Le stazioni sciistiche hanno registrato il 16% in meno di affluenza rispetto all'ultimo inverno prima della pandemia.
A livello di fatturato nei trasporti il calo è stato del 15% o 34 milioni di franchi. Più marcata la contrazione nel comparto gastronomico, dove supera il 50%.
COIRA - Per gli impianti di risalita grigionesi l'inverno appena trascorso è stato il secondo peggiore degli ultimi 20 anni. A renderlo noto è l'associazione di categoria Bergbahnen Graubünden (BBGR).
Nella stagione invernale 2020/21 le stazioni sciistiche hanno registrato il 16% in meno di affluenza rispetto all'ultimo inverno prima della pandemia. A livello di fatturato nei trasporti il calo è stato del 15% o 34 milioni di franchi, si legge in un comunicato odierno.
Più marcata la contrazione nel comparto gastronomico, dove supera il 50%. Contattato da Keystone-ATS, il direttore delle BBGR Marcus Gschwend non è stato in grado di quantificare in cifre questa perdita.
Nei mesi in cui le piste erano liberamente percorribili, sono stati soprattutto gli sportivi facenti parte delle categorie a rischio coronavirus a rimanere a casa, ha sottolineato l'organizzazione. Si è poi sentita anche la mancanza della clientela internazionale.
Nonostante tutto, il settore dei trasporti se l'è cavata con un occhio nero, ha concluso Gschwend. I comprensori sono felici di aver potuto svolgere il loro lavoro.