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Il naufragio sul lago Maggiore, troppe domande senza risposta

Le circostanze attorno all'affondamento della "Good...uria", che aveva a bordo 007 israeliani e italiani, restano avvolte dal mistero.
Le circostanze attorno all'affondamento della "Good...uria", che aveva a bordo 007 israeliani e italiani, restano avvolte dal mistero.

Domenica 28 maggio, una imbarcazione turistica è stata affondata dalla furia di un temporale scoppiato sul Lago Maggiore. La cronaca ci racconta che sono morte quattro persone, tra cui la moglie dello skipper Anya Bozkhova che, insieme ad altre ventuno persone, prendeva parte a una festa privata. Ciò che invece non è ancora chiaro è cosa ci facessero dei membri dei servizi segreti italiani e del Mossad israeliano su quella barca che, per ragioni ancora tutte da chiarire, trasportava molte più persone del numero consentito.

La "Good...uria", così era stata chiamata l’imbarcazione a vela di 16 metri affondata, navigava sul lago nonostante le condizioni meteo fossero peggiorate nel corso della giornata e fosse quindi opportuno far ritorno in porto. La "house-boat" era approdata, in mattinata, sull'isola dei Pescatori, una delle Borromee, di fronte al litorale di Stresa a Verbania e lì, gli agenti segreti avevano pranzato nel ristorante stellato "Il Verbano". Se è vero che, al momento della partenza, il tempo era sereno, nell'orario in cui si è verificata la tragedia, intorno alle 19, l'imbarcazione non si sarebbe dovuta trovare al largo del bacino del litorale di Sesto Calende, dove poi è affondata, ma vicino alla costa.

L'mmagine scattata dal fotografo amatoriale, e pilota volontario per l'ente di soccorso 118, Lorenzo Alberganti, che ha catturato il momento del formarsi del downburst, ossia delle forti raffiche di vento con moto discensionale che possono raggiungere anche i 100 Km/h, proprio nel luogo del naufragio, dimostra che la tragedia poteva essere evitata esercitando maggiore accortezza e disponendo, forse, di più approfondite competenze tecniche.

Sembra, infatti, che nessuno a bordo si sia preoccupato di aggiornarsi sui bollettini del meteo e che non sia stato neanche lanciato il triplice "may day"; quale richiesta di aiuto. Inoltre, come confermato dallo stesso Alberganti, in una intervista rilasciata al sito Rainews, «un'imbarcazione a motore, da qualunque punto di quel lago, può raggiungere un porto in cinque minuti al massimo». La domanda del perché lo skipper non abbia condotto l'imbarcazione al riparo rimane ancora senza risposta.

Keystone

Il coinvolgimento nell'incidente di agenti dei servizi segreti ha ammantato la vicenda di mistero e, con il passare dei giorni, ci sono diversi elementi della vicenda che rimangono da chiarire. Non ci si può non chiedere cosa ci facessero insieme ben diciannove agenti dei servizi segreti vestiti da turisti: si godevano un periodo di riposo o stavano svolgendo un qualche tipo di missione sotto copertura? Si era detto, in un primo momento, che sulla barca di stava festeggiando un compleanno, ma questa spiegazione non ha retto a lungo dopo che sono iniziate a circolare le prime voci sul ruolo svolto dalle persone a bordo.

Secondo una ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, proprio il numero consistente di agenti segreti nel medesimo posto potrebbe indicare il loro coinvolgimento in una vera e propria operazione di intelligence. Il Lago Maggiore è, da tempo, una zona molto frequentata anche dagli oligarchi russi che, nonostante le sanzioni comminate al proprio Paese in seguito all'invasione dell'Ucraina, sono riusciti, tramite un sistema di prestanome, a portare avanti i propri affari, tra cui la costruzione di diversi alberghi di lusso sul lago. Si può quindi ipotizzare che le persone coinvolte nel naufragio stessero controllando i movimenti di qualche magnate russo o, secondo un'altra ipotesi, i movimenti di imprenditori italiani ed iraniani coinvolti nel commercio di armi. Secondo la rivista italiana Oggi, la presenza di tanti agenti segreti potrebbe essere giustificata dalla necessità di svolgere dei sopralluoghi per valutare la sicurezza dei siti indicati per le riunioni del G7, che si svolgerà in Italia nel semestre di presidenza italiana nel 2024.

A oggi, l'unico dato certo della vicenda è che abbiano perso la vita quattro persone: la triestina Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi, membri dell'Aise, Agenzia informazioni e sicurezza esterna, Shimoni Eraz, nato in Israele ed ex 007 israeliano e, come detto, Anya Bozkhova mentre i sopravvissuti, sei italiani e tredici israeliani, sono misteriosamente scomparsi, o perché rimpatriati di tutta fretta nel proprio Paese con un jet privato o perché hanno abbandonato immediatamente l'ospedale dove erano stati ricoverati. Secondo quanto scritto da Open, il 30 maggio scorso, è possibile immaginare che la Barnobi si sia spaventata per l'arrivo del temporale e che abbia trovato riparo in cabina, dove è stata successivamente raggiunta da Anya Bozhkova. I due corpi, infatti, sono stati gli ultimi a essere recuperati dai sommozzatori dei vigili del fuoco e si trovavano ancora nella cabina dell'imbarcazione affondata.

ImagoUna pilotina dei Carabinieri sul Lago Maggiore, nelle acque antistanti la frazione Lisanza di Sesto Calende

Il cittadino israeliano Shimoni Erez, è stato invece il primo a cadere in acqua. Diversi naufraghi sono invece stati salvati e portati a riva da due barche dirette a Marina di Lisanza e al cantiere nautico di Piccaluga. Sulla vicenda indaga la Procura di Busto Arsizio e lo skipper Claudio Carminati è attualmente indagato per naufragio e omicidio colposo. «Vorrei solo stare su quella barca in fondo al lago al posto di Anya», ha scritto ad alcuni
amici lo skipper titolare, con la compagna russa, di una società denominata "Love Lake srl", proprietaria della barca affondata, e, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera «un prezioso e fidato contatto dei Sevizi segreti per la logistica».

Sempre secondo lo storico quotidiano italiano, Carminati sarebbe una sorta di fantasma che non figura nella rete dei dati catastali, e quindi non sarebbe in alcun modo legato al territorio italiano. Di lui si sa che ha vissuto molto all'estero, imparando il francese e il bulgaro, e che aveva sposato Anya Bozhkova, di origine russa, la quale aveva indicato come sede legale della "Love Boat srl" la villetta di Sesto Calende dove aveva lavorato, fino al 2016, come badante. Sulla carta, due candidati ideali per offrire i propri servizi a persone sotto copertura, vuoi per la scarsa tracciabilità di lui, vuoi per la conoscenza della lingua russa lei.

Secondo Fanpage, si potrebbe quindi ipotizzare che il Mossad abbia richiesto il supporto di due agenti italiani, Barnobi e Alonzi, per una missione in territorio italiano che, con ogni probabilità, poteva avere a oggetto la movimentazione di soldi tra il lago di Como e il lago Maggiore da parte dei già citati magnati russi. La vicenda sembra ammantarsi ancora più di mistero da quando si è diffusa la notizia che tra gli ospiti dell'isola dei Pescatori, sul lago Maggiore, vi sarebbe anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu che avrebbe anche frequentato il ristorante "Il Verbano" dove si erano riuniti domenica gli agenti segreti prima del naufragio. Da quanto riferito dal Corriere della Sera, il premier israeliano è solito arrivare sull'isola in elicottero, senza mai fermarsi a dormire e le sue visite sono sempre precedute da una minuziosa opera di monitoraggio e controllo, anche subacqueo, della zona interessata.

ImagoCarabinieri presidiano l'ingresso della marina sul Lago Maggiore, zona antistante la frazione di Lisanza

Ci si chiede, quindi, se gli agenti italiani e israeliani fossero impegnati in attività di ricognizione o se, invece, la missione sotto copertura fosse già stata condotta a termine e si fossero semplicemente concessi una giornata di riposo. In questa vicenda, che ha tutte le caratteristiche della spy story, sono ancora troppi gli elementi che risultano non chiari e ci si chiede se, essendo coinvolti nella vicenda delle agenzie di intelligence, si potranno conoscere tutti gli aspetti sui quali si farà luce nel corso delle indagini. È bene sottolineare che al centro delle indagini vi è la ricostruzione dei fatti che hanno portato al naufragio dell'imbarcazione di Carminati e l'esistenza di fattispecie di reato legate al verificarsi della tragedia. Il resto, come dichiarato dagli inquirenti all'Agi, «non è affar nostro».


Appendice 1

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ImagoCarabinieri presidiano l'ingresso della marina sul Lago Maggiore, zona antistante la frazione di Lisanza

ImagoUna pilotina dei Carabinieri sul Lago Maggiore, nelle acque antistanti la frazione Lisanza di Sesto Calende

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