Grazie al Covid sono diventate la norma, un incontro web per capire come farle al meglio
LUGANO - «Ci sono progetti come le fiere virtuali, tipo #atedvirtualnetwork, che impiegano decine di professionalità diverse per essere realizzate e concepite in modo compiuto - commenta Cristina Giotto, Direttore di ated-ICT Ticino.
Ne abbiamo contate circa una ventina di competenze, peraltro capaci di lavorare in team anche su più sedi e Paesi. Infatti, si va da sviluppatori e programmatori esperti nella creazione delle piattaforme digitali, a designer e architetti, in grado di ricreare in uno scenario virtuale la complessità di stand e arene per seguire presentazioni e webinar, fino a organizzatori di eventi e creatori di contenuti da utilizzare su media tradizionali e social».
Proprio per parlare dei “Nuovi mestieri digitali e profili più richiesti in Svizzera”, il 20 maggio dalle 17.30 si tiene un incontro digitale moderato da Maurizio Canetta, giornalista e già direttore di RSI, che dialogherà con Pepita Vera Conforti (DECS), Roberta Cattaneo, (FFS) e Simona Gamba, (Locarno Film Festival), Ivana Sambo, (Swisscom, con testimonianza registrata).
Per iscriversi all'incontro online gratuito www.ated.ch
«Con “Donne che ispirano le donne” vogliamo riattivare un dialogo con l’universo femminile e non solo - racconta Cristina Giotto. Il tipo di incontri che inauguriamo con il 20 di maggio è un format di discussione aperto a tutti, in cui si mette al centro un contesto, quello digitale, che è di ampio interesse. Ci rivolgiamo, infatti, a un pubblico molto ampio e trasversale, con l’obiettivo concreto di fornire esempi così da innescare un processo virtuoso, sia per rimettersi in gioco grazie alle nuove tecnologie, sia per rimodulare il proprio profilo professionale sulla base delle nuove competenze richieste dal mercato. Vogliamo dare voce a donne professioniste, che operano in realtà che sono sulla frontiera dell’innovazione o in contesti in cui si trovano a dover gestire e prevedere il cambiamento costante dettato dalle evoluzioni tecnologiche. Con Maurizio Canetta, cui va il mio più sincero ringraziamento, le stimoleremo a dialogare fra loro e con il pubblico collegato per conoscere quali sfide quotidianamente affrontano, come la pandemia ha modificato abitudini e modalità di approccio al lavoro. E, infine, cercheremo di individuare le competenze tecniche oltre alle cosiddette soft skill di cui è opportuno che ci dotiamo per attraversare uno scenario sempre più complesso e sfidante da comprendere e in cui lavorare».