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Scuole ticinesi all'esame di Chat GPT: «Attente ma non preoccupate»

Abbiamo discusso di questa nuova tecnologia con DECS, USI e SUPSI. E il parere è unanime: «Non ci saranno cambiamenti significativi».
Abbiamo discusso di questa nuova tecnologia con DECS, USI e SUPSI. E il parere è unanime: «Non ci saranno cambiamenti significativi».
L'USI ha però messo in guardia i suoi studenti e attuato tre misure: «L'uso di tali strumenti verrà considerato illecito».

Il mondo delle scuole e delle università svizzere è in subbuglio. L'avvento di Chat GPT (vedi box) potrebbe infatti obbligarle a un ripensamento sia del metodo d'insegnamento sia delle valutazioni. Questa nuova forma d'intelligenza artificiale è infatti in grado di scrivere compiti, relazioni e tesi inediti attingendo da un immenso database di testi online. E tutto questo con il semplice inserimento di alcune parole chiave. Per lo studente la massima resa con il minimo sforzo. Per le Università un bel grattacapo, visto che lo scritto di Chat GPT risulterà oltretutto un inedito e non un plagio. La tematica è calda. Tanto che l'Università di Basilea ha già creato dei gruppi di lavoro per affrontare la problematica. Da parte sua il portavoce del Politecnico di Zurigo aveva invece giudicato l'arrivo di Chat GPT «un problema minore», definendolo una «nuova forma di ghostwriting». Ma come si approcciano le scuole ticinesi a questa nuova tecnologia? Lo abbiamo chiesto al DECS, all'USI e alla SUPSI.

DECS: «Chi usa sotterfugi compromette solo se stesso»

Ti-Press«Il mondo della scuola è da sempre confrontato con cambiamenti tecnologici più o meno significativi».

Contattata, la Direzione del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) conferma che il tema «è seguito», ma che al momento non sono da attendersi «cambiamenti significativi nel metodo d'insegnamento o nelle valutazioni». Il DECS ci tiene infatti a ricordare come il mondo della scuola sia «da sempre confrontato con cambiamenti tecnologici più o meno significativi e impattanti» che richiedono un adattamento continuo e una «riflessione», che nel caso di Chat GPT è attualmente in corso. Per quanto concerne l'impatto che questa tecnologia potrà avere sugli allievi, il DECS confida nel loro buonsenso, soprattutto per quel concerne i lavori e i compiti svolti a casa. «L'obiettivo principale - fa presente la Direzione - non è produrre il risultato, ma imparare qualcosa facendolo. Chi usa sotterfugi, aiuti o strumenti non consentiti non fa altro che compromettere il proprio percorso formativo». Aiutare gli allievi a capire questo, utilizzando i benefici della tecnologia in maniera saggia - conclude la Direzione del Dipartimento - è «uno dei compiti prioritari della scuola» 

 USI: «L'uso di tali strumenti verrà considerato illecito»

TI-Press«La vicinanza e l’attenzione dell'USI ai suoi studenti garantisce una valutazione delle loro competenze e della loro preparazione in modo costante e in molti momenti». 

Per reagire all'avvento di Chat GPT l'USI ha da parte sua «rapidamente» messo in campo tre misure. «Abbiamo inviato agli studenti un'email - ci spiega il Professor Luca Maria Gambardella, prorettore per l’innovazione e le relazioni aziendali - dove li abbiamo informati che è considerato illecito l’uso di tali strumenti nella redazione di tesi e durante gli esami e prove scritte, sia in classe che a casa». Come secondo punto l'Università sta predisponendo un nuovo capitolo nel corso di "Academic Integrity". «Si tratta di un corso - precisa Gambardella - che intende sensibilizzare gli studenti e le studentesse sul tema dell’integrità accademica, presentando loro le principali forme di comportamenti accademici disonesti e offrendo alcuni suggerimenti per evitarli». Il professore ricorda comunque che la vicinanza e l’attenzione dell’università ai suoi studenti garantisce «una valutazione delle loro competenze e della loro preparazione in modo costante e in molti momenti». 

E se da una parte l’USI si occupa d'integrità accademica dall’altra è pure attenta alle novità del settore. «Per questo come terzo punto - conclude il professore - abbiamo attivato un gruppo di lavoro che si occupa di capire le implicazioni di queste tecnologie nella didattica e oltre. La possibilità di utilizzare questi strumenti come supporto alla formazione è sicuramente un tema importante ricordando comunque si tratta di strumenti linguistici che generano del testo senza comunque garantirne la correttezza». 

SUPSI: «Un tema che seguiamo con attenzione»

Ti-Press«Le frodi e le scorrettezze sono molto rare, come rare sono le sanzioni adottate dalla Direzione».

Anche alla SUPSI l'avvento di Chat GPT è seguito con la massima attenzione. «La Direzione ha discusso del tema lo scorso lunedì 23 gennaio», fa sapere la SUPSI, chiarendo che è «naturalmente sensibile al tema» e comunicherà agli studenti e alla comunità accademica «in maniera trasparente» ogni decisione presa. Da Manno ci tengono però a sottolineare come le frodi e le scorrettezze siano «molto rare», come rare sono «le sanzioni adottate dalla Direzione».

Cos'è Chat GPT? 
Acronimo di Chat Generative Pre-trained Transformer, questa tecnologia - sviluppata dalla società di ricerca californiana OpenAI (tra i cui fondatori ci sono anche Sam Altman ed Elon Musk) - è un sistema di chatbot basato sull'intelligenza artificiale e sul machine learning progettato per simulare conversazioni (anche molto complesse) tra persone. 


Appendice 1

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DepositL'avvento di Chat GPT ha messo in subbuglio le scuole e le università elvetiche.

Ti-Press«Il mondo della scuola è da sempre confrontato con cambiamenti tecnologici più o meno significativi».

TI-Press«La vicinanza e l’attenzione dell'USI ai suoi studenti garantisce una valutazione delle loro competenze e della loro preparazione in modo costante e in molti momenti». 

Ti-Press«Le frodi e le scorrettezze sono molto rare, come rare sono le sanzioni adottate dalla Direzione».

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