La prossima edizione del grande evento estiva sarà dedicato all’acqua e alla vie navigabili
LOCARNO – La grande manifestazione estiva che ogni anno anima il lungolago e il bacino del Lago Maggiore antistante la città di Locarno avrà luogo dal 25 al 27 luglio. Nel 2019 l’evento avrà un tema molto particolare: l’idrovia Locarno-Milano-Venezia.
L’affascinante itinerario turistico che collega Milano, Venezia e Locarno attraverso la storica via d’acqua tracciata dal fiume Ticino, dal Lago Maggiore e dal fiume Po, verrà ulteriormente valorizzato grazie a numerosi progetti transfrontalieri in fase di realizzazione sul percorso Locarno-Milano inseriti nel contesto dell’esposizione universale Expo 2015 di Milano.
Dalla cittadina svizzera di Locarno il percorso scende dal Lago Maggiore fino ad Arona e Sesto Calende, per poi proseguire sul fiume Ticino fino alle dighe del Panperduto in località di Somma Lombardo (nelle vicinanze dell’aeroporto della Malpensa). Dalla suggestiva diga ottocentesca del Panperduto, nel cuore del Parco del Ticino, verranno potenziati i percorsi navigabili, ciclabili e pedonali del Canale del Naviglio Grande fino alla Darsena di Milano e del Canale Villoresi che collegherà il sito dell’Expo.
Dalla Darsena di Milano il percorso prosegue verso Pavia sul Naviglio Pavese per poi rientrare sul fiume Ticino, sboccando infine sul fiume Po e passando da Piacenza, Cremona e Ferrara per arrivare nella laguna veneta e sfociare nel mare Adriatico a Venezia.
L’Ente per le iniziative del Locarnese che da anni promuove questa importante manifestazione estiva Locarnese, sarà affiancata per l’occasione da partner locali ed internazionali, in modo particolare dall’Associazione Locarno-Milano-Venezia. I promotori, che si sono incontrati questa mattina, valorizzeranno con tutta una serie di iniziative l’idrovia, il Lago Maggiore e le offerte culturali e gastronomiche che caratterizzano il percorso lungo le vie d’acqua fino alla Serenissima. I dettagli saranno svelati nel corso della primavera del prossimo anno.
Testo a cura di Claudio Rossetti
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