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Una diplomazia a ritmo di samba: la Svizzera nel dualismo Lula-Bolsonaro

Le relazioni economiche e politiche tra Berna e Brasilia sotto la lente dell'ambasciatore svizzero Pietro Lazzeri.
Le relazioni economiche e politiche tra Berna e Brasilia sotto la lente dell'ambasciatore svizzero Pietro Lazzeri.

Dopo aver guidato il Brasile per due mandati, Lula si appresta a tornare alla guida del gigante sudamericano. Un nuovo inizio marchiato però dalla violenza scoppiata al Pianalto lo scorso 8 gennaio, quando migliaia di sostenitori dell'ex presidente Bolsonaro hanno fatto irruzione nei palazzi del potere della capitale Brasilia. Una manifestazione degenerata in caos e violenza che ha sconvolto l’intero Paese.  

Un legame storico tra i due Paesi - Ma andiamo con ordine. Il passaggio di consegne da Bolsonaro a Lula rappresenta una svolta importante nella direzione politica del Paese. Dubbi, incertezze e speranze si fondono nel futuro della nazione sudamericana. Cambierà qualcosa nelle relazioni con la Svizzera? Il Brasile è il principale partner economico e commerciale in America latina. «Parliamo di più di 500 imprese in vari settori generando oltre 65'000 impieghi.

AFPL'ex presidente Bolsonaro.

Storicamente, la Svizzera è inoltre tra i 10 maggiori investitori con oltre 11 miliardi di franchi d'investimenti», ci spiega Pietro Lazzeri, ambasciatore svizzero a Brasilia. Con il diplomatico ticinese cerchiamo di fare il punto sui progetti che legano i due Paesi e sulle prospettive future alla luce del tanto discusso cambiamento di governo. 

Una cooperazione intensa - «Le prospettive sono sicuramente stimolanti e interessanti in numerosi ambiti come le infrastrutture, l'economia verde e il settore dell'energia», ci spiega Lazzeri. Berna è infatti decisa a continuare a sviluppare le relazioni economiche e diplomatiche con Brasilia. Sono molte infatti le aziende svizzere già operative sul mercato brasiliano. «Sarà molto importante continuare a lavorare per creare condizioni favorevoli per gli scambi economici e commerciali». 

Oltre all’aspetto commerciale, Svizzera e Brasile collaborano sul piano dell’innovazione, della scienza e della tecnologia. «Abbiamo un partenariato strategico che sicuramente con il nuovo governo potremo approfondire. Con le autorità brasiliane abbiamo una serie di dialoghi settoriali: dall’economia e alla finanza, ai diritti dell’uomo, alla proprietà intellettuale, alle questioni multilaterali». 

REUTERSLula, il nuovo presidente.

Brasilia e Berna all'esame Onu - Svizzera e Brasile siedono inoltre assieme al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. «Con il nuovo governo sono sicuro che sarà possibile una collaborazione più intensa sui dossier della promozione della pace e dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario».

Una collaborazione che ha già ottenuto una vittoria significativa. «Abbiamo facilitato con il Brasile una risoluzione che è stata approvata al Consiglio di Sicurezza sull’aiuto umanitario in Siria. Ci sono buone prospettive. Il Brasile come la Svizzera è capace di dialogare con molti attori oltre a costruire ponti. Questa è la nostra caratteristica comune, anche se a livelli diversi».

Giunto a Brasilia due anni fa, circa a metà del mandato di Bolsonaro, Pietro Lazzeri ci ha confermato che è stato possibile collaborare a livello tecnico con il governo uscente. «Non sempre abbiamo condiviso gli stessi approcci. La caratteristica della Svizzera è però la capacità di dialogare con tutti». Il Brasile è diviso in Stati federali che dispongono di un’importante autonomia. «In un grande Paese come il Brasile a volte abbiamo deciso di lavorare con le amministrazioni degli stati o quelle dei municipi, soprattutto per le questioni ambientali e di sostenibilità, che hanno una grande importanza. Con l’amministrazione precedente abbiamo saputo trovare delle soluzioni comuni, nonostante avessimo opinioni diverse in vari ambiti».

AFPL'assalto a Brasilia dell'8 gennaio.

La violenza dell'8 gennaio - Quattro anni alla guida del Paese conclusi con un attacco diretto alla democrazia. «Mi trovavo in ambasciata, che si trova a cinque minuti dalla piazza dei tre poteri, quando la situazione è degenerata», ci racconta Lazzeri. La priorità è la sicurezza dei dipendenti dell'ambasciata e dei cittadini svizzeri a Brasilia, oltre al costante contatto con Berna.

Una violenza che si poteva evitare? È difficile pretendere una risposta precisa. «Sicuramente si sentiva una grande polarizzazione e la volontà di alcuni gruppi radicalizzati di compiere azioni violente», spiega l’ambasciatore, aggiungendo però che nessuno avrebbe potuto prevedere la gravità e le dimensioni di quanto è successo. «Ci sono delle inchieste in corso per fare chiarezza sulle responsabilità».

Il ruolo della Svizzera nel dualismo Bolsonaro-Lula - Le manifestazioni di Planalto sono la punta dell’iceberg di una società divisa e spaccata. L’ambiente politico polarizzato brasiliano è però una caratteristica comune a molti Paesi del Sud America. Quale ruolo può ritagliarsi la Svizzera? «Vorremo contribuire a trovare delle soluzioni per promuovere il dialogo e la conciliazione dei brasiliani».

La Svizzera ha dimostrato in vari contesti la capacità di discutere con i vari settori della società nella ricerca del compromesso: anche in Brasile promuoviamo questo dialogo con vari rappresentanti politici. «Dove noi possiamo avere un valore aggiunto con modestia ma determinazioni è mostrare come è possibile, per lo meno nel nostro sistema, trovare delle soluzioni di compromesso rispettando chi la pensa diversamente ma, al tempo stesso rispettando anche i valori democratici. La Svizzera in questo senso ha credibilità e legittimità». 

AFPIl settore agroalimentare, tra i pilastri dell'economia brasiliana.

Tecnologie e saperi svizzeri a disposizione di Brasilia - Il Brasile è inoltre la grande potenza verde, domina nell’agrobusiness, ed è in questo ambito che la Svizzera, secondo l’ambasciatore, potrà ritagliarsi un ruolo di primo piano. «Se il Paese saprà riconciliarsi e avanzare unito, il Brasile sarà di nuovo protagonista in ambito ambientale. Il Brasile è alla ricerca di partenariati, di nuove tecnologie ed è pronto ad appoggiare iniziative congiunte. Vedo il ruolo della Svizzera come un partner in costante dialogo con il Brasile per cercare soluzioni alle sfide contemporanee in ambito ambientale, climatico ed energetico». 

Per Pietro Lazzeri l’incarico diplomatico in Brasile, dopo anni passati in Camerun, rappresenta un ritorno in Sud America. Il cambiamento di contesto è stato significativo. «In Africa mi occupavo di negoziazione di pace, aiuti umanitari, cooperazione allo sviluppo». Invece in Brasile, ci confida l'ambasciatore, le sfide sono soprattutto in ambito del commercio e dell'economia, in ambito scientifico ma anche nell’ambiente e sostenibilità, oltre a dare servizi consolari alla grande comunità svizzera in Brasile. «Un diplomatico deve essere capace di adattarsi e mostrare flessibilità. In poche parole: offrire una diplomazia a ritmo di samba, variata, creativa e flessibile», conclude il diplomatico ticinese. 


Appendice 1

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AFPL'ex presidente Bolsonaro.

AFPIl settore agroalimentare, tra i pilastri dell'economia brasiliana.

AFPL'assalto a Brasilia dell'8 gennaio.

REUTERSLula, il nuovo presidente.

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