È stato campione di kickboxing. Dice di essere mandato da Dio. Ora è in carcere in Romania per reati sessuali e traffico di esseri umani.
«Sono davvero una forza per il bene nel mondo. E credo sinceramente di agire per il volere di Dio per fare cose buone, e voglio rendere il mondo un posto migliore».
Così disse di sé Andrew Tate, durante una celebre intervista con Lucy Williamson della Bbc nel giugno del 2023. L'intento era di presentarsi come una persona che ha fatto della disciplina e del duro lavoro il proprio credo, il tutto condito da un sano misticismo che fa sempre la sua buona impressione.
Una descrizione poco credibile, però, se a farla è un uomo, dichiaratosi orgogliosamente misogino, che da anni colleziona guai seri con la giustizia.
ll “click” delle manette
È di questi giorni, infatti, la notizia che il discusso influencer, ex campione del mondo di kickboxing, è nuovamente finito nel mirino della giustizia dopo essere stato raggiunto a Bucarest, insieme al fratello Tristan, da un mandato di arresto con l'accusa di aver commesso reati sessuali nel Regno Unito. La polizia rumena ha dichiarato di aver eseguito due mandati di arresto europei per reati di sfruttamento sessuale di persone nel territorio del Regno Unito, tra il 2012 ed il 2015, a seguito dei quali i due fratelli verranno estradati in Gran Bretagna, così come deciso dalla Corte d'Appello di Bucarest.
Come detto, a dispetto dell'immagine di persona integerrima data dall'uomo, Andew Tate ha già avuto problemi seri con la giustizia: nel dicembre del 2022 era stato arrestato in Romania, anche questa volta insieme al fratello, con l'accusa di stupro, tratta di esseri umani e associazione per delinquere, a seguito della denuncia di una ragazza americana che sosteneva di essere stata sequestrata e abusata nella villa di loro proprietà, alla periferia di Bucarest.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei magistrati rumeni, i fratelli Tate avrebbero raggirato numerose donne, alle quali veniva fatto credere che ci fosse un interesse amoroso, per poi portarle nella loro villa alla periferia di Bucarest, e costringerle, anche attraverso violenza fisica e coercizione psicologica, a girare dei video pornografici altamente remunerativi sui social media.
Dopo essere rimasti agli arresti domiciliari per sette mesi, i fratelli Tate sono tornati in libertà nell'agosto del 2022, anche se soggetti ad alcune limitazioni della libertà personale per permettere alle indagini di fare il loro corso. Tutto ciò appare abbastanza in linea con il personaggio pubblico Andrew Tate che, pur dichiarandosi strumento di Dio, di fatto è divenuto celebre per i suoi video provocatori, carichi di messaggi misogini, omofobi e razzisti, e per l'ostentazione della propria ricchezza e lussuoso stile di vita.
L'ascesa e il declino di un guru social
Emory Andrew Tate, questo il suo nome completo, è nato nel dicembre del 1986 a Chicago, in Illinois, come indicato sul suo sito web, da padre americano, ex pilota della Us Air Force e scacchista, e da madre inglese. È proprio a Luton, in Gran Bretagna, che Andrew e suo fratello Tristan si trasferirono dopo il divorzio dei genitori, vivendo quella che, a detta dello stesso Tate, si rivelò essere una infanzia segnata dal disagio sociale e dalla povertà.
Come riferito dalla BBC, i fratelli Tate vivevano nell'indigenza ed erano costretti anche a raccogliere gli avanzi di cibo delle altre persone, e congelarli, per assicurarsi dei pasti durante la settimana. Andrew Tate è stato più volte campione del mondo di kickboxing, e una volta abbandonata la carriera di sportivo ha iniziato a dare lezioni di tale disciplina online, costruendosi una sua riconoscibilità, soprattutto per via delle sue dichiarazioni provocatorie e razziste.
Dopo una breve partecipazione all'edizione inglese del Grande Fratello nel 2016, dal quale venne cacciato perché accusato di aver aggredito una donna con una cintura, si è costruito sui social media l'immagine di una sorta di guru del self-help per giovani condividendo, con il suo numeroso pubblico, delle riflessioni sul fatto che le donne vittime di violenza sessuale «dovrebbero assumersi la responsabilità delle loro aggressioni», o che Donald Trump non ha sbagliato in niente quando ha affermato che gli piace afferrare le donne nelle parti intime, ricevendo milioni di visualizzazioni. In diversi video Andrew Tate ha anche dichiarato che le donne appartengono alla casa, non dovrebbero guidare la macchina e, di fatto, sono una proprietà esclusiva dell'uomo.
Come ricordato dal Guardian, in un suo video Tate dice che l'unica soluzione per una donna che ti accusa di tradimento sia «sbattere fuori il machete, boom in faccia, e afferrarla per il collo. Stai zitta stronza», mentre in un altro definiva «stupida zoccola» la sua ex fidanzata. Nel settembre del 2017 Andrew Tate venne fortemente criticato dagli enti che si occupano di salute mentale per aver sostenuto che «la depressione non è reale», mentre in un suo post pubblicato su Facebook del 2018, in pieno periodo #metoo, Tate si era lamentato «del declino della civiltà occidentale» dopo aver visto, all'aeroporto di Heathrow, un poster che incoraggiava le ragazze ad andare in vacanza piuttosto che «essere una madre amorevole e una moglie leale».
Un desideratissimo indesiderato
I suoi video fanno leva sulle insicurezze dei ragazzi molto giovani ai quali insegna che se un uomo non riesce ad attrarre sessualmente una donna dipende dal fatto che non sia abbastanza mascolino. La iper mascolinità, unita all'idea che il sacrificio e il duro lavoro possano permettere a tutti di crearsi una vita di successo, ha portato Andrew Tate, che ama da sempre mostrarsi alla guida di auto di lusso o mentre maneggia delle pistole, a fondare, nel 2021, la Hustlers University, una piattaforma online dove gli iscritti hanno la possibilità di seguire a pagamento dei corsi di business e tecniche di investimento, e vengono ricompensati economicamente se diffondevano le idee del fondatore sui social media.
Questo tentativo di “manipolare l'algoritmo”, come scritto dagli esperti, gli ha fatto guadagnare un enorme seguito, oltre che moltissimi soldi, tanto da renderlo, per due anni di seguito, l'influencer più popolare negli Stati Uniti tra la Generazione Z. Nel luglio del 2022 il suo nome era stato più cercato su Google molte più volte che quello di Donald Trump e Kim Kardashian, nonostante sia stato escluso dai social media appartenenti a Meta.
Ancora oggi, nonostante i numerosi problemi giudiziari, e le gravi accuse che pendono su di lui, Andrew Tate continua a spopolare online anche grazie, come sostenuto dal Guardian, a centinaia di profili non ufficiali gestiti, come detto, dagli iscritti, anche minorenni, della sua Hustlers University ai quali viene garantita una commissione del 48% per ogni persona che convincono a iscriversi. In una guida rivolta ai nuovi iscritti viene detto che “i commenti e le polemiche” sono la chiave del successo, in un mix che prevede «il 60-70% di sostenitori e un 30-40% di haters. Bisogna trovare degli argomenti e scatenare la guerra».
Un influenza che preoccupa
Accusato di aver picchiato una donna fuori da un locale notturno, e di aver abusato di un'altra, Andrew Tate decise, insieme al fratello, di trasferirsi in Romania, affermando che «per il 40% il motivo è quello di poter eludere le accuse di stupro (…) Non sono uno stupratore, ma mi piace l'idea di essere in grado di fare ciò che voglio. Mi piace essere libero». Libertà, invece, negata alle donne che si accompagnano all'influencer dalle quali ci si aspetta «lealtà assoluta».
Come ammesso dallo stesso Tate «non ho ragazze che parlano con altri tipi. Le mie ragazze non vanno al club senza di me, sono a casa». Negli anni, ha affiancato la sua immagine pubblica a personaggi altrettanto controversi come il teorico della cospirazione Alex Jones, lo Youtuber di estrema destra Paul Joseph Watson, il sostenitore della Brexit Nigel Farage e lo stesso Donald Trump Jr. incontrato alla Trump Tower di New York.
L'ascesa di un personaggio come Andrew Tate preoccupa non poco per il pericolo di radicalizzazione del suo pensiero misogino e violento, e perché, rivolgendosi a un pubblico estremamente giovane, rischia di poter modificare le opinioni e gli atteggiamenti dei suoi numerosi fan.
Come dichiarato sul Guardian nel 2022 da Hannah Ruschen, operatrice del Nsppc, un ente benefico britannico che si occupa della protezione dei minori, «la visualizzazione di tale materiale in giovane età può modellare le esperienze di un bambino, con conseguente ulteriore danno alle donne e alle ragazze dentro e fuori dalla scuola e online».