Crisi climatica, guerra, incertezza economica. Sono le cause che inducono sempre più donne a non volere figli.
ZURIGO - Dopo il boom di nascite registrato con l'avvento della pandemia, il tasso di natalità in Svizzera è tornato a scendere. Secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica (Ust), nel 2022 sono nati vivi complessivamente 82'371 bambini, a fronte delle 89'644 nascite registrate l'anno precedente. Si tratta della cifra più bassa mai registrata dall'inizio delle registrazioni, ovvero dal 1871.
I dati dell'Ust descrivono inoltre le caratteristiche delle donne che non hanno figli: hanno un titolo di studio di livello terziario, abitano nei centri cittadini e non si riconoscono in una particolare religione. E, nella maggior parte dei casi, scelgono di non procreare.
Tante preoccupazioni
Quali sono dunque le ragioni retrostanti a questa decisione? «Sta diventando tutto più costoso», ha testimoniato Shiva Arbabi, una donna senza figli di 49 anni al Tages-Anzeiger. «C'è carenza di insegnanti e pediatri. Il clima è pessimo e scoppiano guerre in continuazione». A questo si aggiungono: posti all'asilo nido inaccessibili e molto cari, stress a scuola, problemi psicologici sempre più diffusi, vacanze estive dai costi proibitivi. Insomma, le preoccupazioni sono davvero tante.
Arbabi vive con il marito a Rapperswil e lavora come produttrice radiofonica freelance. La decisione di non avere figli risale a vent'anni fa, all'inizio della loro relazione. Ai tempi fu accolta con sospetto da diverse persone, «pensavano che la nostra relazione non avrebbe funzionato e che avremmo avuto problemi di coppia». Oggigiorno la situazione è ben diversa: «Le persone che non hanno figli sono considerate del tutto normali - dopo tutto, ci sono molti stili di vita differenti».
«In Svizzera le donne devono scegliere tra figli e carriera»
«Se una società è composta da un numero sempre maggiore di pensionati, in proporzione ci sono meno bambini». Commenta i dati dell'Ust al quotidiano zurighese Manuel Buchmann del centro di competenza indipendente di Basilea per la demografia Demografik. Da un lato - spiega - oggi ci sono meno donne in età fertile rispetto alla popolazione totale del passato. D'altra parte, attualmente le donne in età fertile hanno generalmente meno figli. Tutto ciò si traduce in una bassa fertilità in termini demografici.
Nel nostro Paese, come anticipato, sono le donne con un'istruzione terziaria ad avere in media meno figli. Inoltre, le madri svizzere sono anche tra le più anziane d'Europa. In media hanno 31,2 anni quando nasce il primogenito, mentre nei Paesi dell'Unione europea, scende a 29,7 anni.
A incidere tuttavia sono anche la difficile situazione economica e la crescente insicurezza che caratterizza la nostra società. «In questo Paese le donne devono scegliere tra figli e carriera, a differenza di quanto accade, ad esempio, in Francia o in Scandinavia», afferma Buchmann.
Cambiano le norme sociali
Negli ultimi anni inoltre «le nuove generazioni crescono con l'idea che non c'è bisogno di figli per essere felici», conclude la sua analisi al Tages-Anzeiger. Lo stereotipo della donna casalinga che si occupa dei figli e che attende il rientro del marito non esiste più. Segno evidente del fatto che le norme sociali stanno cambiando e in modo permanente.