Il Gran Consiglio ha approvato l'investimento di cento milioni di franchi per il periodo che va dal 2020-2027.
Nel complesso il messaggio è stato approvato con 75 voti favorevoli, 3 contrari e 4 astenuti.
BELLINZONA - Il Gran Consiglio ha dato il via libera al credito quadro di cento milioni di franchi richiesto lo scorso 3 giugno dal Governo e destinato a interventi di manutenzione programmata finalizzati al risanamento energetico, all'adeguamento alle normative vigenti e alla conservazione di diversi edifici di proprietà dello Stato relativo al periodo 2020-2027. Più della metà di questa somma (56%), ricordiamo è destinata a migliorie nelle strutture scolastiche. «L'approvazione di questo credito - precisa il Consigliere di Stato Christian VItta - sosterrà anche l'economia cantonale e rappresenterà un importante stimolo nel settore dell'edilizia, che tanto ha sofferto durante la pandemia».
Quasi tutti i gruppi parlamentari hanno sostenuto il messaggio. Solo all'UDC la proposta del credito quadro di cento milioni è apparsa esagerata, anche a causa della durata. «Nessuno di noi vuole che gli edifici statali e le scuole cadano a pezzi. Ci mancherebbe altro», precisa il deputato Paolo Pamini. «Ma non riteniamo corretto decidere un credito che varrà fino al 2027 e quindi ben oltre la nostra legislatura». Per i democentristi ridurre il credito da 100 a 95 milioni sarebbe un «piccolo sforzo» che non metterebbe in pericolo «la qualità dei lavori». La riduzione di cinque milioni è però stata bocciata a maggioranza dal Parlamento (solo nove i voti favorevoli), mentre nel complesso il messaggio è stato approvato con 75 voti favorevoli, 3 contrari e 4 astenuti.
Per assicurare questa strategia, ricordiamo, erano già stati stanziati e consumati due crediti quadro, il primo per il periodo 2012-2018 di 38 milioni di franchi e il secondo per il periodo 2013-2019 di 50 milioni, oggetto successivamente di un credito aggiuntivo di 14,5 milioni.