Il Parlamento ha accolto a piena maggioranza l'aggregazione di ben 13 comuni che diventano una realtà unica da oltre 40mila abitanti
BELLINZONA - «Un giorno straordinario, di festa, stiamo cambiando e scrivendo la storia del nostro Cantone». È con queste parole che Mauro Minotti ha commentato uno dei temi centrali discussi in parlamento, quello dell'aggregazione dei Comuni di Bellinzona, Camorino, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant’Antonio e Sementina in un unico Comune denominato Bellinzona. L'aggregazione è stata approvata con un fragoroso applauso e ben 78 favorevoli, un no e un astenuto.
Ben 13 comuni, per oltre 40mila abitanti. «L'aggregazione più importante a livello cantonale», come l'ha definita il relatore del rapporto Giorgio Galusero (PLR), che ha sottolineato l'importanza del progetto «nato con un consenso popolare importante».
Galusero ha poi fatto cenno ai 4 comuni che si sono chiamati fuori dal progetto aggregativo: «Mi auguro ritorneranno su questa decisione. La Città, comunque, avrà la stessa efficacia dal profilo finanziario e della potenzialità degli investimenti, oltre che una sicura ed importante coerenza territoriale».
Galusero ha poi fatto cenno ai ricorsi che vorrebbero una nuova votazione: «Ricorrere per questi 4 comuni che si sono ritirati e tornare a votare, cosa farebbe accadere? Se altri dicessero di no, si ritornerebbe a votare all'infinito?».
Dello stesso parere Minotti, secondo relatore: «Sta per nascere una nuova e competitiva città in grado di difendere gli interessi della sua popolazione e del territorio. Un motore dello sviluppo economico e sociale in grado di favorire crescita e competitività».
Non sono mancati i cenni alle grandi e ultime sfide del Bellinzonese, in primis, sicuramente, il Centro di Biomedicina IRB e Alptransit. Ma non si è mancato di parlare di come l'apparato ecomomico, negli ultimi anni, si sia mosso creando uno squilibro tra Sopraceneri e Sottoceneri. «Il divario è aumentato, con una crescita verso il Luganese. L'aggregazione permetterà al Bellinzonese di favorire le proprie specificità. Ci sono delle opportunità che devono essere colte. Quindi deve muoversi tutta la regione per essere pronti a questo straordinario cambiamento che porterà opportunità a tutto il territorio».
Una sfida, questa, che i Bellinzonesi hanno deciso di cogliere.