È successo la scorsa settimana in Cile. E non è la prima volta che succede. L'esperto: «Le balene non mangiano gli uomini»
Dentro la pancia della balena ci sono finite parecchie persone: Pinocchio ad esempio, o il biblico Giona. Basta ricordarsi delle buffe rime di Gianni Rodari che raccontano di come il burattino di legno più famoso al mondo sia stato mangiato da un enorme pescecane, nella versione originale del racconto, nel cui stomaco “nero più del nero inchiostro (...) un tonno tutt'intero già si trova prigioniero”. Entrambi, come è ben noto, riusciranno a farsi sputar fuori dall'enorme pesce, salvando pure il povero Geppetto, anche lui risucchiato dallo squalo tempo prima. L'idea del ritorno dell'eroe pentito, messo alla prova dalle difficoltà dalla vita simboleggiate dalla balena, si ritrova anche nel libro di Giona, nel quale si dice che il profeta, in viaggio su di una nave per sfuggire ai comandi del Signore, viene risucchiato da un grosso pesce nel cui ventre si trattiene per tre giorni e tre notti, prima di venir sputato fuori dallo stesso per intervento divino. Un conto però è leggere dei racconti di natura allegorica su disavventure del genere, altro invece è leggere la cronaca di fatti simili accaduti nella realtà.
Risucchiato da una megattera e poi sputato fuori - Negli ultimi anni, sono state raccontate dai giornali e sui social media le vicende di persone che, nello svolgimento di attività sportive o di pesca, sono state risucchiate da delle balene e poi immediatamente sputate fuori dalle stesse. Molti di questi accadimenti sono accompagnati anche da riprese video eppure, seppur documentati, non riescono a non suscitare un certo grado di incredulità. A tal proposito, in questi giorni si discute di quanto capitato ad un giovane kayaker di ventiquattro anni, Adrián Simancas, risucchiato per alcuni secondi da una megattera prima di essere lasciato andare. Il giovane stava facendo kayak insieme al padre Dell, nella Bahia El Águila vicino al faro di San Isidro nello Stretto di Magellano, quando è emersa una megattera che lo ha intrappolato per alcuni secondi in bocca prima di lasciarlo andare. Il giovane Simancas ha raccontato alla Cnn di aver avvertito una forte spinta da dietro che lo ha sollevato, e successivamente “di aver sentito una consistenza viscida sul viso. Potevo vedere colori come il blu scuro e il bianco avvicinarsi a me da dietro, chiudendosi intorno a me e tirandomi sotto”.
"Pensavo di essere morto" - L'incidente è stato ripreso proprio dal padre del giovane ed il video è presto divenuto virale in rete. “Pensavo di essere morto-ha raccontato Adrián Simancas all'Associated Press-pensavo che mi avesse mangiato, che mi avesse inghiottito”. Il giovane ha descritto quei momenti di terrore all'agenzia di stampa, dicendosi terrorizzato per quanto accadutogli e temendo che potesse succedere qualcosa al padre o di poter andare in ipotermia. Dell, invece, pur sconvolto da quanto accaduto al figlio, ha cercato di mantenere il sangue freddo, facendo coraggio al figlio e tranquillizzandolo, come si sente distintamente nel filmato condiviso in rete. Come è noto lo Stretto di Magellano è uno dei luoghi più idonei al mondo per avvistare questi enormi cetacei che, tra novembre ed aprile, lasciano le acque calde dell'America centrale per raggiungere l'Antartide in cerca di cibo, costeggiando il Cile.
Le balene non mangiano gli uomini - Se l'incontro con una megattera nelle acque gelide dello Stretto è abbastanza frequente, estremamente rari sono gli attacchi di questi mammiferi nei confronti dell'uomo. Come spiegato da diversi esperti, le balene non attaccano le persone, ma è molto più probabile che le stesse si trovino nella stessa traiettoria della megattera in cerca di cibo, krill e piccoli pesci, non certo uomini. Quando questi cetacei si trovano in un luogo ricco di cibo spalancano la bocca mentre continuano a nuotare, in modo che entri sia l'acqua che gli animali di cui si nutrono, che rimangono intrappolati nelle setole chiamate fanoni. E' bene ricordare che, nonostante la bocca sia enorme, le balene non dentate hanno un esofago sorprendetemene piccolo, come una pallina da tennis, motivo per cui sono fisicamente impossibilitate a “mangiare”un essere umano. A dispetto della propria mole, quindi, le megattere e le altre balene non dentate non sono anatomicamente predisposte per ingerire una persona, motivo per il quale è erroneo credere che una di esse possa aver voluto volontariamente dare la caccia ad un uomo. “La mia ipotesi è che la balena fosse sorpresa quanto il kayaker. Se qualcosa o qualcuno entra erroneamente nel loro cammino, può essere involontariamente, e solo momentaneamente, inghiottito” ha dichiarato all'organizzazione no-profit Npr Jooke Robbins, direttore del Centro studi sulle balene gobbe presso il Center for Coastal Studies del Massachusetts. Come detto dal dottor Ian Kerr, Ceo di Ocean Alliance, “penso che questa sia una di quelle situazioni, una su un milione, in cui il tizio era nel posto sbagliato nel momento sbagliato”. Tuttavia, per quanto siano molto rari, in questi anni si sono verificati alcuni incidenti simili a quello capitato al giovane kayaker cileno.
Inghiottito da una balena mentre pescava aragoste - Nel 2021, si è parlato molto di Michael Packard, un pescatore subacqueo di aragoste che, al largo di Herring Cove Beach, a Provincetown in Massachusetts, venne inghiottito da una megattera lanciata all'inseguimento di un banco di pesci. “All'improvviso, ho sentito questa enorme spinta e poi ho visto tutto nero. Potevo sentire che mi stavo muovendo e potevo sentire la balena che stringeva i muscoli della sua bocca” ha raccontato in seguito l'uomo, evidentemente sopravvissuto al drammatico incidente. Nonostante, in un primo momento, Packard si sia convinto di essere stato attaccato da un enorme squalo, resosi conto che si trattava di una balena, ha pensato “non c'è modo di uscire da qui. E' tutto finito, sono morto”. L'uomo non si è però dato per vinto, e servendosi della propria attrezzatura subacquea ha infastidito il cetaceo che già avvertiva l'istinto di sputarlo fuori al pari di un corpo estraneo, così come poi è effettivamente successo dopo circa quaranta secondi. La disavventura del pescatore statunitense si è conclusa con un breve ricovero al Cape Cod Hospital dove gli sono stati diagnosticati, secondo il Cape Cod Times, “molti danni ai tessuti molli” ma senza riportare alcuna frattura.
Non una, ma due volte - La cosa incredibile, testimoniata anche dal quotidiano locale, è che a Cape Cod questo singolare evento non si sia verificato solo una volta ma ben due. Nel 1896, infatti, alla morte dell'ormai ottuogenario Peleg Nye, il Bernastable Patriot riprese un articolo pubblicato sul Nuntucket Journal che raccontava di come Nye fosse “ampiamente conosciuto per il fatto di essere stato inghiottito da una balena, come l'antico Giova”. Secondo l'articolo, il primo ufficiale Nye si trovava, tra il 1864 ed il 1865, sulla baleniera 'George W. Lewis' all'inseguimento di un capodoglio ferito quando, a seguito di un violento scossone provocato dalla coda del cetaceo, è stato catapultato dritto nella bocca dell'animale che poi si è inabissato. Successivamente, il capitano è stato sputato dal cetaceo e salvato, ormai privo di sensi e ferito, dai suoi compagni di navigazione. Alla vicenda è stato dedicato anche un libro 'Peleg Nye: the Jonah of Cape Cod' scritto da Nils V. Bockman che è venuto a conoscenza della vicenda nel 1998, essendogli stata raccontata da un suo studente del luogo. La veridicità della vicenda è testimoniata anche dal fatto che il capitano della baleniera Hiram Holmes abbia annotato l'intera vicenda sul suo diario di bordo, conservato al New Bedford Whaling Museum. e abbia corredato il racconto con un disegno nel quale si vede il capodoglio che tiene in bocca Nye fino all'altezza delle ginocchia. Anche in questo caso, la vicenda ha avuto un lieto fine, e il capitano Nye ha vissuto una vita avventurosa per mare.
Due ragazze sopravvivono a un'esperienza mozzafiato in California - Nel novembre del 2020, Julie McSorely e Liz Cottriel si trovavano sul loro kayak al largo della costa di Avila Beach, in California, quando all'improvviso una megattera è emersa dall'acqua con la bocca aperta e ha, per un breve lasso di tempo, tenuto le due ragazze al suo interno prima di sputarle fuori. Un turista ha, per caso, immortalato l'incidente, e dal video si vede la megattera intrappolare le ragazze nella propria bocca per alcuni secondi. “Ho visto la balena arrivare-ha raccontato la McSorely-e ho pensato 'Oh no, è troppo vicina'. All'improvviso, mi sono sentita sollevare ed ero in acqua”. Anche in questo caso, comunque, la disavventura non ha avuto alcuna conseguenza grave per le due protagoniste della vicenda che hanno solo delle contusioni alle braccia e alle gambe. Questi maestosi animali marini non costituiscono un pericolo per l'uomo, ma vanno comunque rispettati e tenuti a debita distanza per salvaguardare l'incolumità di tutti. Coloro che studiano il loro comportamento non si stancano di ricordare di quanto sia pericoloso, sia per l'uomo che per l'animale stesso, pensare di poter avere incontri troppo ravvicinati con questi mammiferi, che per la loro mole possono costituire un involontario pericolo per l'essere umano, e che meritano, come tutti gli animali in generale, di essere rispettati nel proprio habitat naturale.