"Siamo io e te" segna il ritorno di Alessandro Mara sulla scena musicale, con un brano che «in radio non dà fastidio, anzi»
LUGANO - "Siamo io e te" è il brano che segna il ritorno sulla scena musicale di Alessandro Mara. Il cantautore italiano (all'anagrafe Alessandro Maraniello), da lungo tempo trasferitosi in Ticino, ha all'attivo tre album e può vantare la partecipazione al Festival di Sanremo con i suoi brani "Chiara", "Ci sarò" e "Attimi".
"Siamo io e te" arriva mentre Alessandro sta compiendo i preparativi per quella che sarà la sua più grande impresa: correre sette maratone in sette giorni, in sette continenti diversi, all'inizio del 2025. Una sfida che ci aveva raccontato qualche tempo fa, mentre oggi abbiamo l'occasione per parlare non di corsa, ma di musica.
Sempre se stesso - "Siamo io e te" riporta indietro nel tempo. «È la classica canzone che è rimasta nel cassetto, fin dai tempi tra il primo e il secondo album - quello prodotto da Ramazzotti. Parliamo del 1997 o del 1998» spiega Alessandro. È un brano che, all'ascolto, richiama subito la sua produzione di quegli anni e i brani che gli hanno permesso di salire più volte sul palco del Teatro Ariston. «Me l'hanno detto tutti coloro che hanno sentito il brano in anteprima. E non so se è un complimento (ride, ndr). A parte gli scherzi, in questo ci vedo una nota positiva: significa che ho mantenuto la mia personalità. Poi, sai, ci sono delle canzoni che si possono arrangiare solo in un certo modo».
«Trasmette energia» - "Siamo io e te" appare quindi in perfetta continuità con la sua produzione "storica". «Tu scrivi quello che ti esce, non puoi fare diversamente». Vale soprattutto per un brano che è nato nel periodo della sua attività artistica più intensa. Così Alessandro c'introduce al suo ascolto: «È sicuramente leggero, trasmette energia, fa venire voglia di battere il piede quando lo ascolti. È molto orecchiabile e anche, penso, abbastanza ipnotico: gira sempre intorno alla stessa melodia, in pratica è tutto ritornello». Effettivamente suona molto fresco, estivo. Anche radiofonico: «Diciamo che in radio non dà fastidio, anzi». Merito anche della produzione di Umberto Iervolino. Si è andata così a riformare la coppia artistica che ha lavorato sull'album di debutto, "Alessandro Mara".
La corsa nel cuore - C'è stato bisogno di mettere mano alla canzone, dopo averla ripescata dal cassetto? Alessandro spiega che gli interventi sono stati minimi e hanno riguardato le liriche. «Ho inserito l'immagine dell'arcobaleno che mi piaceva». Non poteva mancare un riferimento a quella che, oggi, è la sua più grande passione. «Ho aggiunto "una corsa a due passi dal cielo". Ma, per tutto il resto, è la stessa canzone di allora. Ovvero un brano che parla di amore, molto semplice e immediato».
La voce? «È migliorata» - Nella precedente intervista Alessandro aveva spiegato che l'essere tornato a far parte della Nazionale Cantanti, grazie al progetto Marathoniello, gli aveva fatto venire voglia di tornare in sala di registrazione. È stata anche l'occasione per fare un raffronto con il se stesso di qualche tempo fa. «La voce è migliorata, è più bassa e più presente. Mi piace molto più adesso di prima». Com'è stato, quindi, tornare in una sala d'incisione? «Sembra che il tempo non si sia fermato. Ho riscoperto un brano e mi sono accorto che, anche se oggi ho una professione differente, sono rimasto quello di allora. La mia visione, messa nero su bianco nella canzone, è sempre quella. La voce era un'incognita, ma mi sono detto che sarebbe stato giusto provarci».
Il sogno di un nuovo brano - Il bilancio, quindi, è positivo? «Sono rimasto sorpreso. Sono molto critico con me stesso, ma ci ho messo la faccia e sono pienamente convinto di quello che è il risultato». Tra l'altro Alessandro accenna di aver appena completato la versione in lingua spagnola. E, come si dice, l'appetito vien mangiando. «Il mio sogno è di scrivere ex novo una canzone sulla mia passione per la corsa, magari legata al progetto solidale che mi porterà a fare le sette maratone in sette giorni». Senza fretta, però. «Non deve nascere a tavolino, verrà fuori quando meno te lo aspetti, quando ci sarà la giusta ispirazione». Il genere sarà sempre quello nel quale i fan di Alessandro Mara si riconoscono. «Non aspettatevi certo un brano trap (ride, ndr). Sono poi curioso di capire come verrà accolta "Siamo io e te"».
La corsa non si ferma - Intanto Alessandro non si ferma e continua a prepararsi in vista della grande sfida del prossimo inverno. Tra un paio di giorni sarà a Formentera per la mezza maratona, il 18 farà altrettanto ma a Brooklyn («una delle più belle del mondo», assicura) e il 26 si cimenterà nella distanza completa a Winterhur.
Per contribuire al progetto Marathoniello, che andrà a sostenere la Fondazione Amilcare e le sue iniziative rivolte agli adolescenti, si può cliccare su questo link.