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IMBARCO IMMEDIATO«L’identità di una persona è composta dalle sue esperienze. Non viene scelta»

22.08.23 - 20:35
Famiglie Arcobaleno, Zonaprotetta, Imbarco Immediato e network Ticino
Lettore Tio/20Minuti
Fonte Imbarco Immediato
«L’identità di una persona è composta dalle sue esperienze. Non viene scelta»
Famiglie Arcobaleno, Zonaprotetta, Imbarco Immediato e network Ticino

BELLINZONA / LUGANO - L’identità di una persona è composta dalle sue esperienze e dal modo in cui interagisce con le altre persone e con la società nel suo complesso. L’identità sessuale, costituita da sesso biologico, identità di genere, ruolo di genere e orientamento sessuale, è parte dell’identità in generale di ogni persona. I tratti che la compongono non vengono “scelti”.

L’adolescenza è una fase di crescita, ricerca, sperimentazione e conoscenza della propria identità, anche sessuale. Per molte persone i tratti dell’identità sessuale risultano subito chiari, altre hanno bisogno di più tempo per prenderne consapevolezza. L’esplorazione e la conoscenza di sé possono essere vissute senza problemi; alcune persone possono tuttavia sentirsi sole e soffrire, soprattutto se vivono forme di non accettazione nei confronti del loro modo di essere e di esistere.

Il Diario scolastico della Svizzera italiana, distribuito alle allieve e agli allievi della scuola dell’obbligo (quinta elementare e medie) e della prima superiore (licei), propone approfondimenti su temi diversi: democrazia, cellule del corpo umano, diversi colori della pelle, ecc. Tra questi c’è il tema dell’identità sessuale. La scelta è di presentarlo in modo descrittivo e fornendo una sorta di racconto di vita (di una ragazza non binaria: “io mi sento così e ve lo racconto”).

Come associazioni sottolineiamo l’utilità dell’iniziativa dal punto di vista educativo e informativo, poiché una ragazza o un ragazzo, nella sua fase di crescita, ricerca, sperimentazione e conoscenza della propria identità, può trovare conforto nel leggere tra le pagine del suo Diario scolastico una narrazione che si avvicini al suo vissuto o che lo aiuti a trovare delle parole per sentimenti sconosciuti e inespressi, che possono anche fare paura. L’intento dei contributi presenti nel Diario è altresì quello di proporre un modo accogliente di porsi nei confronti delle altre persone. Si invita ad assumere un atteggiamento non giudicante e non discriminante verso persone che presentano caratteristiche diverse da quelle della maggioranza, per farle sentire meno sole nei vari delicati momenti della loro vita.

Riteniamo che non ci sia nulla di esagerato, estremo o fuori luogo nel riportare la narrazione di un vissuto in cui un segmento della popolazione, più o meno giovane, possa riconoscersi. L’impressione è che l’intenzione delle autrici e degli autori del testo sia di natura descrittiva e informativa. Non si tratta di cosiddetta “propaganda gender” o di un tentativo di lavaggio del cervello. L’approfondimento può fungere da base di discussione per una tematizzazione con e tra le persone più giovani. Dalla nostra esperienza emerge infatti l’esigenza, espressa sia da parte del personale educativo che da alcuni genitori, di confrontarsi sul tema dell’identità sessuale, tema che fa già parte dei programmi di educazione sessuale e affettiva delle scuole medie del Cantone Ticino.

Fare coming out, sia rispetto all’identità di genere che all’orientamento sessuale, intimamente e pubblicamente, rappresenta spesso un percorso lungo e difficile. In un sistema dal paradigma eteronormativo, secondo il quale si ritiene che l’eterosessualità sia l’unico orientamento sessuale possibile, per una giovane persona queer (con un’identità di genere e/o un orientamento sessuale che non corrispondono a quelli più diffusi) la sensazione di non essere inclusa può generare sofferenza, solitudine, problemi di carattere psicologico anche gravi, fino ad arrivare a gesti estremi. La paura è che facendo coming out possa ricevere reazioni negative da parte dei genitori, della famiglia, delle amiche e degli amici: rifiuto, derisione o discriminazione. Solo una maggiore tematizzazione degli aspetti legati all’identità sessuale e un allargamento del dibattito consentono alle persone della comunità LGBTQIA+, anche molto giovani, di non avere paura o di non sentirsi discriminate, permettendo loro di riconoscersi in altri vissuti, di leggere in una definizione una forma di appartenenza. Ancora, di non sentirsi sole. Le altre persone avranno invece l’occasione di accrescere le loro conoscenze su un tema di attualità e di assumere un atteggiamento non giudicante e non discriminante.

Il tema dell’identità sessuale andrebbe sempre più incluso in ogni processo di educazione sessuale, sia nel contesto familiare che in quello scolastico. Le persone alla ricerca della propria identità hanno infatti bisogno di strumenti, spiegazioni e modelli di riferimento, ma soprattutto di venire ascoltate e accolte nel loro modo di essere e di esistere. La persona adulta di riferimento, sia nell’ambito familiare che in quello scolastico, può allora adottare un atteggiamento di ascolto, comprensione e accettazione, per creare con le persone più giovani un’atmosfera di fiducia, che permetta loro di affrontare sempre meglio il lungo processo della crescita, dell’adolescenza e della scoperta di se stesse e se stessi. In Svizzera e in Europa da molti anni vengono discussi i temi dell’identità sessuale a scuola con il risultato di aver creato condizioni di maggiore inclusione, più chiarezza e maggiore consapevolezza.

Famiglie Arcobaleno, Zonaprotetta e Imbarco Immediato mettono a disposizione formatrici e formatori per consulenze o momenti di approfondimento per chiunque ne abbia bisogno.

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COMMENTI
 

Voilà 1 anno fa su tio
Daniele77 scrivi "e forse il diverso sei tu". Ecco il vostro obiettivo, far diventare norma l'anormalità...

Gen55 1 anno fa su tio
Se l'identità di una persona non viene scelta, perché allora la proposta di legge dibattuta al Bundestag in Germania vuole concedere alle persone di poter cambiare la loro identità di genere o sesso sui documenti ufficiali "una volta all'anno"? Si legga il libro della teorica di genere Judith Butler, "Gender Trouble", in cui l'autrice scrive in modo molto forbito che il femminismo e l'attività LGBTQA+ non sono altro che fasi transitorie verso una totale indifferenza di identità sessuale o di genere. Ogni individuo esprimerà la propria vita sessuale in modo "performante" e mutevole a piacimento. Niente più identità, solo "performance"! Leggere per credere!

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a Gen55
Mi sale in conato

Clara 1 anno fa su tio
Risposta a Gen55
Io ho letto Gender Trouble è mi sembra che lei lo abbia totalmente travisto. La invito a rileggere questa pietra miliare della studio di genere e di prestare maggiore attenzione. Per quel che riguarda la legge tedesca. Anche su questo mi sembra disinformato. La modifica della legge sul cambio di genere, prevede semplicemente un iter semplificato, simile a quella già vigente in molto paesi, Svizzera inclusa.

sh 1 anno fa su tio
Fa piacere leggere un testo intelligente, coerente, obiettivo, civile, umano, basato su esperienze reali e non su paure immaginarie, su questa Agenda. Finalmente. Grazie!

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a sh
Ma se sono un mucchio di teorie antropocentriche che non hanno nulla a che vedere con la biologia!!!

Clara 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
Che studi di biologia ha fatto per sostenere ciò? Da decine di ricerche di neurologia, la più famosa è quella della ricercatrice svedese Ivanka Savic, ma ce ne sono a bizzeffe, risulta che la transessualità sia effettivamente dettata da elementi naturali. Non penso di doverle elencare le decine di migliaia di animali con comportamenti omosessuali per convincerla che questa è un'inclinazione estremamene comune tra le fauna di tutto il Mondo.

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a Clara
Non confondiamo l'omosessualità con la fluidità di genere o il genere indefinito pls...

Clara 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
io le ho riportato studi che riguardano l'identità di genere, la prego di rileggere il testo prima di commentare.

andrea28 1 anno fa su tio
Secondo alcuni dati Italiani gli adolescenti che hanno "iniziato il percorso" sarebbe aumentato del 315% negli ultimi anni. La pandemia e le sue conseguenze, come il lockdown e l’isolamento, hanno messo tanti ragazzi di fronte alla domanda ‘chi sono? Allora dovremmo porci anche la domanda se queste "crisi identitarie" 8per semplificare all'estremo) non siano dovute anche alle difficoltà che i giovani incontrano o che hanno ereditato a livello di DNA, si parla di epigenetica. Invece si vorrebbe che la conseguenza dell'accettare e rispettare questo stato, sia l'inizio di un percorso di anni che parte con un bombardamento ormonale per bloccare il normale sviluppo sessuale. Quindi, riassumendo, abbiamo sempre più giovani in difficoltà, che crescendo non riescono a identificarsi neppure più nel loro corpo, e invece di lasciare che la natura faccia il suo corso (con tutti i sostegni possibili), li indirizziamo ad una cura medica di anni, che comunque non darà risposta alla domanda iniziale: chi sono? Sempre più frequenti sono anche i casi di persone che si sono pentite di aver fatto la transizione, ma questo non lo dicono. o forse qualcuno si aspetta veramente che dopo la transizione una persona possa trovare facilmente un compagno "normale". Non si gioca con la vita degli altri, soprattutto se sono così giovani. Non sta all'adulto decidere come deve svilupparsi il corpo di un ragazzino che a malapena sa scrivere il suo nome.

Clara 1 anno fa su tio
Risposta a andrea28
Potrebbe darmi le fonti questi dati? Ho fatto un breve ricerca e non vedo questa pandemia. Cmq il fenomeno della transessualità non sta aumentando perché ci sono sempre più persone non conformi che hanno il coraggio di fare coming-out. Per fortuna, nonostante violentissimi e aggressivi attacchi contro queste persone, la società si sta evolvendo in meglio.

Mat78 1 anno fa su tio
LGBTQIA+ di questo passo l'acronimo ha più lettere dell'alfabeto, ovviamente se bisogna includere ogni pulsione la categorie diventano tantine...peccato che per fare un bambino servano un uomo ed una donna. Ancora più peccato che senza immigrazione abbiamo un tasso di incremento demografico negativo, e di questo passo andrà sempre peggio...chi sa perché? Forse perché non è più la società che prevede dei ruoli, ma sono solo gli individui che decidono se e quale ruolo hanno oggi, perché forse domani è un altro. Davvero pensate che la società del futuro sarà migliore, più coesa, più felice. A furia di mettere gli interessi delle minoranze davanti a quello delle maggioranze si sta creando un bel pasticcio.

Clara 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
Gli intessi della minoranza, non sono in contrasto con quella della maggioranza. Aggiungere legittimissimi diritti è dovere delle società moderne figlie dell'illuminismo. Solo una visione aperta anti-moderna e anti-occidentale può pensare che l'individualità debba essere assoggettato al volere società. Inoltre presuppore che le persone queer, di cui io sono orgogliosamente membra, siano la causa della bassa natalità, non tiene conte né in un elementare senso della misura, né dei fattori socio-culturale che hanno ridotto la fertilità nella pressoché totalità dei paesi del Mondo, con l'eccezione del Subcontinente Africano.

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a Clara
Questo lo dici tu Clara. Quello che è legittimo lo decide la maggioranza, fino a prova contraria.

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a Clara
Che si facciano meno figli in generale nei paesi ricchi per questioni socio-economiche e culturali è vero. La causa di ciò è l'individualismo anglosassone più spinto di cui il movimento LGBTQIA+ è massima espressione (ormai sembra più il nome di un linguaggio di programmazione che altro). Una società che sdogana il concento di sesso indefinito è una società che ha perso di vista le regole che la tangono assieme e che ne assicurano la perpetuazione. IL tasso di incremento demografico non è ovviamente colpa (almeno non in prevalenza) del mondo LGBTQAI+, ma di certo il modello di società che propone non farà altro che peggiorare una situazione già tragica.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Clara
Clara, a me non importano i comportamenti sessuali, le tendenze sessuali e quant'altro, in discussione è l'opportunità di affrontare questo tema dalla V elementare. A un bambino di V elementare che non è probabilmente in chiaro di cosa significhi amoreggiare (per usare un termine accettato da Tio) , andiamo a dire che ci sono uomini che lo fanno con altri uomini, donne che si sentono uomini e viceversa, ragazzi e ragazze che non sanno bene cosa sono, per poi entrare nel mondo degli intersessuati e asessuati... Senza contare che, com'è scritto anche nell'articolo, nell'adolescenza i modelli e le esperienze influiscono sulla definizione dell'identità di genere... Esistono dei casi OK, vanno rispettati, ma sono una deviazione dalla norma, non possono e non devono essere portati come sessualmente normali.

Clara 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
L'identità sessuale è chiara, sia per le persone cis- che trans- già in tenerissima età. Entro i 6 anni l'identità sessuale è già affermata. L'idea che tra transessualità non suo normale è un concetto osceno. La transessualità è una variante naturale dell'essere umano.

Clara 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
L'idea che il Mondo Anglosassone sia la causa del basso tasso di fertilità è tanto semplicistico quanto inconsistente, se non altro perché il Regno Unito e gli USA hanno entrambi un tasso di 1.7 figli per donna, più di tutti i paesi europei, con l'eccezione di Francia, Svezia, Romania e Irlanda (ammesso che questa non venga considerata anglosassone) [url rimossa] L'accusare un fenomeno totalmente naturale, come l'omosessualità e la transessualità, di essere figlio di una cultura estranea e deprecabile è semplicemente ridicolo e non basato neanche sulla più elementare forma di analisi della questione. Cmq non voglio distruggerle un mito ma, le persone omosessuali spesso hanno figli e vogliono avere figli.

Clara 1 anno fa su tio
Risposta a Mat78
Il politilogo francese, Alexis de Tocqueville, sul suo classico di "la Democrazia in America", scrive del rischio della "Tirannide della Maggioranza", che mi sembra ciò che lei auspichi. Purtroppo, la civiltà di una società si vede anche, e soprattutto, su come vengono trattate ed integrate le minoranze del tessuto sociale.

Mat78 1 anno fa su tio
I modelli che si presentano ai bambini hanno influenza sulla formazione del loro carattere e dei loro gusti. Non spetta alla scuola toccare tempi così delicati. Da un punto di vista sociale inoltre non trovo sia ne corretto ne utile minare ogni ruolo e categoria relativizzando tutto. Senza basi solide e certezze, è solo anarchia sociale. L'occidente ha già un tasso di incremento demografico negativo, ma si continua a minare tutte le consuetudini che danno una senso ed una base di autoconservazione alla società. L'individuo è importante, ma tutelare la continuazione della specie e la concordia sociale lo è di più. Non è ammissibile mettere il diritto ad ogni deviazione intellettuale davanti agli interessi ed i diritti della comunità. L'omosessualità è una cosa, il relativismo di genere invece è sbagliato, perché mina il conetto di genere stesso. L'uomo è fatto di care e ossa, non solo di metafisica antropocentrica ed autoreferenziale.

Kryo70 1 anno fa su tio
A un certo punto basta. Arriva quel momento in cui ci si guarda nelle mutande e si vede qualcosa: o sei maschio o sei femmina. Punto. Senza se e senza ma. Può darsi che ciò che vedi non ti piaccia o che tu non ti ci riconosca, allora sei libero di vivere serenamente la tua vita, senza essere giudicato. Può darsi che ti senta attratto dalle persone del tuo stesso sesso e va benissimo anche questo. Fine. Basta con voler sdoganare, categorizzare, raggruppare o cercare di immaginaria di dover aiutare ogni essere che non si vede o non si sente come la maggior parte delle persone!

Kelt 1 anno fa su tio
Risposta a Kryo70
Pensa che io conosco uno che sta fondando un gruppo contro chiunque faccia operazioni di chirurgia estetica. Dice che solo gli scellerati vogliono correggere la natura! Sostiene che le rifatte e quelli che hanno fatto un trapianto di capelli sono degli scherzi della natura e che, a un certo punto, ti guardi allo specchio e, sei calvo ti piaccia o meno! Poi mi ha quasi convinto dicendomi che è talmente subdola la propaganda che addirittura esiste la pubblicità di questo abominio: alcune operazioni le passa addirittura la cassa malati! Infine, ma non so se credergli perchè mi sembra davvero troppo, dice che la lobby MCE (medici chirurgia estetica) ad alcuni uomini propongono l'allungamento...dice che dovrebbero rinchiuderli...

Kelt 1 anno fa su tio
Dibattito grottesco e strumentale. Si lasciano in mano ai bambini cellullari sui quali vedono di tutto (e senza un adulto che possa filtrare). Chi pensa il mio il cellulare non ce l'ha deve pensare che probabilmente l'amichetta di sua figlia invece sì. Bambini che sentono il padre (o la madre) insultare il coniuge ad ogni occasione. Nei casi peggiori magari vedono e respirano violenza (di solito proprio da quei soggetti conservatori che si fanno portatori dei valori.,..). Li mandavano in oratorio e nelle scuole cattoliche pensando che, in mezzo ai portatori dei valori, fossero al sicuro; e il vostro problema sono due pagine sull'agenda? Infatti i bimbi portati a messa, battezzati e cresimati sono diventati tutti preti! e quelli che hanno studiato il sistema solare tutti astronauti...mamma mi ache pochezza. Facciamo come in America, facendo homeschooling così cresciamo una generazione di mentecatti.

Panoramix il Druido 1 anno fa su tio
Risposta a Kelt
M e n t e c a t t i pronti poi a bersi qualunque bubbola propinata da lega/udc/udf...

PanDan 1 anno fa su tio
formiamo una generazione che va oltre la"Z" creiamo dei "sezapalle" per la gioia dei movimenti LGBT

Killian12 1 anno fa su tio
Risposta a PanDan
Mi faccia capire, quindi per lei le donne sono un genere senza attributi di cui questa generazione può fare a meno?

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a PanDan
Che commento ignobile.

Fiamma77 1 anno fa su tio
Negli anni con queste idee del lascia fare tutto… possono scegliere… non sgridarli… non dirgli di no ma spiegagli e parlagli … siamo arrivati a livelli degenerativi pazzeschi! E la cosa triste che la politica sta a questo gioco .. ps in primis … avvocato e company al seguito…ma per piacere!!!!!

PanDan 1 anno fa su tio
Risposta a Fiamma77
top!

Voilà 1 anno fa su tio
Inviate i vostri figli dai nostri formatori, definiranno loro il sesso giusto per loro.

PanDan 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
e così via, amen. Distruggiamo la stampa e tutto andrà meglio

ricki 1 anno fa su tio
Ma perché una reazione simile, la differenza da uno all`altro ha sempre fatto paura. È così!!! I contrari a dei cambiamenti , alle differenze di visione dal proprio io, nascondono le proprie debolezze. Cavoli, guai se faccio il debole, potrei passare come un inferiore, abbraccio un uomo? sono x? magari! o forse un semplice gesto di affetto. Sono io il normale o il mio amico x? forse solo chi giudica non é normale.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a ricki
E quali sarebbero i cambiamenti che fanno paura? Se vuoi discutere dell'identità di genere fallo con me, sono adulto e sono in chiaro, ho superato la fase dell'adolescenza. Ai miei figli ho insegnato a non discriminare per nessun motivo ed ora lasciate a loro il compito di educare i miei nipoti, se non altro sono neutrali. E poi iniziate a sistemare le cose in casa vostra, un conoscente omosessuale mi dice di avere problemi ad accettare trans e travestiti.

PanDan 1 anno fa su tio
Risposta a ricki
commento del cavolo!

PanDan 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
Voil...TOP!

Buonsenso? 1 anno fa su tio
Scimmiottare gli USA surfando sull onda woke... ognuno si senta cio che vuole. Cos è una donna?

sve 1 anno fa su tio
Signori miei ma di che cosa stiamo parlando? A mio modo di vedere, ognuno è libero di fare quel che vuole, preferibilmente nell'intimità della propria casa, ma non vedo perchè negli ultimi anni si debbano appendere manifesti?! Personalmente, trovo fuori luogo quando CHIUNQUE manifesta la propria sessualità in pubblico con sbaciucchiamenti ed effusioni spinte, che questa persona sia eterosessuale, omosessuale, ecc. Dunque mi chiedo: per quale motivo bisogna forzare le cose? Capisco che l'intento sia stato fatto in buona fede, per educare le persone, per aiutare i giovani che affrontano un momento delicato di vita come l'adolescenza... ma trovo che il modo in cui è stato fatto sia particolarmente inadeguato! Tutto il polverone che si è alzato dovrebbe far suonare più di una campanella d'allarme! Per piase', guardiamo nel nostro giardino e non affacciamoci nemmeno a quello anglosassone perchè i risultati sono PALESI agli occhi di tutti e di certo non sono di buon esempio, anzi! Educazione sessuale a scuola? Ai miei tempi, ci veniva spiegata l'anatomia femminile e maschine, cosa può succedere se si fa sesso non protetto, quali sono i metodi di protezione e basta. Potrei ancora ancora accettare se venisse fatto un accenno INFORMATIVO del fatto che esistono anche persone non eterosessuali e che non bisogna discriminarli, ma non sono d'accordo 1) nel affrontare questo tema con BAMBINI di scuola elementare!!!!!!!! 2) che venga indottrinata questa cosa come "normalità", facendo quasi sentire discriminati i bambini che crescono e sono di natura parte della famiglie tradizionali con madre, padre e figli. Il compito del genitore, di un bravo genitore, che si prende cura dei propri figli si a livello fisico che psicologico che materiale e chi più ne ha più ne metta, è e sarà sempre il più difficile del mondo, per favore, non complicateci la vita ulteriormente! Lasciateci la LIBERTA' di educare i NOSTRI figli come NOI meglio crediamo e con le NOSTRE tempistiche.

daniele77 1 anno fa su tio
Risposta a sve
Riassumo il tuo commento: - Possono fare quello che vogliono, basta che non si facciano vedere e se ne stiano per conto loro. - non dite queste cose ai bambini, decido io della realtà cosa dire e cosa no per indrottinarlo secondo le mie idee e non sulla realtà che mi da fastidio. - dire che sia "normalità", vergognoso questa gente è malata Cosa ti spaventa? L'esistenza di persone diverse da te? Guarda che non sono tanto diverse, e forse il diverso sei tu.

sve 1 anno fa su tio
Risposta a daniele77
Esattamente! Possono fare quello che vogliono ma non trovo il bisogno di mettere i manifesti ne tanto meno di metterlo in un'agenda scolastica! Io sono eterosessuale ma non mi sbaciucchio in giro e non vado a dire a chiunque "Ei, a me piacciono gli uomini" quindi per quale motivo tutte le persone "diverse" da me dovrebbero farlo? E si, esattamente! Io ho messo al mondo i miei figlii e li educo secondo i miei valori e le mie credenze come meglio posso e come meglio credo, un giorno, quando saranno grandi, avranno il sacrosanto diritto di prendere le proprie decisioni e fare le proprie scelte ma finchè sono piccoli, alla loro educazione ci dobbiamo pensare mio marito ed io e nessuno deve avere il diritto di metterci becco. Non mi sembra di aver scritto da nessuna parte "Che schifo, odio gli omosessuali/trans/ecc e insegnerò a mio figlio di denigrarli o peggio!!", anzi, trovo che ognuno sia libero di scegliere quello che vuole PER SE, senza necessariamente sbatterlo in faccia al mondo intero. Perdonami la "secchezza" della risposta ma trovo che davvero stiamo andando oltre ogni limite! Cerchiamo di mettere il bavaglio sulla bocca dei genitori? Cerchiamo di toglierci il diritto naturale di crescere i nostri figli? Ma stiamo scherzando??

Geremia 1 anno fa su tio
Al di là dei contenuti, la cosa che mi irrita è che venga utilizzata l’agenda come cavallo di Tr0ia. Chi la crea ci può mettere qualsiasi messaggio vuol far passare ai bambini in modo subdolo. Questi temi andrebbero affrontati, se la popolazione è d’accordo in modo diverso. Un agenda dovrebbe rimanere un’agenda, con le pagine per scriverci appuntamenti e verifiche, nient’altro.

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a Geremia
Da che ero piccolo io, le agende scolastiche trattavano tematiche diverse. Non ricordo di aver ricevuto chissà che indottrinamento da queste. Per quanto riguarda quali temi affrontare in ambito scolastico (che sia intrinseco o meno al programma), troverei assurdo dover tirare in ballo l’accordo della popolazione. Se no, per tanto così, tiriamo in ballo una bella petizione contro l’oncologo che ha diagnosticato un sarcoma o contro l’architetto che privilegia le finestre a sud. Democrazia non vuol dire essere esperti di tutto.

Marco2023 1 anno fa su tio
..che disastro sta " agenda"...

Voilà 1 anno fa su tio
E spero che alle vostre formatrici e ai vostri formatori non venga mai permesso l'accesso alla scuola

Voilà 1 anno fa su tio
Se, come scrivete voi, le persone alla ricerca della propria identità hanno bisogno di modelli, che modello è una famiglia arcobaleno?

daniele77 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
La metà dei matrimoni finisce in divorzi, è un modello questo? Se dovessimo stabilire il modello perfetto solo un 10% delle famiglie risulterebbe fedele al modello. Rifiutiamo quindi il 90% delle famiglie? Non nascondiamo l'omofobia dietro alla scusa della famiglia da Mulino Bianco.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a daniele77
daniele77. anche dopo il divorzio la mamma resta la mamma e il papà resta il papà, non esiste il genitore uno e il genitore due. L'obiettivo degli arcobaleno è la possibilità di adottare un figlio. La grande fretta di portare avanti il discorso è questa, non di alleviare presunte sofferenze. L'eleborazione dell'identità di genere è un problema delll'adolescenza, voi volete iniziare l'indottrinamento fin dall'asilo.

Mat78 1 anno fa su tio
Risposta a daniele77
I divorzi capitano per via della mentalità iperindiviudalista che sta anche alla base dell'ideologia "gender liquid"...è il caso di invertire il trend!

Killian12 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
Quindi meglio un bambino in più lasciato in orfanotrofio ?

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
A parte che solo un poro cristo può vederci uno scopo segreto anche dietro a questa agenda (cioè, ma proprio da paranoici, veh). Ma poi, che vuol dire che “genitore 1” e “genitore 2”non esistono? Per ultimo: non è elegante, divertente, né tantomeno appropriato riferirsi a chi fa parte delle comunità LGBTQIA+ con il termine “gli arcobaleno”.

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Paolin’
Paolin’ per ora, e spero per sempre, esistono padre e madre, non genitore 1 e 2... Siete voi che vi definite famiglie arcobaleno! Imbarco immediato invece ci sta bene, ma per destinazione ignota...

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Killian12
Killian12 ci sono molte famiglie normali che desiderano adottare un figlio

UnaVoceFuoriDalCoro 1 anno fa su tio
Tante belle parole, inclusività, accettazione ecc. Per far breccia nelle menti più deboli, si è visto in USA i danni che avete fatto, ma stanno aprendo gli occhi anche li. Perchè non dite chi vi paga per questa propaganda? State lontani dai bambini, state lontani dai NOSTRI figli

cle72 1 anno fa su tio
Risposta a UnaVoceFuoriDalCoro
Spero per lei che non si sia fatto vaccinare.e neppure i suoi figli. Perché se ha paura di questo, doveva aver paura anche dell'altro. Qui danni ci sono stati in USA per questo? Chissà quanti suicidi ci sono stati di persone non accettate o che avendo paura del giudizio altrui si sono tolti la vita. Pensare a volte apre la mente e toglie i pregiudizi. Ognuno deve essere libero di vivere la propria vita e entità come vuole. Sono altre cose che rovinano il mondo. Le guerre, la carestia, la fame, le malattie gravi ecc. ecc. Queste sono le cose su cui lavorare e spendere miliardi, per salvare e migliorare questa terra.

Killian12 1 anno fa su tio
Risposta a UnaVoceFuoriDalCoro
E quindi cosa propone di tornare ad un regime autoritario e medievale con annessa caccia alle streghe e roghi di varia natura ? Magari per poi culminare nello scoprire che il vicario di Cristo in terra era colui che vendeva le indulgenze (nella migliore delle ipotesi) oppure un perverso incorreggibile come Alessandro VI ? Oppure preferisce le post moderne versioni di Iran, Russia e similar?

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Killian12
Killian12, nessuno ha mai proposto di tornare indietro, l'omosessualità da noi è giustamente riconosciuta e l'unione registrata è stata accettata dalla maggioranza degli svizzeri già nel 2005.

UnaVoceFuoriDalCoro 1 anno fa su tio
Risposta a cle72
Oggi ai genitori viene assicurato che se non permettono al loro bambino di "cambiare sesso", il bambino si suiciderà. A causa del rifiuto sociale. Inoltre, affermano che il "flusso" di richieste di riassegnazione di genere (aumento di diverse migliaia percento del numero di casi) è il risultato del fatto che oggi è più accettabile che mai e che il numero di tali persone era relativamente grande prima, ma che la gente aveva paura di "uscire allo scoperto". Questa tesi, tuttavia, presenta un problema. E cioè che, se c'è una correlazione tra rifiuto sociale e suicidio, allora dovremmo vedere, statisticamente, il numero di suicidi nel passato, che dovrebbe essere molto più alto. Ma una cosa del genere non esiste, i dati non lo dimostrano. Inoltre, sebbene la percentuale di suicidi nella popolazione di persone con disforia sia significativamente superiore alla media, nessuno fornisce dati sul tasso di suicidi tra le persone che hanno effettuato la transizione, quell'informazione è nascosta. Sebbene alcuni studi indipendenti dimostrino che il tasso di suicidi è lo stesso, cioè che non diminuisce con la transizione. Io al contrario di te penso con la mia testa e non mi faccio influenzare

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a cle72
cle72, bene, allora facciamo un diario che affronta i veri problemi che affliggono il mondo: le guerre, la carestia, le malattie gravi, aggiungerei anche l'inquinamento e l'aumento globale della temperatura....

Killian12 1 anno fa su tio
Risposta a Voilà
Perche non sono forse temi già toccati dagli insegnamenti scolastici ??

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Killian12
Killian12 un ripassino non fa mai male. Piuttosto che sprecare il tempo e fare danni...

flame 1 anno fa su tio
Risposta a UnaVoceFuoriDalCoro
L’utilizzo di internet e dei social ha una palese correlazione con i suicidi. Per quanto riguarda l’identità sessuale si discute troppo e la si normalizza in modo eccessivo. Dovrebbe venir trattato come la religione a parer mio: cè un luogo e momento. Ma se a destra e a manca se ne discute è “normale” che sia qualcosa che i giovani ci riflettono e purtroppo anche quotidianamente. Io sono cresciuto in tempi dove l’ultima delle mie preoccupazioni era pensare a quale gruppo sessuale volevo appartenere. Più una società è adagiata e più escono fuori conflitti che nascono dall’avere troppo tempo libero. Se la gente dedicasse più tempo alla creazione di arte invece di stare + di 4 ore al giorno sul telefonino sarebbero più interessate al benessere del prossimo che al cosa pensino gli altri di sé. Non me ne importa come le persone vogliono essere definite ed è assurdo che altri pretendono da me o dalla società che venga riconosciuto uno status speciale per dei complessi personali che non ci portano da nessuna parte. Io vorrei essere milionario. Non è perché lo desidero o se gli altri mi chiamano “milionario” che fa di me uno. Mi imbocco le maniche e mi metto a lavorare semmai, se fosse così importante per me. E una volta diventato milionario non mi aspetterei di certo che le persone mi trattassero in maniera diversa e tanto meno che mi chiamassero come desidero solo perché sono “effettivamente” diventato uno.

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a UnaVoceFuoriDalCoro
UnaVoceFuoriDalCoro, “un aumento di diverse migliaia percento del numero di casi” mi fa capire che ciò che dici è appoggiato da dati statisticamente impareggiabili.

Paolin’ 1 anno fa su tio
Risposta a flame
flame, quando dici di essere “cresciuto in tempi dove l’ultima delle mie preoccupazioni era pensare a quale gruppo sessuale volevo appartenere” [sic], dimostri l’importanza del tenere un’opinione per sé.

flame 1 anno fa su tio
Risposta a Paolin’
dimmi la correlazione tra quello che ho detto e quello che suggerisci. Il tuo paragone è come dire che devi mangiare meglio parlando di un incidente stradale. Senza senso.
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