I fatti erano avvenuto nel luglio del 2021 sul lungolago di Ginevra. L'uomo è stato ritenuto colpevole di tentate lesioni gravi.
GINEVRA - Il Tribunale penale di Ginevra ha condannato oggi un padre di famiglia di 50 anni a 3 anni e mezzo di reclusione per tentate lesioni gravi. L'uomo aveva partecipato a una rissa a un luna park sul lungolago di Ginevra una notte di luglio del 2021. Aveva in particolare colpito con due calci alla testa un giovane a terra.
Secondo i giudici, a rendere particolarmente grave il comportamento del 50enne è il fatto di essersi azzuffato davanti alla moglie e ai tre figli, uno dei quali aveva solo 10 anni.
Una volta scontata la pena detentiva l'uomo, di nazionalità francese, sarà espulso dalla Svizzera per 7 anni. La moglie 48enne è stata condannata a 14 mesi sospesi. Secondo i giudici, è stato il suo comportamento a scatenare la rissa tra la sua famiglia e un gruppo di amici venuti a divertirsi.
Sul banco degli imputati c'erano altre sei persone: una è stata assolta, una è stata condannata con la condizionale e alle altre sono state comminate pene pecuniarie, alcune delle quali sospese.
Il principale protagonista della colluttazione non era presente in aula. Armato di una katana, una sciabola giapponese, aveva accoltellato tre dei partecipanti alla zuffa. Era poi fuggito in Francia, dove era stato arrestato ed è tuttora detenuto in attesa di un processo per tentato omicidio.
Il tribunale non ha preso in considerazione alcun movente razzista. La madre aveva affermato di aver iniziato la rissa dopo essere stata chiamata «negra». I giudici hanno sottolineato che nessuno ha sentito questo insulto. Nemmeno i figli e il marito ne hanno parlato.