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L'allarme dei medici per l'aumento dei tumori tra i giovani

Un quinto dei malati di cancro ha meno di 55 anni. Stili di vita poco salutari, inquinamento e possibili esposizioni a sostanze cancerogene.
Un quinto dei malati di cancro ha meno di 55 anni. Stili di vita poco salutari, inquinamento e possibili esposizioni a sostanze cancerogene.

I medici sono preoccupati dall'aumento dei casi di tumore tra i giovani. A lanciare l'allarme è stato il Wall Street Journal che, in un suo recente articolo, ha evidenziato come sia aumentato esponenzialmente il tasso di malati oncologici nelle fasce più giovani della popolazione a livello globale. Negli Stati Uniti, secondo i dati federali, nel 2019 si è passati a 107, 8 casi di tumore, nelle persone al di sotto dei 50 anni, ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 95,6 del 2000. I Paesi più colpiti, così come confermato da uno studio pubblicato nel 2023 su Bmj Oncology, sono il Nord America, l'Australia, la Nuova Zelanda e l'Europa occidentale, anche se è nei Paesi a basso reddito che si concentra la mortalità maggiore.

29 tipi di tumori ad esordio precoce - Nei paesi che abbiamo citato, le diagnosi di cancro giovanile hanno un impatto maggiore sulle donne, sia in termini di mortalità che di probabilità di sviluppare altri problemi di salute. La nuova ricerca a cui fa riferimento il Wall Street Journal ha preso in considerazione l'incidenza di 29 tipi di tumori ad esordio precoce in 204 Paesi del mondo, arrivando a stimare un aumento dell'80% delle diagnosi di tumore ad esordio precoce rispetto al 1990.

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Un cancro a 27 anni - Nell'articolo citato viene raccontata, come esemplificativa, la storia di Meilin Keen, una giovane studentessa di giurisprudenza di 27 anni, la quale ha ammesso che, pur avendo dovuto affrontare, fin da adolescente, problemi allo stomaco, quale bruciore o reflusso acido, non aveva mai preso in considerazione l'idea di potersi ammalare di cancro, fino a che non le è stata comunicata l'infausta diagnosi. La giovane ha dovuto sospendere lo studio per sostenere l'esame da avvocato, in quanto troppo provata dalla chemioterapia, e”ha messo in pausa il sogno di diventare un avvocato e trasferirsi a New York City”. “Il cancro incasina la tua vita” ha detto la giovane che sta affrontando con coraggio le cure contro un tumore allo stomaco, una tra le forme di cancro che si sta maggiormente diffondendo tra i giovani. Così come osservato dagli esperti, l'approccio dei giovani rispetto all'insorgenza di una malattia è quella di sottovalutare i sintomi, incasellandoli come un fatto inusuale ma accidentale. La stessa Meilin, pur soffrendo di un costante mal di stomaco e vomitando spesso sangue, aveva da prima pensato ad un problema legato all'abuso di caffè nelle lunghe sessioni di studio, e non certo di essere malata di cancro. La giovane si è recata al Pronto Soccorso solo quando la vista le si è oscurata e si sentiva svenire. Purtroppo però la diagnosi ricevuta l'ha messa davanti ad una realtà che mai avrebbe pensato di dover affrontare in così giovane età.

Colon, stomaco, utero - L'opinione pubblica statunitense è rimasta molto colpita dalla prematura morte, nel 2020, del famoso attore Chadwick Boseman, deceduto a soli 43 anni per un tumore al colon retto, tanto che l'American Cancer Society ha iniziato a raccomandare uno screening per il cancro al colon a partire dai 45 anni d'età, per tentare di prevenire il più possibile l'insorgenza di tale malattia. Secondo gli esperti, il fenomeno riguarda anche altri tipi di tumore, come quello al pancreas, all'appendice, allo stomaco e all'utero. Secondo Timothy Rebbeck, epidemiologo dei tumori al Dana Farber Cancer Institute di Boston, “il cancro al colon era il canarino nella miniera di carbone”, ossia il campanello d'allarme di uno stato di salute compromesso esattamente così come il canarino veniva un tempo usato come allarme del pericolo di intossicazione nelle miniere.

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Un quinto dei nuovi malati di cancro ha meno di 55 anni - L'aumento delle diagnosi di tumore in giovane età ha arrestato il calo di mortalità per cancro che, negli Stati Uniti, era sceso di un terzo dal 1991, grazie anche alla riduzione del fumo e all'aumento degli screening per la diagnosi precoce. Secondo il Wall Street Journal, nel 2019, un quinto dei nuovi malati di cancro aveva meno di 55 anni: un numero quasi doppio rispetto a quanto registrato nel 1995. Davanti a questo preoccupante fenomeno, ci si chiede cosa possa abbia potuto determinare un così drammatico aumento dei casi di tumore tra i giovani.

Alla ricerca delle cause: cibo, ambiente e farmaci - Fermo restando il fatto che non si possa fornire una risposta certa in merito, secondo Andrea Cercek, co-dirigente di un programma per pazienti con cancro gastrointestinale a esordio precoce presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, “è probabile che alla base dell'aumento dei tumori negli under 50 ci sia un qualche cambiamento ambientale, qualcosa nel nostro cibo, nei nostri farmaci o qualcosa che non abbiamo ancora identificato”. Come è noto, il tumore è dovuto al comportamento anomalo di alcune cellule che iniziano a moltiplicarsi in maniera incontrollata senza che il sistema immunitario riesca a contrastarle. Con l'invecchiamento le mutazioni si cumulano, comportando un aumento del rischio di sviluppare un tumore. In giovane età si è invece tendenzialmente più in salute, ma l'aumento dei tumori in età precoce indica che qualcosa non sta andando per il verso giusto.

Stile di vita - Ovviamente, ogni paziente fa caso a sé, e se la genetica e la storia personale di ciascuna persona ha indubbiamente la sua importanza, sul banco degli imputati è inevitabilmente finito lo stile di vita poco salutare che caratterizza la società occidentale, dove sempre più persone sono affette da sovrappeso e obesità a causa della vita sedentaria e della dieta disordinata, spesso basata sul consumo di prodotti preconfezionati ricchi di zuccheri e grassi o l'eccessivo consumo di carne rossa.

Grasso corporeo - Moltissimi studi clinici hanno ormai dimostrato una certa correlazione tra un indice eccessivo di grasso corporeo e l'insorgenza di tumori, quali quello al seno, alla tiroide o al fegato. Il sovrappeso, inoltre, comporta anche il rischio di sviluppare una forma più aggressiva di tumore, diminuendo la possibilità di sopravvivenza. Altri fattori di rischio sono sicuramente l'abuso di alcol e fumo, specialmente tra i giovanissimi, che porterà, in un prossimo futuro, ad un aumento del tumore ai polmoni. Vi è tuttavia un pezzo mancante del puzzle, una variabile, che ancora sfugge, capace di completare il quadro in esame.

Sostanze cancerogene sin da piccoli - Per molti medici è probabile che i giovani che sviluppano un tumore, pur in buone condizioni di salute, possano essere stati esposti, in età pediatrica, ad una o più sostanze cancerogene, mentre alcuni studi clinici sono volti a dimostrare la correlazione tra l'abuso degli antibiotici, altro drammatico problema dei Paesi occidentali, e l'insorgenza precoce di forme di tumore aggressive.

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Inquinamento - Non mancano gli studi clinici che si concentrano su altri fattori di rischio, come l'inquinamento ambientale e l'esposizione ad agenti chimici, il cui utilizzo è andato ad aumentare nel corso del tempo. Davanti all'insorgenza sempre più frequente di tumori in età precoce, diventa di fondamentale importanza adottare una serie di contromisure volte ad affrontare al meglio tale problematica, prima fra tutti l'abbassamento dell'età consigliata per effettuare determinati screening diagnostici.

Mai arrivare in ritardo - Come osservato di frequente dagli operatori di settore, i giovani tendono a sottovalutare i sintomi del proprio malessere e hanno maggiore probabilità di arrivare davanti ad un medico quando il tumore si trova già in uno stadio avanzato. L'effettuazione degli screening in più giovane età permetterebbe di affrontare una eventuale malattia nel suo stadio iniziale, con una maggiore probabilità di guarigione. Come accennato prima, gli Stati Uniti hanno abbassato l'età degli screening per il tumore al seno a 40 anni di età e per il tumore del colon-retto a 45 anni, mentre in Gran Bretagna, ad esempio, tali esami vengono raccomandati a partire dai 50 anni.

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L'importanza di effettuare screening diagnostici - Curare un giovane per tumore significa anche tener conto di una serie di fattori molto complessi che hanno a che fare con la salute mentale e le ripercussioni della malattia nella sua vita lavorative e sociale. Come ricordato dal professore Arthur Sun Myint, a capo del Clatterbridge Cancer Centre e vicepresidente dell'International Contact Radiotheraphy Network, al Guardian “è più gravoso per un trentenne usare una sacca per colostomia per tutta la vita rispetto ad un paziente in età avanzata. Ricordo un paziente di cancro intestinale di trentun anni che mi disse 'Non mi interessa ciò che fai, purché non debba usare la sacca'”. A tale scopo, come detto da Myint, sarebbe utile pensare ad un nuovo modo di effettuare i test diagnostici, sviluppando dei metodi di screening più economici e veloci e formando il personale infermieristico per effettuarli. Bisogna, quindi, che tale problema venga affrontato nella maniera più efficace ed opportuna possibile, non solo sensibilizzando le persone sull'importanza di effettuare degli screening diagnostici ma dando concretamente a tutti la possibilità di farli.


Appendice 1

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