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«Troviamo nuovi clienti e convertiamo subito i bitcoin in franchi» I commercianti parlano di Plan ₿
Intervista a Marco Lucchetti, direttore dell’omonima Art Gallery, tra gli oltre 200 negozi che hanno aderito al circuito
Marco Lucchetti dirige l’omonima galleria d’arte da lui fondata nel 2015 a Lugano, che in pochissimo tempo è diventata un punto di riferimento per la cultura del fumetto e della Comic Pop Art in Ticino. Cinque esposizioni organizzate ogni anno, presenza costante nelle fiere di settore e l’adesione, fin dal suo lancio, al Plan ₿, l’iniziativa dell’amministrazione comunale che, in sinergia con Tether, consente, tra le altre cose, a residenti e turisti, di effettuare pagamenti presso oltre 300 attività commerciali operanti in città mediante ben tre valute digitali (Bitcoin, USDT e LVGA), divenute a corso legale de facto insieme ai franchi svizzeri.
Perché la “Marco Lucchetti Art Gallery” ha scelto di accettare pagamenti in Bitcoin, Tether e LVGA?
«Innanzitutto, chiaramente, per aprirsi a nuovi clienti. Abbiamo preso questa decisione senza titubanze, aderendo già prima al circuito della Lugano Card e poi a quello relativo all’app “My Lugano” - che permette a chi fa acquisti in città di beneficiare di sconti e promozioni in oltre 300 attività imprenditoriali aderenti e oggi anche di ottenere tra il 5% e il 10% di cashback in LVGA, ndr - e quindi, di conseguenza, ci siamo aperti anche ai pagamenti con criptovalute».
Una propensione decisa, la vostra, ad aprirsi all’innovazione…
«E ci mancherebbe: se ti fermi, sei perduto. E poi il progetto Plan ₿ ha una chiave vincente»
Quale?
«La possibilità di poter ricevere immediatamente in franchi svizzeri le valute digitali che incassiamo. Noi, ad esempio, convertiamo subito i pagamenti di questo tipo e ritengo che questa sia la chiave di volta che ha convinto tantissimi commercianti e aziende ad aderire a Plan ₿, avendo la certezza di evitare a monte ogni possibile rischio legato alla possibile volatilità di Bitcoin. Un aspetto, questo, che, dal mio punto di vista, si è rivelato decisivo per il successo del progetto»
Che tipologia di acquisti hanno fatto i clienti che hanno utilizzato le valute digitali?
«Trattandosi, nel nostro caso, di una galleria d’Arte legata esclusivamente ai mondi del fumetto e dell’illustrazione, abbiamo sempre e solo venduto – dunque anche in questo caso – opere d'arte, multipli od originali, e oggetti legati a questa particolare arte, la Nona».
Che caratteristiche hanno le persone che finora hanno comprato da voi mediante Bitcoin, Tether e LVGA?
«Il target anagrafico è davvero trasversale: dai ragazzi di 25-30 anni a persone anche “più adulte”, di 65 anni e oltre. In senso generale, si tratta sempre di clienti “evoluti”, che hanno metabolizzato appieno la filosofia delle criptovalute, sposando una cultura finanziaria avanzata e un po’ di tecnologia. Voglio dire, perlomeno per la mia esperienza, che queste persone manifestano uno standing culturale e finanziario condiviso. E non mi riferisco alla capacità finanziaria in senso stretto, ma alla consapevolezza in merito».
Una comune visione del mondo, quindi?
«Un bagaglio di conoscenze condivise, più che altro. Perché, poi, ci sono ancora tantissime persone che stanno al passo con il cambiamento e la tecnologia, provando sempre a innovarsi, e che ciononostante, però, non hanno ancora abbracciato le criptovalute, perché magari non le conoscono appieno o non vogliono accollarsi alcun rischio di volatilità».
