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Nel lato oscuro delle truffe romantiche a volto scoperto

Vi raccontiamo fenomeno degli Yahoo Boys, truffatori sentimentali "nativi digitali" e senza alcuna vergogna.
Vi raccontiamo fenomeno degli Yahoo Boys, truffatori sentimentali "nativi digitali" e senza alcuna vergogna.

«Potrei sentirmi in colpa, ma la povertà non ti fa sentire il dolore perché hai bisogno di soldi». Forse, in queste poche righe, estratte da un'intervista rilasciata da Akinola Bolaji, ex Yahoo Boys, al New York Times, si concentra la filosofia di questa banda di criminali: i sensi di colpa non ti fanno mangiare, truffare chi è ricco sì. «Puoi inviare messaggi a migliaia di donne, solo poche di loro risponderanno - ha affermato Bolaji - cinque diventeranno amiche e, di queste, tre potrebbero non avere soldi. Due li avranno e una di sicuro li manderà».

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Sui social le truffe a volto scoperto - Stiamo parlando di una delle più grosse organizzazioni criminali al mondo, gli Yahoo Boys appunto, un collettivo composto da migliaia di persone dell'Africa occidentale, attivi sui principali canali social e dediti al compimento di truffe da centinaia di milioni di dollari all'anno. Il loro nome deriva dal fatto che, per lo meno in passato, prendessero di mira gli utenti dei servizi Yahoo, mentre ora sono operativi sui social network. La particolarità di questo gruppo criminale è che non fa nulla per nascondersi: secondo un'accurata indagine condotta da Wired US, infatti, gli Yahoo Boys sarebbero titolari di decine di account su TikTok o YouTube, e attraverso questi canali dispensano consigli su come poter condurre delle truffe sentimentali e ricattare le vittime di turno.

Strumenti di IA che agevolano l'imbroglio sentimentale - Questo collettivo è divenuto abbastanza esperto nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, con la quale crea delle false immagini di nudo da utilizzare per l'attività di sextortion, e lo stesso vale per la creazione di false identità per le truffe sentimentali. Secondo quanto emerso dal reportage di Wired Us dello scorso aprile, spesso i truffatori si servono della tecnologia face-swapping, grazie alla quale apportano delle sostanziali modifiche al proprio aspetto. In un filmato, pubblicato online dallo stesso collettivo, si vede chiaramente un truffatore che parla in videochiamata con la donna truffata, dopo aver alterato la propria fisionomia, e ciò rende evidente come l'utilizzo dei deepfake e del face -swapping possa agevolare il compimento di tali tipi di raggiri sentimentali.

Obiettivi conseguiti anche senza l'uso di particolari programmi - Se certi video infatti, sono palesemente falsi, dato che la voce e il movimento delle labbra non sono neanche coordinati, altri sembrano assolutamente veritieri, visto anche il progredire della tecnologia che permette di cambiare la tonalità di voce e l'aspetto del proprio viso, alterando anche il colore della pelle e dei capelli. Non è detto, però, che i truffatori usino sempre tale tipo di programma, utilizzando spesso il proprio telefono e la propria voce. Secondo l'F.B.I. solo nel 2023 sono stati pagati dalle vittime 650 milioni di dollari a causa di frodi romantiche, e il fenomeno non accenna a diminuire.

Un corteggiamento diverso dalla sextortion - Il copione è sempre lo stesso: un'amicizia nata sui social media, uno scambio di messaggi che diventa sempre più assiduo, e un corteggiamento galante che fa leva sulle fragilità emotive della vittima di turno. Solitamente il truffatore si finge un medico o un soldato in missione in uno scenario di guerra, single o vedovo nel caso millanti l'esistenza di qualche figlio. Si passa poi, con relativa calma, alla richiesta dei primi aiuti economici: un parente ammalato, un documento da pagare per rientrare in patria o per andare a trovare la persona con cui si intrattiene una falsa relazione a distanza. La truffata inizia a elargire soldi e spesso, quando ci si accorge della truffa, è troppo tardi per tornare indietro e i risparmi di una vita si sono già volatilizzati per una falsa promessa d'amore. La sextortion, invece, fa leva sul possesso di foto intime della persona vittima del raggiro a cui si chiedono tanti soldi come prezzo del silenzio.

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Una criminalità organizzata in continua evoluzione - «Gli Yahoo Boys hanno elementi di criminalità organizzata - ha dichiarato a Wired Us Paul Raffile, un analista di intelligence presso il Network Contagion Research Institute - non hanno un vero leader e non hanno una struttura di governance. Piuttosto si organizzano in gruppi scambiandosi suggerimenti online». Gli esperti dicono che gli Yahoo Boys sono in continua evoluzione, e così come in pochi anni sono diventati esperti nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, in futuro potrebbe introdurre nella propria attività criminale altri elementi di novità. Le truffe sentimentali e sessuali, sono la principale fonte di guadagno, e i componenti del collettivo sono capaci di portare a termine decine di raggiri contemporaneamente grazie a una organizzazione ormai ben collaudata in grado di scardinare le vecchie convinzioni che a cadere vittime di tali raggiri possano essere solo persone disperate o con problemi.

Una esperienza personale - Lo scorso febbraio, la giornalista della Cbc News Canada Erica Johnson ha condotto una indagine sul fenomeno degli Yahoo Boys, raccontando una sua esperienza personale. La giornalista ha affermato di essere stata contattata su Instagram da un uomo molto bello, di nome Bobby Brown, che affermava di essere un ingegnere statunitense impegnato su di una piattaforma petrolifera in Scozia. Da subito convinta della falsa identità dell'uomo che, a riprova della sua buona fede le aveva anche mandato una foto della propria carta d'identità, rivelatasi truccata, lo convince a rilasciare un'intervista nel quale poter spiegare le modalità di azione del collettivo criminale.

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Lo si fa per un sostentamento alla propria famiglia - L'uomo, in realtà un giovane nigeriano di ventisette anni, ha così raccontato di aver accettato di entrare negli Yahoo Boys per garantire un minimo di sostentamento alla propria famiglia, affermando che «l'80 per cento delle persone da lui conosciute fa parte della stessa organizzazione» gestita da un "capo" che, garantendo vitto e alloggio, induce questi ragazzi a impegnarsi nelle truffe romantiche. Secondo il racconto di questo informatore, «il capo fornisce foto di attraenti uomini caucasici, rubate da diversi profili dei social media, da utilizzare come foto profilo, oltre che veri e propri copioni da recitare con la vittima di turno».

Soldi richiesti con gift card della Apple o iTunes - Le storie da raccontare, come già detto, parlano sempre di medici, soldati o ingegneri impegnati in zone a rischio che, dopo una serie di lusinghe e dichiarazioni d'affetto, arrivano a chiedere soldi per esigenze particolari, siano esse di salute o per raggiungere la persona cosiddetta amata. Spesso si richiede l'invio di gift card della Apple o di iTunes, sostenendo di avere problemi ad accedere al proprio conto bancario da un Paese straniero ma desiderando fortemente non interrompere le comunicazioni con la donna con cui si è in contatto.

Ci si casca per un bisogno di appartenere a qualcuno - Come spiegato dallo psicologo Andre Wang, il rimanere vittime di tale tipo di raggiro «attinge a qualcosa che è abbastanza fondamentale per noi essere umani, il bisogno di appartenere a qualcuno» che ci spinge, quindi, a credere che il desiderio d'amare possa realizzarsi anche per noi. Il Canadian Anti-Fraud Centre, Cafc, ha stimato che nel 2023 le truffe romantiche abbiano comportato, per le 945 vittime denuncianti più di 50 milioni di dollari di perdite, con una media di 53 mila dollari a persona, ma il fenomeno è sicuramente di più ampia portata considerando che moltissime persone si vergognano a denunciare quanto loro successo.

I social media come uffici gratuiti per il collettivo criminale - Un aiuto importante per contrastare queste truffe dovrebbe essere offerto dalle società che gestiscono i principali social network, anche se, come denunciato su Wired da Kathy Waters, cofondatrice e direttore esecutivo dell'organizzazione no-profit Advocating Against Romance Scammers, non vi è una seria presa di posizione da parte loro sull'argomento. «Le società di social media - denuncia Waters - stanno mettendo a disposizione degli Yahoo Boys degli "uffici gratuiti" dove possono vendere script, foto e identificano le persone. Tutto online, tutto sulla piattaforma di social media. Non capisco perché questi account siano ancora attivi».

Bisogna indagare più a fondo per una maggiore tutela - Dopo che Wired Us ha chiesto conto a Facebook e Telegram dei tantissimi profili social attivi legati a questa banda criminale, i gruppi segnalati sono stati rimossi ma è mancato, secondo la testata giornalistica statunitense, la volontà di indagare più a fondo sulla problematica, legata anche alla facilità con cui gli utenti possono rinvenire tali tipi di gruppi. Anche la mancata segnalazione del motivo per cui tali gruppi sono stati rimossi non ha consentito, di fatto, di segnalare con efficacia il fenomeno delle truffe online da parte di questo collettivo criminale. Bisognerebbe quindi agire di concerto, in uno sforzo che veda impegnate non solo le associazioni che si battono per la tutela dei diritti delle vittime e gli organi investigativi, ma anche le grandi aziende titolari dei social media che, come visto, possono fungere da efficace barriera al proliferare di queste pericolose truffe.


Appendice 1

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