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Jeff Bezos, così è diventato l'uomo più ricco al mondo

Da un'idea nata nel garage di casa, in quel di Seattle, alla vetta di un impero maxi miliardario
Da un'idea nata nel garage di casa, in quel di Seattle, alla vetta di un impero maxi miliardario

«Se decidi di fare solo le cose che sai che funzioneranno, lascerai molte opportunità sul tavolo», ama ripetere Jeff Bezos, fondatore del colosso dell’e-commerce Amazon oltre che la persona più ricca al mondo. Se lo è diventato è proprio per la sua voglia di osare, sperimentare nuove strade e mettersi in discussione ogni giorno, senza accontentarsi dei successi ottenuti.

Successi che, nel momento in cui decise di abbandonare il suo sicuro lavoro da ingegnere elettronico per aprire nel garage della propria casa la libreria virtuale chiamata Amazon.com, non erano di certo garantiti. Anzi, lo spettro del fallimento era dietro l’angolo, sconfitto però dalla sua inesauribile voglia di osare. D’altra parte, se mai vi capiterà un colloquio di lavoro con Mr Bezos, avrete modo di vedere che spostare l’asticella sempre più in alto è proprio nel suo DNA, motivo per cui vi verrà chiesto, per esempio, quale idea rivoluzionaria avete in serbo per l’azienda o quale potrebbe essere il vostro contributo per migliorarla ulteriormente.

Insomma, per Jeff Bezos nulla deve essere scontato ma tutto deve tendere a sovvertire le regole già stabilite. Nato Jeffrey Preston Jorgensen, ad Albuquerque nel Nuovo Messico, dalla diciassettenne Jackie Gise e Ted Jorgensen, di un anno più grande, acquisirà il cognome Bezos quando la madre sposerà, qualche anno dopo, Miguel ‘Mike’ Bezos, un cubano, emigrato giovanissimo negli Stati Uniti, che lo adotterà. Dopo il matrimonio, la famiglia Bezos si trasferisce a Houston, in Texas, dove Jeff inizia a frequentare la scuola elementare River Oaks mostrando, fin da molto piccolo, un grande interesse per la tecnologia tanto da arrivare a inventare un dispositivo elettronico per tenere lontani i fratelli dalla propria stanza. Conclude il liceo a Miami, dove la famiglia si è trasferita, per poi iscriversi all’Università di Princeton dove, nel 1986, si laurea in Ingegneria elettronica.

AFPJeff Bezos.

Da Wall Street al suo garage di Seattle
Fa carriera a Wall Street nel settore informatico, dedicandosi alla costruzione di una rete di commercio internazionale della società Fitel per poi passare alla Bankers Trust e alla società finanziaria d'investimento chiamata D.E. Shaw&Co. Qui conosce MacKenzie Tuttle che sposa nel 1993. La vita sembra scorrere tranquilla per Jeff che ha trovato l’amore e una certa agiatezza finanziaria. Troppo tranquilla per uno come lui che fa del gusto per l’avventura il proprio motore esistenziale.

Nel 1994 decide di lasciare il proprio lavoro e fondare, nel garage di casa sua a Seattle, la società "Cadabra", presto ribattezzata Amazon come il Rio delle Amazzoni, dopo aver redatto il business plan durante un lungo viaggio in macchina e aver stimato di non ricavarne alcun guadagno per i primi 5 anni di attività. L’idea rivoluzionaria è quella di rendere disponibile un vastissimo catalogo di libri permettendo agli acquirenti di trovare quello che cercano facendo acquisti comodamente da casa.

"L'Amazzone" scala l'Olimpo
Nel luglio del 1995, l’azienda inizia ufficialmente la propria attività quale libreria online offrendo una maggiore scelta di titoli rispetto ad altre ditte specializzate nella vendita per corrispondenza. La crescita dell’azienda è piuttosto lenta ma quando la bolla speculativa delle società di servizi esplode, e molte di loro fallirono, Amazon resiste raggiungendo il primo periodo di profitto, seppur limitato a soli cinque milioni di dollari, nel quarto trimestre del 2002. Da allora, però, l’azienda continua a incrementare i propri profitti, complice anche l’espansione del sito che amplia il proprio catalogo aumentando sempre più la gamma di prodotti in vendita e rendendo possibile ai propri clienti di recensire i propri acquisti.

ReutersUn impero maxi miliardario costruito pacco dopo pacco. Ma non solo...

Nel 2018 arriva ad avere un catalogo di oltre 500 milioni di articoli posti in vendita sulle 13 piattaforme attive nel mondo. Una considerevole parte delle vendite deriva dai cosiddetti ‘associati’, ossia venditori indipendenti che ricevono una commissione per indirizzare i propri clienti ad acquistare sul sito Amazon. Alla fine del 2003 la società può vantare già un milione di associati. Ma le sfide per Bezos non sono ancora finite e la serie di novità introdotte dall’imprenditore hanno una frequenza quasi annuale: nel 2005 lancia Amazon Prime, un servizio di consegna a pagamento che garantisce una maggiore celerità di consegna, e una serie di altri vantaggi, per i suoi abbonati. Nel 2006, inaugura Amazon Fresh, ossia il servizio di consegna a domicilio di prodotti alimentari mentre l’anno dopo crea Kindle, un lettore di ebook che, quattro anni dopo, darà vita a Kindle Fire, un tablet capace di concorrere con l’iPad della Apple.

Nel 2010 è il turno della Amazon Studios, una casa di produzione che gli frutterà una serie di prestigiosi riconoscimenti tra cui i due Oscar vinti con il film "Manchester By The Sea" e una serie di Golden Globe. Nel 2014 vara Amazon Echo con i quali produce degli speakers a comando vocale dotati di un assistente virtuale integrato mentre due anni dopo sperimenta Amazon Prime Air, ossia un servizio di spedizioni a domicilio tramite l’utilizzo di droni e nel 2018 inaugura nella sua città, Seattle, il primo supermercato completamente automatizzato chiamato Amazon Go.

Pacchi, miliardi e voli spaziali
Se nel 1999 Amazon aveva 200 dipendenti oggi il colosso del marketplace vanta oltre mezzo milione di persone nel proprio libro paga. Di successo in successo, l’ascesa di Jeff Bezos è inarrestabile: nel 2013 acquista lo storico quotidiano Washington Post per l’incredibile cifra di 250 milioni di dollari mentre dal 2007 inizia ad allargare i suoi orizzonti ai viaggi spaziali fondando la Blue Origin, startup per voli spaziali. Il 20 luglio di quest’anno Jeff Bezos ha coronato l’ennesimo sogno della sua vita: compiere un viaggio nello spazio. A bordo della capsula New Shepard, il miliardario americano, in compagnia del fratello Mark, uno studente di 18 anni Oliver Daemon e la pioniera dello spazio Wally Funk, di 82 anni, ha oltrepassato la linea di Karman, che delimita il confine tra atmosfera terrestre e lo spazio esterno, ed ha potuto sperimentare l’assenza di gravità per alcuni minuti. «E’ il giorno più bello di sempre» ha poi dichiarato Bezos una volta tornato sulla terra.

ReutersJeff Bezos e il fratello Mark dopo il volo nello spazio a bordo del vettore New Sheperd targato Blue Origin.

Il primo volo suborbitale della New Shepard, sistema spaziale totalmente riutilizzabile prodotto dalla società Blue Origin, è stato un successo e apre, di fatto, l’era del turismo spaziale. Famoso per la meticolosità con cui si accosta al proprio lavoro e la testardaggine con cui persegue i propri obiettivi, Jeff Bezos ama dire che «ogni volta che sperimenti, impari e questo ti porta a cambiare il piano. I programmi devono mutare. Ma la visione deve essere stabile, se ci credi devi insistere. Metti a fuoco una meta che ti appassiona e vai. Non aver paura di ammettere che un esperimento è fallito. Avrai imparato qualcosa di nuovo che può nutrire la tua visione». Il segreto del suo successo è aver mantenuto un atteggiamento da startup. Come da lui stesso dichiarato «Il Giorno 1 è la startup. Il Giorno 2 è la stasi. Seguito dall’irrilevanza. Poi da uno straziante e doloroso declino. Infine dalla morte. Ed è per questo che ad Amazon è sempre il Giorno 1».

Il segreto? «L'ossessione per il cliente»
A chi gli chiede quali siano gli elementi essenziali per mantenere tale atteggiamento, Bezos ha riassunto il tutto in pochi ma fondamentali punti: una vera e propria ossessione per il cliente e la volontà di anticipare i desideri che lo stesso non sa neanche di avere. «La prima ragione per la quale abbiamo avuto successo - dice Bezos - è perché siamo ossessionati dai consumatori più che dai nostri concorrenti». Seguono poi una certa avversione per le deleghe, abbracciare con fiducia le nuove tendenze senza «combattere il futuro» e prendere decisioni molto veloci. Anche nel 2021, per il quarto anno consecutivo, Jeff Bezos si è classificato al primo posto nella classifica Forbes delle persone più ricche del mondo, con un patrimonio di 211 miliardi di dollari. Ben 64 miliardi in più rispetto all’anno precedente grazie alla crescita di valore delle azioni Amazon. Si è calcolato che Jeff Bezos guadagni 3,715 dollari al secondo e 13.374,000 dollari dopo appena un’ora. Al termine della giornata Bezos può contare quindi su quasi 321 milioni di dollari. Una fortuna immensa accumulata con sacrificio e spirito di dedizione al lavoro perché, come lo stesso miliardario dice «la via facile è una illusione. Devi lavorare duro, costruire le fondamenta e poi su quelle edificare».

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