PVL Ticino
Una sana democrazia ha bisogno della separazione dei poteri tra i poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. La recente polemica sulle nomine dei nuovi procuratori pubblici ha mostrato una volta di più i limiti di un sistema in cui il potere legislativo e il potere giudiziario non sono purtroppo indipendenti. I Verdi Liberali del Canton Ticino ritengono questo sistema inadatto per una giustizia che vuole riconoscere il merito e il valore di chi assume un importante ruolo nella giustizia ticinese.
Chi aspira ad una carica a Palazzo di giustizia lo fa per un senso di dovere pubblico. La carica richiede altresì importanti capacità professionali e personali. L’attribuzione delle cariche deve quindi avere una logica basata sul merito, sulle competenze legali e sull’esperienza.
I Verdi Liberali auspicano un rapido cambiamento di sistema. Accogliamo favorevolmente la proposta di togliere la competenza delle nomine dei magistrati al Gran Consiglio. La soluzione proposta dal procuratore generale Andrea Pagani, che va nella stessa direzione di un’iniziativa parlamentare di qualche anno fa, è una proposta che va sostenuta. Dovrebbe spettare al Consiglio della magistratura il compito di nominare i procuratori pubblici. Questo permette di garantire una maggiore indipendenza da logiche politiche partitiche e una maggiore celerità nel processo di selezione. I candidati con la giusta esperienza, le competenze e la statura necessaria per assumere il ruolo di procuratore o procuratrice, avrebbero così l’opportunità di ricevere la nomina.
Qualora questo cambiamento non dovesse ottenere una maggioranza in Gran Consiglio, i Verdi Liberali auspicano che la popolazione possa in futuro esprimersi sul tipo di giustizia che vogliamo per il nostro Cantone Ticino: una giustizia con nomine indipendenti o una giustizia dove le nomine sono decise da un antiquato poltronismo partitico a scapito della competenza.