Le diverse storie di giganti inutilizzati
“Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo”, si legge nel libro biblico della Genesi, in riferimento alla costruzione della Torre di Babele, la cui realizzazione viene descritta come una chiara sfida a Dio. Pur non avendo una origine storica, tale racconto certifica in maniera inequivocabile l'ambizione dell'uomo, fin dalla notte dei tempi, di voler sfiorare il cielo costruendo edifici sempre più alti ed imponenti. Dalle piramidi alle ziqqurat, passando per le teocalli maya, fin dall'antichità l'uomo ha sfidato le proprie abilità ingegneristiche per costruire edifici sempre più alti che, in epoca moderna, vengono chiamati proprio grattacieli.
Guerre e crisi finanziarie - Nel giro di centoventi anni circa si è passati dal costruire a Chicago, nel 1885, l'Home Insurance Building che, con i suoi dieci piani venne considerato il primo della Storia, al Burj Khalifa a Dubai che, dal 2009, con i suoi 829,80 metri è il grattacielo più alto al mondo, anche non sembra lontano il traguardo di costruirne uno di mille metri di altezza in Arabia Saudita. Insomma, il grattacielo è sempre accostato ad un immagine di successo e ricchezza, e in pochi sono a conoscenza del fatto che, a dispetto di questa diffusa convinzione, vi siano nel mondo diversi grattacieli vuoti e totalmente abbandonati. I motivi per i quali queste costruzioni siano in disuso sono le più varie: alcuni di loro sono stati costruiti in maniera non risultata poi consona o si trovano in zone di guerra. Spesso sono state le crisi finanziarie ad aver ostacolato il loro completamento, e si ergono imponenti e deserti come vestigia di un progetto ambizioso ma ormai fallito. Di sicuro, fa un certo effetto vedere questi giganti di cemento in stato di abbandono, e ci si chiede quale possa essere la loro destinazione futura.
La regina di Memphis - La nazione al mondo che vanta il più alto numero di grattacieli sono gli Stati Uniti, situati prevalentemente nelle città di New York e Chicago, e alcuni di essi sono ormai abbandonati. Uno dei più famosi è sicuramente lo Sterick Building di Memphis, nel Tennessee, un tempo considerato il grattacielo più alto di tutto il Sud degli Stati Uniti. Progettato in stile gotico dallo studio Wyatt C. Hendrick&C., venne chiamato così contraendo i nomi dei suoi due proprietari, R.E.Sterling e Wyatt Hedrick. Conosciuto anche come la 'regina di Memphis', lo Sterick ospitava moltissimi negozi, uffici e ristoranti prestigiosi, fino a quando ha iniziato a vivere, dagli anni Settanta in poi, un periodo di crisi, anche per via dei problemi economici dei proprietari che non riuscivano più a sostenere le ingenti spese di manutenzione. Il cattivo funzionamento degli impianti idrici e degli ascensori spinsero sempre più persone a lasciare i suoi locali, fino a quando venne totalmente abbandonato negli anni Ottanta. La sua rovina è inoltre imputabile al decentramento di varie attività dal centro città alla sua periferia, e al periodo di forti tensioni razziali vissute a Memphis dopo l'assassinio di Martin Luther King nel 1969. Ancora oggi è possibile ammirare la bellezza dei materiali di pregio con i quali lo Sterick venne costruito: la hall è interamente rivestita di vari tipi di marmo e dotata di ben otto ascensori che, nel progetto originario, avrebbero dovuto condurre le persone agli uffici e negozi dei piani superiori, dove è possibile trovare intatti molti oggetti ormai storici, quali i vecchi registratori di cassa delle banche o le poltrone vintage del salone di bellezza presente all'interno dell'edificio. Lo scorso anno, è stata diffusa la notizia che il grattacielo in questione sia stato acquistato dall'investitore Stuart Harris, della società di sviluppo locale Constellation Proprieties, con l'intenzione di riportare la struttura al suo antico splendore.
L'Oceanwide, meta di numerosi writers - Oceanwide Plaza, invece, è un grattacielo che si compone di tre altissime torri che si stagliano contro il cielo di Los Angeles, in California. La sua costruzione ha avuto inizio nel 2015 ad opera dell'Ocean Holdings, con sede a Pechino, che, dopo aver esaurito i propri fondi, ha abbandonato il progetto lasciando tale complesso totalmente vuoto e parzialmente incompleto. Nel maggio di quest'anno la China-Oceanwide ha provato a mettere nuovamente in vendita l'edificio, ad un prezzo top secret, necessitando di almeno quattrocento milioni di dollari per sanare i propri debiti. L'Oceanwide è diventato meta di numerosi writers che hanno realizzato dei graffiti in una parte della facciata della torre più alta del complesso, mettendo in allarme il Dipartimento di polizia locale sulla necessità di salvaguardare il decoro della proprietà e, al contempo, la sicurezza pubblica. Questi sono solo due dei tanti grattacieli abbandonati negli Stati Uniti, ed esempi simili si trovano in tanti altri Paesi del mondo.
Il turista impiccato nel grattacielo - Il Sathorn Unique Tower, sarebbe dovuta essere il fiore all'occhiello della città di Bangkok, in Thailandia, ma il sogno di Rangsan Torsuwan, suo ideatore, si è infranto nel 1997, sette anni dopo l'inizio della sua costruzione, a causa della gravissima crisi finanziaria che ha caratterizzato il Paese in quegli anni. Lo stesso Torsuwan venne arrestato nel 1993, e poi liberato nel 2010, con l'accusa di aver complottato per assassinare il presidente della Corte Suprema Praman Chansue, e ciò ha reso incredibilmente difficile trovare altri investitori che credessero in questo progetto, anche dopo la fine della crisi economica del 1997. La Sathorn Tower viene visitata da numerosi appassionati di esplorazione urbana, affascinati dallo stato di abbandono del grattacielo e dalla sua fama sinistra. Dopo che nel dicembre del 2014 è stato ritrovato impiccato un turista svedese al 43° piano dell'edificio si è diffusa la voce che il grattacielo sia infestato, e ciò ha attirato la curiosità di molte persone dedite all'esplorazione di edifici abbandonati e in rovina.
La "torre dell'amarezza" - Molti grattacieli, come visto, devono il proprio stato di abbandono all'esaurimento dei finanziamenti destinati alla loro realizzazione, mentre tanti altri sono stati concepiti in aree geografiche divenute, nel tempo, scenari di guerre sanguinose e tragiche. E' il caso del Burj el Murr a Beirut, noto anche come la 'torre dell'amarezza', essendo diventato, suo malgrado, una testimonianza visiva della guerra civile libanese scoppiata nel 1975 che ne ha arrestato la sua costruzione. La torre, utilizzata durante la guerra dai cecchini trovandosi proprio sulla linea di confine tra la Beirut Ovest musulmana e la Beirut Orientale cristiana, porta ancora oggi i segni di quel conflitto, e la sua facciata è segnata dai colpi di artiglieria sparati dai due fronti opposti. Anche il Turkish Restaurant Hotel, a Baghdad, in Iraq, dal nome di un famoso ristorante turco presente al suo interno, è stato abbandonato al suo destino dopo essere stato bombardato durante il conflitto con gli Stati Uniti nel 2003. Nel 2019, l'edificio, inutilizzato da più di un decennio è diventato 'quartier generale' di coloro che manifestavano contro “la corruzione e il cattivo governo del Paese”, come riferito da Al Jazeera, assurgendo a simbolo delle proteste popolari.
Un grattacielo che parla di guerra fredda - In qualche modo anche il Ryugyong Hotel a Pyongyang una torre piramidale di centocinque piani, parla di guerra, quella fredda e mai sopita tra la Corea del Nord e del Sud. Questo grattacielo, costruito nel 1987 per ospitare circa tre mila locali abitativi, aveva la funzione principale di testimoniare la superiorità economica della Corea del Nord sulla vicina nemica. In realtà l'edificio è sempre stato lasciato deserto, e solo nel 2018 è tornato ad essere utilizzato. Come raccontato da Microsoft Network, infatti, un designer locale ha trasformato la sua facciata in un gigantesco schermo a Led sul quale proiettare dei film di propaganda a favore del governo. In via Andrès Bello, a Caracas, si erge la cosiddetta Torre de David, un edificio di quarantacinque piani che, nei progetti del banchiere venezuelano, David Brillimbourg, avrebbe dovuto ospitare il gruppo bancario Confinanzas e del Banco Metropolitano, diventando un importante centro finanziario per tutto il Paese. Nel 1994, invece, la crisi economica ne ostacolò la sua ultimazione, e il grattacielo è rimasto abbandonato fino al 2007, quando venne occupato abusivamente da migliaia di famiglie, nonostante non ci fossero le condizioni per poterlo abitare. Per tale motivo, il governo venezuelano ha deciso, nel 2014, di procedere al suo sgombero, fortunatamente avvenuto in maniera pacifica.
Sono tante le storie che è possibile raccontare su questi grattacieli abbandonati all'incuria del tempo, e che spesso sono diventati non simbolo di potenza economica ma testimonianza di un periodo di difficoltà del Paese in cui si trovano. Testimoni di guerre e crisi economiche, ma anche della perenne ambizione dell'uomo di arrivare fino al cielo.