La Commissione europea ha presentato il nuovo pacchetto di proposte per fronteggiare il caro energia
BRUXELLES - La crisi energetica, diretta conseguenza della guerra in Ucraina, è al centro delle attuali preoccupazioni dell'Unione europea. «Abbiamo lavorato duramente per proteggere l'Europa dalle ricadute sui mercati energetici» ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel corso della presentazione del nuovo pacchetto di misure necessarie per fronteggiare il caro energia.
Limite al prezzo, ma temporaneo - Le anticipazioni contenute nella bozza circolata lunedì sono state ampiamente confermate: «Introdurremo un meccanismo temporaneo per limitare i prezzi eccessivi questo inverno, mentre sviluppiamo un nuovo benchmark in modo che il gas naturale liquefatto (Gnl) sia scambiato a un prezzo più equo». Questo dovrebbe avvenire entro il prossimo marzo. Lo scopo principale? «Domare la volatilità dei prezzi del gas e i picchi: l'attuale parametro dei prezzi non è più adattato a un mercato che si sta spostando dal gas di gasdotto al Gnl» ha spiegato la presidente della Commissione Ue. Ma Kadri Simson, commissaria Ue all'Energia, ha avvertito: «Cerchiamo di fare in modo che i prezzi siano prevedibili e che il gas arrivi all'Ue ma non possiamo escludere una carenza di gas».
Acquisti comuni - Un altro punto importante della strategia di Bruxelles: l'unione fa la forza. «Forniamo strumenti legali per l’acquisto congiunto di gas nell’Ue, garantiamo la solidarietà nella sicurezza dell’approvvigionamento per tutti gli Stati membri e negoziamo con i nostri fornitori di gas affidabili per garantire gas a prezzi accessibili». La solidarietà tra paesi sarà essenziale, per sopperire agli eventuali problemi di approvvigionamento: bisogna «stabilire regole predefinite» che «si applicheranno in caso d'interruzione» delle forniture, «in assenza di un accordo bilaterale in atto». Il «meccanismo di attribuzione» determinerà «come verrà distribuito il gas e a che prezzo».
I risparmi - Ma non basterà, senza un ulteriore risparmio. Anche se - come ha puntualizzato von der Leyen - il taglio complessivo della richiesta di gas a settembre è stato del 15%, con gli stoccaggi che sono pieni al 92%. Al ritmo attuale «avremo ricevuto almeno 65 miliardi di metri cubi di gas da fornitori diversi dalla Russia» e i risparmi saranno pari a 50 miliardi di metri cubi.
La risposta è l'energia pulita - Sarà fondamentale, in chiave futura, uno sviluppo sempre più deciso delle infrastrutture energetiche e delle rinnovabili. «Investire di più e più velocemente nella transizione verso l’energia pulita è la nostra risposta strutturale a questa crisi energetica».
L'Ue deve restare competitiva - Sarà importante, ha aggiunto la presidente, evitare la frammentazione interna all'Unione, garantendo un approccio comune e facendo sì che la competitività dell'Unione europea e dei suoi membri sul mercato globale sia sempre garantita. «Ora siamo meglio preparati ad affrontare questo inverno e in grado di compiere ulteriori passi verso un'Unione dell'energia» ha aggiunto von der Leyen.