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MARATHONIELLO

L'avventura è conclusa. «È un giorno che non dimenticherò»

Stanco ma felice, Alessandro Maraniello ha rivolto un pensiero a tutti coloro che lo hanno sostenuto nella World Marathon Challenge
L'avventura è conclusa. «È un giorno che non dimenticherò»
Richard Ducker ©World Marathon Challenge / Runbuk
L'avventura è conclusa. «È un giorno che non dimenticherò»
Stanco ma felice, Alessandro Maraniello ha rivolto un pensiero a tutti coloro che lo hanno sostenuto nella World Marathon Challenge

MIAMI - È comprensibilmente stanco, Alessandro Maraniello. Non è solo la stanchezza di colui che ha terminato da un paio d'ore di correre una maratona, ma quella di un atleta che in meno di una settimana ha macinato quasi 300 chilometri (296,9, per la precisione) in giro per il mondo. Lo ha fatto saltando da un continente all'altro, salendo su aerei un paio d'ore dopo aver completato la corsa di giornata e dormendo ben poco, in quel format massacrante ma affascinante che risponde al nome di World Marathon Challenge.

Il runner ticinese ha completato la sua impresa quando in Svizzera era la tarda mattinata di giovedì. Sono stati 42 chilometri lunghissimi, quelli macinati nell'oscurità di Miami Beach - la celebre località di vacanza che ha ospitato la settima tappa. L'edizione 2025 si è conclusa con un record: per 19 minuti tutti gli atleti hanno completato l'impresa non nei sette giorni previsti, ma in meno di sei.

«Non mi sembra ancora vero» ci ha confidato Alessandro dal traguardo, dopo aver ripreso fiato. «È stata veramente un'avventura molto, molto impegnativa». Basti dire che la corsa è stato l'elemento che ha inciso di meno, in termini di fatica. E questo nonostante, come detto, i quasi 300 chilometri percorsi. «Il grosso problema è stato gestire gli spostamenti, l'alimentazione, la logistica». Ogni giorno, appena terminata la corsa, bisognava «essere pronti a prendere l'aereo con le valige da stiva, il trolley e lo zaino».

Questo 6 febbraio resterà un ricordo indelebile per Maraniello. «È un giorno della mia vita che non dimenticherò. Con me, in ogni chilometro, ho portato la mia famiglia, gli amici e, non da ultimo, ho portato la Fondazione Amilcare - alla quale mi sono legato e per la quale sento qualcosa che mi ha stimolato e aiutato tantissimo». C'è un pensiero speciale per i ragazzi della Fondazione: «Spero che vedano in me una persona normale, che si è messa in testa una cosa e ha voluto portarla a termine». E questo è un messaggio indirizzato a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto Marathoniello, così come il risultato. «Nella vita, che è una sola, bisogna fare quello per cui si prova passione e mettercela tutta».

Ora per Alessandro ci sarà qualche giorno di relax a Miami, senza l'assillo di chilometri da mettere sotto le scarpe e aerei da dover prendere.

Continuare a seguire anche nei prossimi giorni il progetto Marathoniello grazie allo Speciale di Tio/20minuti, oppure andate sulle nostre pagine social. Dal sito ufficiale è sempre aperta la raccolta fondi a sostegno della Fondazione Amilcare.

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