Di Stefano Testa, sindacalista VPOD
Il corpo umano, un complesso insieme di sistemi, organi e apparati, per essere funzionante necessita di un buon livello di salute di tutte le sue componenti. Uno squilibrio di una sua parte comporta, a causa dell’interazione reciproca tra i vari elementi, l’instabilità dell’insieme. Il settore della sanità ticinese, che è come un corpo umano e che di esso si occupa, versa da anni in uno stato di fragilità e malessere acuito dalla recente situazione pandemica.
Per far fronte alle problematicità di una parte importante del settore è stata lanciata, e accolta in votazione popolare, l’iniziativa federale per cure infermieristiche forti. Un primo rimedio, che ancora deve essere concretizzato nella sua applicazione e per il quale scenderemo nuovamente in piazza il 26 novembre a Berna, che non è però esaustivo nella cura della sanità nel suo insieme.
Consapevole di dover agire su scala totale, il Sindacato del personale dei servizi pubblici e sociosanitari VPOD Ticino ha lanciato una nuova iniziativa volta a estendere le migliorie e a rafforzare le condizioni quadro anche del settore socioeducativo e sociosanitario del Cantone. Ugualmente il personale impiegato, per esempio, in case anziani e centri diurni, servizi d’assistenza e cure a domicilio, enti socioeducativi e per gli interventi sulle dipendenze, nidi e strutture scolastiche necessita di condizioni lavorative minime per garantire una maggiore attrattività e durata della carriera professionale.
Tra le altre cose, l’Iniziativa “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità” chiede una definizione trasparente del fabbisogno di personale nei vari ambiti sociosanitari e socioeducativi e che il tempo di lavoro, la compensazione delle ore straordinarie, le vacanze, i congedi e le condizioni pensionistiche siano uniformati almeno a quelle del contratto collettivo di lavoro dell’Ente ospedaliero cantonale. L’iniziativa popolare “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità” domanda in più importanti normative per garantire i diritti di pazienti e utenti, di ottenere la pubblicazione delle valutazioni della qualità struttura per struttura, di creare organi di mediazione indipendenti per i pazienti, gli utenti e il personale, come di definire una pianificazione cantonale di tutti i settori con la garanzia di un’alta vigilanza parlamentare.
Insomma, l’Iniziativa popolare “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità” rivendica il minimo di benessere necessario anche per gli organi sociosanitari e socioeducativi, che, come parte indispensabile del corpo della sanità tutto, contribuiscono al sistema di per essere funzionante.