Il reato principale, complicità in omicidio a scopo terroristico, è previsto per due persone, amici dell'assassino poi uccisa dalla polizia
PARIGI - A quasi tre anni dall'uccisione dell'insegnante di storia e geografia Samuel Paty, la corte d'appello di Parigi ha confermato il rinvio a giudizio di 14 persone.
Il reato principale per gli accusati - complicità in omicidio a scopo terroristico - è previsto per due persone, amici dell'assassino poi abbattuto dalla polizia francese, Abdoullah Anzorov. Altri sei adulti saranno giudicati con l'accusa di associazione per delinquere a scopo terroristico, mentre sei adolescenti dovranno rispondere di vari reati di fronte al tribunale minorile.
Alla sbarra per complicità nel delitto sono chiamati gli amici del killer Azim Epsirkhanov e Naim Boudaoud, che lo accompagnarono a comprare il coltello con cui fu sgozzato Paty. Il secondo lo accompagnò anche fino alla scuola media di Conflans-Sainte-Honorine nel giorno del delitto. Accusato di complicità anche Brahim Chnina, padre di un'alunna del prof ucciso.
Fra gli adulti rinviati a giudizio anche il militante islamico estremista Abdelhakim Sefrioui, autore di video sulle reti sociali nei quali si era attizzata la polemica contro il professore, e Priscilla Mangel, convertita all'islam e in collegamento su Twitter con l'assassino nei giorni che precedettero l'assalto.
I ragazzi che compariranno davanti al tribunale speciale per minori (avevano 14 e 15 anni al momento dei fatti) sono accusati fra l'altro di aver sorvegliato e spiato il professore nei dintorni della scuola e di averlo poi indicato all'assassino.
Sotto accusa anche la ragazzina che mentì sulla lezione di Paty in merito alle caricature di Charlie Hebdo, affermando che il professore aveva pronunciato offese contro il "profeta" mentre lei non era neppure entrata in classe.