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«In Svizzera si potrà andare a sciare»

SVIZZERA«In Svizzera si potrà andare a sciare»

26.11.20 - 15:20
Lo assicura il consigliere federale Alain Berset durante un odierno incontro coi media
Archivio Keystone
«In Svizzera si potrà andare a sciare»
Lo assicura il consigliere federale Alain Berset durante un odierno incontro coi media
I comprensori hanno previsto dei piani di protezione, che possono essere adattati alla situazione. Si parla anche di vaccino, che dovrà essere gratuito

BERNA - La Svizzera sta affrontando la pandemia con un mix di provvedimenti. E i casi stanno calando, come afferma oggi il consigliere federale Alain Berset. «C'è un mix di autodisciplina, di responsabilità individuale e di giudizio». Bisogna comunque continuare a rispettare le misure anti-coronavirus. «Non è sufficiente ottenere un leggero calo delle infezioni, ma dobbiamo raggiungere un livello molto basso».

Anche Lukas Engelberger, presidente della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della sanità, parla dell'andamento della pandemia. «I casi sono diminuiti ma sono comunque molti». Secondo l'esperto è troppo presto per parlare di possibili allentamenti, anche considerando che nei prossimi mesi si passerà sempre più tempo in locali chiusi.

Vacanze sulla neve - In vista delle vacanze di Natale, Berset parla anche di stazioni sciistiche. In particolare dopo che altri paesi europei (si parla di Francia, Germania e Italia) hanno chiesto una chiusura di tutti gli impianti, proprio per evitare un'ulteriore diffusione del virus. «Nel nostro paese i comprensori possono restare aperti con l'adozione di piani di protezione» ricorda il ministro della sanità, spiegando che i piani di protezione possono essere adattati se necessari. Le autorità sono consapevoli che una possibile chiusura negli altri paesi potrebbe mettere la Svizzera di fronte a un'ulteriore sfida, con l'afflusso di visitatori dall'estero. Le autorità elvetiche sono comunque in contatto con gli altri paesi.

In diversi comprensori la stagione invernale è già iniziata. Ma la sfida riguarda soprattutto le due settimane delle vacanze di Natale. «I Cantoni in cui c'è molto turismo invernale stanno prendendo molto sul serio la situazione» assicura Engelberger. «I piani di protezione sarebbero molto buoni, come ci riferiscono gli esperti». Al momento nei vari comprensori non si parla di limitare gli accessi alle piste, spiega Berset.

Le stazioni sciistiche potranno restare aperte in tutta la Svizzera, ma - lo ricorda il ministro - nulla impedisce a singoli Cantoni di adottare provvedimenti più severi.

Obiettivo: vaccino gratuito - Ma si parla anche del vaccino contro il coronavirus. La Svizzera, come il resto del mondo, si sta infatti preparando per l'arrivo delle dosi nel nostro paese. E - lo ricorda Berset - il prodotto che arriverà in Svizzera sarà sottoposto ai consueti controlli per l'approvazione di un medicamento. «Non ci sarà comunque un obbligo di vaccinarsi. E l'obiettivo è di fornire a tutti le dosi completamente gratuitamente» ribadisce il ministro. Quindi senza franchigie e partecipazione ai costi.

«Fatevi testare!» - Anche oggi il consigliere federale raccomanda alla popolazione di fare un test Covid-19 in presenza di sintomi, anche lievi. Berset sottolinea che il tasso di positività resta alto (oggi era al 16%). Non è pensabile testare a tappeto tutti i cittadini elvetici, ma questa strategia viene valutata per determinati focolai. Nell'incontro coi media si parla anche delle critiche alla Svizzera, che testerebbe troppo poco. «Ma non è una questione di capacità, bensì della motivazione della gente: quando si hanno sintomi e non si fa il test, si diventa parte del problema e non della soluzione».

Black Friday e coronavirus - Engelberger invita inoltre la popolazione a essere prudenti anche domani, in occasione del Black Friday. «Se non stiamo attenti, la pagheremo a Natale con un ulteriore aumento dei casi».

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