Seguirà Sunrise? «Non è escluso», ha confermato il Ceo, Christoph Aeschlimann
ZURIGO - Dopo Sunrise, anche Swisscom potrebbe aumentare i prezzi, in un futuro non troppo lontano. «Stiamo cercando di compensare i costi più elevati con dei risparmi: ma non possiamo nemmeno escludere una progressione tariffaria in futuro», ha affermato il Ceo Christoph Aeschlimann in una conferenza telefonica, a margine della presentazione dei conti trimestrali.
Non è tuttavia ancora stata presa alcuna decisione, ha indicato il dirigente dell'azienda di proprietà per il 51% delle Confederazione. Alcune settimane or sono l'impresa si era arrogata il diritto di aumentare i prezzi una volta all'anno, in linea con l'inflazione, grazie a una modifica delle condizioni generali di contratto (CGC), senza che i clienti potessero recedere anticipatamente dal contratto. Una mossa la cui validità giuridica è stata peraltro contestata da alcuni giuristi.
Il punto di partenza per la misurazione del rincaro sarà il livello dell'indice nazionale dei prezzi al consumo al primo giugno 2023: la società intende trasferire ai clienti solo l'inflazione maturata a partire da questa data. Ciò significa che non ci saranno più aumenti di prezzo quest'anno, ma saranno solo un'opzione l'anno prossimo, ha detto Aeschlimann in una conferenza con gli analisti.
«Una spirale senza fine»
Le associazioni di difesa dei consumatori hanno aspramente criticato l'orientamento dell'impresa e anche il sorvegliante dei prezzi Stefan Meierhans ha espresso preoccupazione, parlando di un possibile effetto auto-rinforzante. Concretamente, se Swisscom ritocca le tariffe questo ha un impatto sul comparto telecom dei prezzi al consumo, che a loro volta aumentano, permettendo ulteriori adeguamenti verso l'alto, in una spirale senza fine.
Sunrise ha intanto saltato il fosso, annunciando un rincaro tariffario in media del 4% a partire dal primo luglio, un passo che ha sorpreso il concorrente Swisscom. «Non ce l'aspettavamo in questo momento», ha osservato il Ceo.
A suo avviso si tratterà di vedere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi quale sarà la reazione degli operatori di mercato. «Dopo oltre 20 anni di riduzioni dei prezzi dobbiamo vedere se siamo di fronte a un'inversione di tendenza o a un evento unico», ha dichiarato il numero uno di Swisscom, in carica dal giugno 2022.
«Promozioni aggressive»
Come noto i prezzi di listino sono un lato del mercato delle telecomunicazioni, le offerte speciali un altro: secondo il 46enne l'aggressività delle promozioni non è cambiata. In alcuni casi ci sono riduzioni di prezzo del 70%, che sono valide per tutta la vita, ha detto. «Sconti così consistenti non sono sostenibili», ha criticato. A suo avviso deprimono la consapevolezza dei prezzi da parte dei clienti.
Aeschlimann vuole contrastare questa tendenza: per risparmiare l'azienda sta valutando, tra le altre cose, di ridurre le offerte promozionali a vita per marchi secondari quali Wingo. Tuttavia bisogna vedere se Swisscom potrà e vorrà perdere clienti.
Nel primo trimestre di quest'anno, la disponibilità a cambiare operatore è già leggermente aumentata, ha sottolineato l'ingegnere informatico con studi al politecnico di Losanna e in Canada. Il motivo è da ricercare nelle offerte speciali durante le settimane del Black Friday e del Cyber Monday dello scorso novembre. Queste hanno spinto alcuni clienti a mutare operatore, cosa che è avvenuta dopo il periodo di disdetta. Tuttavia, in un confronto storico, i tassi di cambio sono ancora bassi.