Le e-car restano in garage per centinaia di giorni prima di trovare un acquirente: ecco perché
ZURIGO - È sotto gli occhi di tutti: Tesla sta vivendo i giorni peggiori della sua storia. Settimana scorsa i mercati hanno bruciato circa 130 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il motivo? I dati di vendita sono in calo. Le difficoltà, tuttavia, non si riscontrano solo per le auto nuove ma anche per i privati che vogliono sbarazzarsi della loro auto. Una tendenza sempre più diffusa, in segno di protesta da quando Elon Musk è diventato parte dell'amministrazione Trump.
«La domanda di Tesla è diminuita notevolmente dall'inizio dell'anno - ha afferma Alberto Sanz de Lama, direttore di Autoscout 24 alla Sonntagszeitung -. Abbiamo osservato che la percentuale di annunci di veicoli Tesla visualizzati è in continuo calo da un anno». I dati analizzati confermano dunque che sono sempre meno quelle acquistate: persino le rivendite d'auto si rifiutano di ritirarle per rivenderle.
Rimangono in garage per oltre un anno - Autoscout ha anche stimato quanti giorni ci vogliono prima di trovare un acquirente. Le Tesla di tipo Roadster, ad esempio, sono state pubblicizzate per una media di 373 giorni prima di essere vendute. Si tratta di 140 giorni in più rispetto al febbraio 2024. Le Model S hanno dovuto aspettare 80 giorni in più rispetto all'anno precedente. Le Tesla Model X sono rimaste parcheggiate in garage per 46 giorni in più e una Model 3 è stata pubblicizzata per una media di 23 giorni in più. Solo i SUV Model Y usati hanno continuato a vendere bene: In questo caso, i giorni di sosta sono aumentati solo di un giorno. In media è stato calcolato che i giorni di permanenza sul mercato sono aumentati in media di quasi il 46% in un solo anno.
Non solo le Tesla rimangono in garage più a lungo. «In generale sono aumentati i tempi di fermo delle auto elettriche pubblicizzate in Svizzera», ha incalzato il direttore al domenicale. Un andamento riconducibile al fatto che l'offerta di auto elettriche usate è notevolmente superiore a quella di qualche anno fa. «I dati mostrano comunque che le altre auto elettriche si vendono molto più rapidamente rispetto a quelle di Tesla».
Scendono meno di valore - Per Sascha Voglgsang direttore della società di consulenza parigina A2MAC «nel complesso, il marchio Tesla è ancora vantaggioso» rispetto agli altri marchi. «Sul mercato non sono state portate innovazioni rivoluzionarie per molto tempo, ma i loro modelli sono stati migliorati gradualmente. Per questo resistono meglio di altre e-car», afferma Voglgsang.
In effetti, le perdite di valore delle Tesla usate sono meno significative rispetto alle auto elettriche della concorrenza. Lo conferma Sanz de Lama: «In media - spiega - le e-car in offerta hanno perso poco meno del 13% del loro valore negli ultimi dodici mesi - . Anche i modelli Tesla hanno perso molto valore nell'ultimo anno. Tuttavia, i prezzi sono scesi meno bruscamente rispetto ad altre auto di produttori come Hyundai, Mercedes o Nissan». Ad esempio, «l'auto elettrica Hyundai Ioniq ha perso quasi un quarto del suo valore su Autoscout 24 lo scorso anno. Al contrario, i prezzi dei modelli Tesla 3 e Y, pubblicizzati, hanno subito un calo molto più contenuto, rispettivamente del 13 e dell'11%». E conclude: «Ciò dimostra che i veicoli Tesla hanno un valore più stabile rispetto a molti altri veicoli elettrici».
Spaccata in due l'opinione pubblica - Insomma il cosiddetto effetto Musk sembra dettare un vero e proprio cambio di paradigma. Mentre un tempo acquistare una Tesla poteva essere sintomo di una certa sensibilità verso la tematica ambientale, ora sembra aver acquisito dei connotati prettamente politici. C'è chi prende le distanze da Elon Musk apponendovi un adesivo, chi invece la acquista per mostrare al mondo di voler appoggiare il suo pensiero. È il caso di Joe Rogan che, proprio nelle ultime ore, ha condiviso un video in cui mostra il suo ultimo acquisto: una Tesla S-APEX nuova di zecca.
It does look awesome https://t.co/EhVUpm1JFl
— Elon Musk (@elonmusk) March 16, 2025