Libertà di informazione e impatto sul mondo accademico: continua il viaggio del Plan ₿ Podcast, con interviste alla famiglia di Julian Assange e a Natalie Smolenski, fondatrice della Texas Bitcoin Foundation.
Bitcoin e tutte le tecnologie a esso correlate? Non siamo al cospetto di questioni esclusivamente finanziarie, ma di strumenti con profonde e variegate implicazioni, che toccano aspetti cruciali della nostra società: dalla libertà di informazione al funzionamento del mondo accademico. Questa è la direzione concettuale che lega altre due puntate del Lugano's Plan ₿ Podcast, gratuitamente disponibile sul canale YouTube del progetto. Come già sottolineato la scorsa settimana, quando abbiamo introdotto la prima puntata con Samson Mow, il podcast, che è poi l’ennesima iniziativa di divulgazione lanciata dalla Città di Lugano e da Tether, si propone di analizzare il panorama, in continua mutazione, delle criptovalute e delle tecnologie decentralizzate. Una risposta, insomma, al crescente interesse e all’ancora più crescente bisogno di informazione in un settore caratterizzato da rapidi sviluppi e particolari complessità. Nel contesto dell’iniziativa Plan ₿, che mira a posizionare Lugano come un hub di innovazione tecnologica e finanziaria in Europa e nel mondo, il podcast offre una piattaforma unica, rivolta a esperti o semplicemente appassionati, che è anche un’occasione per dialogare e condividere conoscenze.
La seconda puntata: libertà di informazione e media
La seconda puntata del podcast, in particolare, si focalizza sul futuro del giornalismo e della libertà di informazione nell'era digitale. Gli ospiti sono di altissima caratura, trattandosi di Stella Assange e John Noble-Shipton, rispettivamente moglie e padre di Julian Assange, il creatore di Wikileaks. Un legame, quello tra la famiglia Assange e il progetto Plan ₿ di Lugano, di cui abbiamo già scritto in svariate occasioni e, l’ultima volta, nel corso dell’edizione 2023 del Forum, in cui coniuge, padre e fratello dell’attivista attualmente detenuto nel Regno Unito sono stati protagonisti non solo sul palco principale, ma anche all’esterno di Villa Ciani, dove il 19 ottobre 2023 è stata presentata "Anything to say?” A monument to courage”: una scultura itinerante in bronzo, creata da Davide Dormino che, dopo aver fatto il giro di tutta Europa, è arrivata lo scorso autunno in riva al Ceresio proprio in concomitanza con l’evento. Pure in quella circostanza, Stella Assange e John Noble-Shipton hanno centrato i loro interventi sull’interazione tra tecnologia e diritti umani.
Anche nel caso del Podcast, la conversazione si è concentrata sull'impatto della blockchain e di Bitcoin sulla libertà di espressione. In questo contesto, è stato quindi analizzato il ruolo di Julian Assange come figura chiave nella lotta per la trasparenza e l’informazione senza barriere. Infine, nel corso della puntata il focus è stato anche spostato sull'importanza della conservazione dei dati e della lotta contro la manipolazione dei media, con un accento particolare posto sulla necessità di un registro immutabile e sicuro, come quello offerto dalla tecnologia blockchain di Bitcoin.
Bitcoin e il mondo accademico
La terza puntata del Lugano's Plan ₿ Podcast, invece, si addentra nel rapporto tra Bitcoin e le università, evidenziando la sua distanza con l'approccio tradizionale delle istituzioni accademiche. L'ospite, in questo caso, è Natalie Smolenski: una figura di spicco nel mondo del Bitcoin, con una carriera che spazia dalla ricerca accademica alla leadership di organizzazioni non-profit e startup, quale fondatrice e leader, attualmente, della Texas Bitcoin Foundation, un'organizzazione caritatevole dedicata alla ricerca e all'educazione su Bitcoin e sull'economia politica. Un profilo sfaccettato e di rilievo, insomma, che discute della reticenza degli atenei e dei ricercatori nell'accettare e studiare fenomeni come Bitcoin, spesso nati da iniziative di base e caratterizzati da una struttura decentralizzata e meritocratica.
«C'è uno scetticismo, profondamente radicato, verso i fenomeni che partono dal basso», ha sottolineato Smolenski. Non a caso, la puntata è fortemente indirizzata verso il potenziale di Bitcoin come oggetto di studio interdisciplinare, capace di fornire nuovi spunti di riflessione sulle istituzioni sociali, ma anche sul valore e la natura delle valute. Smolenski, con l’occasione, ha evidenziato l'importanza di sviluppare un dialogo tra discipline diverse, come l'economia e l'antropologia, per costruire una teoria unificata del denaro che possa essere accettata e utilizzata in vari campi accademici. La puntata, inoltre, approfondisce come Bitcoin, nato dal movimento cypherpunk, sfidi le strutture accademiche tradizionali. «Bitcoin ha origine presso un collettivo di scienziati informatici, ingegneri del software e programmatori che hanno previsto come l'ascesa di Internet avrebbe creato un'opportunità per la sorveglianza e il controllo di massa», ha spiegato l'ospite, per rimarcare l’idea che Bitcoin si collochi proprio all'intersezione tra tecnologia, società e politica.
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