Dopo le polemiche, il Municipio ha deciso un cambio di rotta nella fornitura dei pasti nelle sei refezioni dell'istituto scolastico.
GAMBAROGNO - Mense scolastiche del Gambarogno, il cambio è servito. Dopo le polemiche sulla qualità del cibo (con mini-boicottaggio) e la raccolta di oltre cento firme da parte di un gruppo di genitori, il Municipio ha attuato un deciso cambio di rotta per la fornitura dei pasti per le sei refezioni dell'istituto scolastico.
Rispetto a metà febbraio la situazione con l'attuale azienda che si occupa del catering si è infatti «ulteriormente aggravata», obbligando di fatto l'Esecutivo a un cambio immediato nel servizio di refezione scolastica. «Da lunedì 26 febbraio i pasti delle mense saranno forniti da un nuovo operatore, che confidiamo possa finalmente soddisfare le aspettative di tutti», sottolinea il Municipio, precisando che questo cambiamento «da molti auspicato» richiederà «un po' di pazienza», visto che il nuovo fornitore avrà «bisogno di tempo per assestare i dettagli del servizio» a tutte le esigenze.
La vicenda - La polemica, ricordiamo, era deflagrata già a fine settembre, poco dopo l'inizio dell'anno scolastico. Gli allievi accusavano il servizio mense di servire «porzioni piccole», «di bassa qualità» e di avere «una scarsa attenzione a chi tra loro soffriva di intolleranze alimentari». Il Municipio, inizialmente, aveva chiesto un po' di pazienza visto che la mensa in questione doveva servire circa 300 pasti al giorno. E per alcuni mesi le cose erano effettivamente migliorate. Prima del tracollo definitivo, della raccolta firme e dell'allontanamento odierno del (ormai ex) fornitore.