Negli Stati Uniti la violenza armata continua a crescere. E intanto spuntano i distributori automatici di munizioni
Lo scorso anno, negli Stati Uniti, sono morte oltre 43 mila persone a causa delle armi da fuoco, e oltre 36 mila sono stati i feriti. Le armi da fuoco uccidono più giovani che gli incidenti stradali eppure, nei primi quattro mesi del 2024, sono state vendute negli States, secondo un'indagine condotta dal Centro di ricerca Pew, più di 5, 5 milioni di armi da fuoco. Che gli Stati Uniti abbiano un serio problema con le armi da fuoco appare più evidente, in tutta la sua drammaticità, tutte le volte che la cronaca racconta dell'ennesimo morto ammazzato in una sparatoria, o a causa dei numerosi incidenti legati al possesso di armi da fuoco illegali o mal custodite.
Vittime bambini e donne - Troppe volte le persone imbracciano il proprio fucile per uccidere persone incolpevoli, e l'abuso della legittima difesa ha portato all'aumento dei morti ammazzati a causa di semplici errori di valutazione: vicini di casa scambiati per ladri o ragazzi di colore uccisi a colpi di pistola perché ritenuti pericolosi criminali solo per il colore della pelle. Come scritto su Wired, il 15% delle morti infantili negli Stati Uniti è legata al possesso delle armi da fuoco, e le donne uccise da uomini violenti ed armati ha superato di gran lunga, tra il 2001 ed il 2012, il numero complessivo dei soldati americani morti in Iraq e Afghanistan.
I distributori di proiettili - Ciò che sfugge a noi europei è quanto sia trasversale l'idea, tutta americana, che il possesso di un arma da fuoco sia un diritto acquisito da non mettere in discussione e che, come detto da Nelson Lund, professore presso la George Mason University School of Law “nasca per il solo fatto di esistere”. E' di alcuni giorni fa la notizia che la società American Rounds ha installato, in alcuni Stati americani, dei distributori automatici di proiettili per, come scritto sul proprio sito, “ridefinire la convenienza nell'acquisto di munizioni”. “I nostri distributori - risulta sempre scritto sul sito ufficiale dell'American Rounds - sono accessibili ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, assicurando che tu possa acquistare munizioni secondo il tuo programma, libero da vincoli di orario e dalle lunghe code (...) Le nostre macchine sono facili da usare come un bancomat, consentendo una transazione fluida che si conclude in pochi minuti”. Il primo distributore di proiettili è stato installato in un negozio di alimentari Fresh Value a Pell City, in Alabama, nel novembre dello scorso anno, per poi espandersi in Oklahoma, Colorado, Texas, a Canyon Lake vicino a San Antonio.
Il boom nelle realtà rurali - L'interesse maggiore è stato dimostrato nelle piccole comunità rurali dove i distributori sono stati accolti con favore ed è stata richiesta l'installazione di un numero ulteriore. Nelle aree rurali, infatti, i proprietari di armi possono non avere a disposizione un negozio che li rifornisca di munizioni a breve distanza e tale novità è stata accolta con entusiasmo. Tali distributori, inoltre, vengono riforniti ogni due settimane, e le munizioni cambiano a seconda delle stagioni di caccia. L'aspetto di maggiore interesse è che essi siano “dotati della più recente tecnologia di intelligenza artificiale” e siano in grado, grazie alla scansione delle carte d'acquisto e al riconoscimento facciale, di controllare che l'acquirente abbia almeno ventuno anni d'età.
Alta tecnologia per proiettili doc - Come detto, la macchina verifica l'età dell'acquirente leggendo gli Id, e, grazie alla tecnologia di riconoscimento facciale, è in grado di garantire la corrispondenza del volto della persona interessata all'acquisto e l'Id scansionato. Per il pagamento sono accettate unicamente le carte di credito. Come dichiarato da Grant Magers, Ceo di American Rounds, a Us Today News “le persone hanno in mente il vecchio tipo di distributore automatico che lascia cadere una barretta di caramelle sul fondo o un pacchetto di patatine, ma non è così che funzionano”. Tali macchine, dal peso di oltre novecento chilogrammi, contengono le proprie munizioni dietro strati di acciaio saldato, motivo per il quale, secondo Magers “i colpi sono molto più sicuri di quelli comprati nei negozi di armi dove i ladri possono intascare i proiettili come una pagnotta sugli scaffali o dai venditori automatici che verificano l'età dell'acquirente solo richiedendo la spunta in una casella”.
La critica : un modo facile per procurarsi proiettili - - Secondo Magers, quindi, i distributori automatici di munizioni dovrebbero essere visti come un valido strumento per rendere le comunità più sicure grazie ai maggiori controlli che il Ceo sostiene vengano applicati all'acquisto dei proiettili così effettuati. Di avviso totalmente contrario è David Pucino, direttore legale del Giffords Law Center, un'organizzazione che si batte per la promulgazione e il rafforzamento delle leggi che disciplinano la vendita delle armi da fuoco. “Se fosse un sistema capace di fare controlli sui precedenti penali degli acquirenti - ha dichiarato Pucino a Us today News - allora potremmo parlare di un sistema che vieta le vendite illegali, ma il loro risultato è che stanno rendendo più facile procurarsi munizioni senza fare domande”. Anche se, secondo Pucino, “le macchine possono andare oltre le leggi locali che non richiedono i documenti d'identità per l'acquisto di munizioni, questo non le rende un miglioramento. E' solo un modo per sfruttare le grandi lacune della nostra legge federale. Le persone che non possono legalmente comprare armi non possono comprare munizioni” e il fatto che i venditori di armi non siano tenuti a controllare i precedenti penali degli acquirenti costituisce uno degli aspetti più problematici della vicenda.
Duecento feriti al giorno - Nel sito del Giffords Law Center, la violenza armata viene definita come “una crisi di salute pubblica” e i dati condivisi sono quanto mai allarmanti. Nonostante gli Stati Uniti rappresentino solo il 4% della popolazione mondiale, sul suo territorio avvengono il 35% dei suicidi globali con armi da fuoco e il 9% degli omicidi globali. Ogni giorno almeno duecento cittadini americani vengono feriti a causa di aggressioni effettuate con armi da fuoco e la popolazione afroamericana risulta esposta a tale pericolo in maniera esponenzialmente più elevata rispetto alla popolazione bianca.
Situazione da Far West - Gli Stati che si sono dotati di norme più restrittive sulla vendita di armi possono vantare una minor tasso di aggressioni da arma da fuoco nelle proprie comunità, ma la disciplina legislativa è troppo varia e difforme e vi sono stati come l'Arkansas, la Georgia o l'Arizona che non impongono alcuna licenza commerciale per la vendita di armi. Dietro l'estrema facilità con cui, in molte aree degli Stati Uniti, è possibile procurarsi un'arma da fuoco vi sarebbe la cosiddetta 'lobby delle armi', costituita dalla Nsa, l'industria delle armi, e il suo gruppo commerciale, la National Shooting Sports Foundation, Nssf, oltre ad altri gruppi minori, che, facendo leva sulla paura di una presunta crescita di violenza nella società, preme perché ogni cittadino si armi fino ai denti per difendersi da non meglio precisati nemici.
Lobby delle armi blocca norme restrittive - La lobby delle armi, con il proprio peso economico e sociale, è riuscita ad imporre al Governo di Washington il proprio volere, bloccando l'emanazione di norme più restrittive sul commercio e la vendita di armi da fuoco e anche il Bipartisan Safer Communities Act del 2022, una legislazione federale adottata dal Congresso degli Stati Uniti introduttiva di maggior controlli sull'idoneità a vendere e acquistare armi, è stata minata nella sua efficacia da una serie di “scappatoie e limitazioni”, come scritto dagli attivisti contrari alle armi. Sono anni che i governi più nazionalisti di diversi Paesi al mondo fanno leva sulle paure delle persone, indicando come pericolosi dei fenomeni globali quali l'immigrazione, l'attivismo per l'ambiente o l'appartenenza alla popolazione LGBTQ+, e spingendo per l'adozione di atteggiamenti sempre più aggressivi e socialmente divisivi. Se in Europa ciò ha preoccupanti riflessi sociali e politici, in America tale fenomeno si traduce in un aumento impressionante di sparatorie, aggressioni e uccisioni legate all'uso di armi e pistole possedute illegalmente o non correttamente utilizzate. Anche nell'ambito delle violenze domestiche le vittime sono a causa del possesso delle armi da fuoco. Da troppo tempo il tema della pericolosità delle armi da fuoco è in discussione negli Stati Uniti e, la cosa paradossale, è che si pensi di risolverlo installando dei distributori di munizioni invece che fare i conti con una legislazione che non protegge abbastanza i suoi cittadini più deboli ed indifesi.