Il Governo giapponese punta sugli incentivi per combattere la bassa natalità
TOKYO - Le nuove coppie che decideranno di sposarsi in Giappone riceveranno incentivi da parte del governo fino a 600mila yen, pari a circa 5'200 franchi.
Lo anticipa l'agenzia Kyodo - che cita fonti dell'esecutivo appena insediatosi a Tokyo, nel tentativo di far fronte all'emergenza della bassa natalità che da anni attanaglia il Paese del Sol Levante.
Per ottenere le agevolazioni i futuri sposi dovranno avere un'età inferiore ai 40 anni e un reddito combinato che non superi i 5,4 milioni di yen. Al momento, spiega l'agenzia, solo il 15% delle municipalità del Giappone ha deciso di aderire al programma, ma è probabile che il governo centrale si faccia carico dei costi fino ai due terzi dell'ammontare del bonus a partire dall'anno fiscale 2021.
Secondo l'ultimo censimento nazionale il tasso di natalità delle donne in Giappone si assesta a 1,36, tra i più bassi al mondo, e il numero dei nuovi nati l'anno scorso, a quota 865.000, è stato il più contenuto dall'inizio delle statistiche.
In una indagine dell'Istituto Nazionale della popolazione, in Giappone il 29% degli uomini single fra 25 e i 34 anni, e il 18% delle donne dice di considerare la mancanza di fondi per l'organizzazione della cerimonia nuziale come uno dei principali impedimenti per potersi recare all'altare.
La scelta sempre più frequente di posticipare il matrimonio o rimanere single, secondo i sociologi, è attribuibile alla minor pressione sociale rispetto alle generazioni passate, e l'ampliamento delle condizioni di precarietà nel mondo del lavoro. L'istituto stima inoltre che il numero delle persone che decideranno di non sposarsi almeno fino ai 50 anni di età in Giappone aumenterà progressivamente fino a riguardare il 29% degli uomini e il 19% delle donne nel 2035.