia soprattutto i giovani svizzeri».
Mikko Koskinen - in arrivo dagli Oilers - raggiunge così nel roster bianconero Oliwer Kaski, Marc Arcobello, Troy Josephs e Daniel Carr.
LUGANO - Nella giornata di ieri - lunedì 13 giugno - il Lugano ha ufficializzato l'ingaggio di Mikko Koskinen.
Si tratta di un vero colpo di mercato, poiché nelle ultime quattro stagioni l'estremo difensore finlandese ha difeso i pali degli Edmonton Oilers, con cui è sceso sul ghiaccio in 171 occasioni. Oltre a questo il 33enne era stato draftato nel 2009 dai New York Islanders e ha esordito in NHL nel 2011. Nella sua carriera vanta anche due titoli di KHL vinti con lo SKA di San Pietroburgo, mentre con la maglia della sua nazionale ha preso parte a un'Olimpiade e a due Mondiali, conquistando in quest'ultima competizione altrettante medaglie d’argento. «Mikko è un portiere che ha tanta qualità ed esperienza», sono state le parole del GM bianconero Hnat Domenichelli. «Con l'introduzione della nuova regola, che prevede sei stranieri contemporaneamente sul ghiaccio, abbiamo deciso di puntare su di lui. Aveva tante opzioni, ma alla fine ha scelto il Lugano. Siamo davvero soddisfatti del suo arrivo».
Il nativo di Vantaa ha firmato un biennale ed è il quinto straniero attualmente sotto contratto con i sottocenerini. Il portiere raggiunge il difensore e connazionale Oliwer Kaski, così come gli attaccanti nordamericani Mark Arcobello, Daniel Carr e Troy Josephs. «Ci sono finora stati tanti movimenti in questa sessione di mercato, anche perché abbiamo dovuto aspettare fino ad aprile per capire se sarebbero stati effettivamente sei gli stranieri da poter schierare in pista. Fino a quel momento non era infatti ancora chiaro se ci sarebbero state 13 o 14 formazioni nella massima serie, per cui negli ultimi due mesi abbiamo dovuto modificare alcune strategie. Il nostro obiettivo è quello di allestire una squadra molto competitiva e visto che la stagione è lunghissima e ricca di insidie - per quanto riguarda gli infortuni - abbiamo deciso di coprirci le spalle in tempo».
E adesso manca ancora uno straniero all'appello. «Ci sono diverse trattative in corso e la situazione sarà più chiara nelle prossime settimane. Abbiamo ancora un po' di tempo per fare le nostre valutazioni e il desiderio è di dare diverse opzioni a McSorley, di modo che possa affrontare al meglio la stagione. Posso confermare che stiamo cercando un centro o un'ala di qualità come sesto straniero, ma vogliamo prenderci tutto il tempo necessario. A causa della guerra in Ucraina alcuni giocatori di KHL, che normalmente non sarebbero mai venuti a giocare in National League, hanno deciso di approdare in Svizzera. Prevedo quindi un campionato ancora più competitivo rispetto agli ultimi anni».
Cosa ne pensi di questi cambiamenti? «Con 14 squadre nella massima serie i sei stranieri erano inevitabili. Ce ne saranno in totale 28 in più rispetto a due anni fa, ma aggiungendo due formazioni si sono anche creati circa una quarantina di posti in più per i giocatori svizzeri. Questa situazione avvantaggia soprattutto i giovani locali, dato che avranno la possibilità di mettersi ancora più in evidenza scendendo sul ghiaccio con più frequenza. Sono dell'idea che l'introduzione di questa variante permetterà alla Lega elvetica di fare un notevole salto di qualità».