La teologa si propone provocatoriamente al posto del cardinale Barbarin: «Sembra un gesto folle, ma non lo è».
LIONE - Una donna si è candidata a succedere al cardinale di Lione, Philippe Barbarin, che si è ritirato dopo la condanna per omessa denuncia di molestie su minori. L'insolita aspirante porporata è la teologa Anne Soupa, 73 anni.
Lo si è appreso dalla diocesi. La candidatura di Soupa viene considerata un gesto simbolico per richiamare l'attenzione sul ruolo delle donne nella Chiesa cattolica.
La teologa si è resa disponibile per la carica di arcivescovo di Lione dopo che, il 6 marzo, papa Francesco ha accettato le dimissioni del cardinale Barbarin. Soupa non ha però di fatto alcuna possibilità di accedere alla carica di "primate dei Galli" dal momento che - in quanto donna - non è neppure ordinata sacerdote.
Ma proprio questo punto viene contestato dall'interessata: «Alcuni - scrive nella sua lettera di candidatura riportata oggi da Le Monde - diranno che questo gesto è folle. Ma il fatto è che sembra folle, anche se non lo è». Poi passa in rassegna i suoi «titoli»: «Da 35 anni sono sul terreno, come studiosa della Bibbia, teologa, giornalista, scrittrice. Tutto questo mi permette di considerarmi capace di candidarmi al ruolo di vescovo, tutto mi legittima. Ma tutto me lo vieta».
Il suo gesto, spiega Soupa, è una denuncia: «Da 7 anni, nulla si è mosso. Papa Francesco ha eluso due richieste fondamentali: quella dell'accesso delle donne a responsabilità reali, e quella della distinzione fra gestione e ministeri per ordinazione». La candidata scrive che «la Chiesa di Francia non può continuare ad essere governata da metà dell'umanità. Bisogna aprire la sua guida a più persone».