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La decisione della commissione sanità e socialità di non voler aumentare l’ammontare dei sussidi per i premi di cassa malati e di non espandere la cerchia dei beneficiari al ceto medio, ha a dir poco, dello scandaloso.
Il ceto medio si trova sempre più in difficoltà con l’aumento dei prezzi, specialmente per l’elettricità ed il riscaldamento, ma anche per i beni di prima necessità, con le imposte, le tasse e soprattutto con i premi di cassa malati. Quest’ultimi hanno fatto un’impressionante balzo in alto, raggiungendo un livello non più sopportabile.
Che cosa fanno allora i partiti borghesi, che si professano i difensori proprio del ceto medio: parlano parlano parlano. A voce si dichiarano indignati per gli aumenti vertiginosi dei premi di cassa malati. Nei fatti non vogliono fare niente per contrastare questi aumenti. Allora: bla bla bla e basta. Ne è un’ennesima prova lampante la recente decisione della maggioranza borghese di suddetta commissione sanità e socialità (socialità si fa per dire).
Pensando però quante posizioni chiave nei consigli d’amministrazione delle svariate casse malati, con le loro lautissime rimunerazioni (finanziate dai nostri premi), sono occupate
da parlamentari borghesi, non deve meravigliarci, che a loro questo sistema vada bene, malgrado la sofferenza della maggior parte dei loro elettori.
A noi invece questo sistema non va per niente bene.
Invitiamo allora, chi la pensa e la vive come noi, alla manifestazione contro le casse malati e lo Stato latitante: abbassiamo i premi di cassa malati, più sussidi per più beneficiari nell’immediato e andare verso la cassa malati unica e pubblica con premi secondo il reddito e la sostanza - subito!