Reportage in una regione sull’uscio di casa, ideale per un finesettimana insolito
ALBA - È considerata la capitale delle Langhe, una bellissima zona che, insieme al Monferrato e al Roero, è stata inserita nel 2014 nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Così Alba non è solo famosa per il suo paesaggio, ma anche per il suo cibo e il suo vino. Ha anche ricevuto un altro premio Unesco, quello di città creativa per la gastronomia.
La Fiera internazionale del tartufo bianco, giunta alla sua 91esima edizione (nel 2021 svolgerà nei finesettimana al 5 dicembre), attira appassionati e turisti da tutta Europa. I vini prodotti sulle colline che circondano la città sono di classe mondiale, compresi quelli dei vigneti della città, dove in autunno si tiene una vendemmia didattica.
Alba è un piccolo gioiello, conosciuta come la città delle cento torri, tutte costruite tra il XIV e il XV secolo (Asti sembra però averne di più...). Di queste torri ne sono rimaste solo alcune, ed è possibile salire su alcune di esse nel centro tra la via principale Via Cavour e Piazza Risorgimento per ammirare la città dall'alto e godere del panorama delle Langhe che circondano la città.
Un itinerario insolito inizia in Piazza Risorgimento, dominata da bellissimi edifici come il Municipio e il Duomo di Alba. Né torri né colline, ma tunnel segreti. Sì, perché esiste un'Alba sotterranea, che mostra un lato decisamente insolito e poco conosciuto della capitale delle Langhe. Le origini di Alba sono certamente precedenti ai Romani. Tuttavia, fu il console Gneo Pompeo Strabone a darle il nome di Alba Pompeia. I risultati mostrano che Alba era un punto strategico e commerciale nei primi due secoli dell'Impero Romano, quindi c'erano strutture urbane di grande interesse, tra cui l'acquedotto e il sistema fognario. La città medievale è cresciuta sui resti della città romana, e la città moderna ha preso il suo posto senza cancellarla completamente.
Per chi è interessato alla storia e all'archeologia (oltre che al vino e al cibo), vi raccomando di fare questo tour alla scoperta delle testimonianze stratificate della città di Alba. La visita dura circa due ore e sono accompagnate da guide archeologiche (complimenti a Sandra che è riuscita a tenere alta l’attenzione con racconti ed esercizi interattivi). Volete fare bella figura? Alla domanda della guida cosa notate sulla facciata della cattedrale: rispondete che la composizione dei nomi delle statue dà il nome Alba (angelo, leone, bue e aquila)!
Se cercate un alloggio nel centro storico, allora il Palazzo Finati fa il caso vostro! Ottima l’accoglienza, perfetta l’ubicazione presso la zona pedonale, storiche le camere, gustosa la colazione e comodo il parcheggio (una rarità).
Il mio ‘giro’ nelle langhe non termina qui ad Alba, la prossima volta vi porterò nei boschi di Costigliole d’Asti, in compagnia di Giorgio ei Lizzi, alla ricerca dell’oro dei pioppi.
Testo a cura di Claudio Rossetti
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