Diverse sfide hanno contraddistinto il 2022 della PolCom di Lugano: tra pandemia, crisi energetica, profughi ucraini e le attività standard.
LUGANO - Gli strascichi della pandemia. I profughi ucraini. La gestione della crisi energetica. La Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina. L'esercitazione Odescalchi. Oltre a tutte le attività di polizia "standard". È stato un anno estremamente impegnativo quello vissuto dalla PolCom di Lugano che quest'oggi - in conferenza stampa - ha fatto il punto sui molteplici impegni che i propri agenti hanno dovuto affrontare in un 2022 "di fuoco". E questo nonostante la Città di Lugano si sia confermata come la più sicura della Svizzera.
La coda della pandemia - Il Covid-19 ha lasciato il segno anche sull'organico della polizia cittadina. Dopo l’attenzione posta durante la fase acuta della pandemia, il Comando ha dovuto fare i conti con assenze straordinarie sempre più consistenti dovute agli effetti del virus e a una progressiva «insofferenza» nel convivere con lo stesso. Durante il 2022 infatti sono stati contabilizzati ben 509 giorni d'assenza per isolamento e 34 per quarantena che hanno coinvolto in totale 87 persone.
La gestione dei profughi - Un altro impegno molto gravoso vissuto dalla PolCom di Lugano nel 2022 è stata la gestione dei profughi provenienti dall'Ucraina. La polizia, assecondando l'impegno della Città, ha infatti coordinato la raccolta di materiale e medicinali, e la disponibilità di alloggi. «Attualmente - ha precisato il Comandante Roberto Torrente - a Lugano vivono 549 profughi». La crisi scoppiata in Ucraina ha pure portato all'organizzazione della Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina che ha condotto sulle rive del Ceresio 40 delegazioni estere e 18 organizzazioni, mobilitando oltre 1'600 persone tra agenti di polizia, uomini della Guardia di Finanza e militi della protezione civile.
La Città più sicura - Passando alle cifre legate alla criminalità, Lugano si conferma come la città più sicura della Svizzera. «Abbiamo - è stato ricordato durante la conferenza stampa - un terzo del tasso dei reati rispetto a Basilea, Berna e Ginevra e meno della metà di Zurigo, Bienne, Losannna e Lucerna».
Quasi 4'800 interventi - In totale gli agenti della PolCom sono stati allertati 4'798 volte, con aumento del 2,3% degli interventi rispetto al 2021. I poliziotti sono stati chiamati ben 854 volte per rumori molesti (+5,3%), 609 volte da esercizi pubblici (+8,9%) e in 616 occasioni per delle liti (+7,5%). In calo, rispetto all'anno precedente gli interventi per aggressioni o risse. Oltre a queste voci, vi sono state 2'710 richieste di varia entità (furti, rapine, incidenti, soccorso a persone, controlli di veicoli, rimozione veicoli, disciplinamento traffico, eccetera).
Spaccio e consumo di droga - Nel corso del 2022, in collaborazione al servizio antidroga della Polizia cantonale, la PolCom di Lugano ha condotto diverse inchieste atte a contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti. «Queste operazioni - è stato precisato - hanno portato al fermo di 136 persone, di cui 13 sono state arrestate. Le restanti, 31 delle quali minorenni, sono state denunciate per reati alla Legge Federale sugli stupefacenti».