Impetuoso, euforico e vittima di bullismo. Luci su un demone

La scorsa settimana è uscita in italiano, edita da Mondadori, la biografia autorizzata di Elon Musk a firma del celebre Walter Isaacson, docente di Storia alla Tulane University di New Orleans e autore di numerosi libri di successo, tra cui le biografie di Steve Jobs e Leonardo da Vinci. La genesi del libro l'ha raccontata lo stesso autore al Financial Times: "Nel 2021 stavo cercando ispirazione per un nuovo libro e molti amici, tra cui Mike Bloomberg mi dissero che avrei dovuto occuparmi di Elon. Così qualcuno ha organizzato una telefonata con lui e abbiamo parlato per oltre un'ora. Gli ho detto che avevo bisogno di una totale libertà e che non avrebbe avuto nessun controllo sul libro e lui ha detto semplicemente 'Ok'”.

A stretto contatto con Elon per ben due anni - Prima ancora di aver definito i termini della questione, Musk aveva però già scritto su Twitter che Isaacson sarebbe stato il suo biografo e questo, come riferito dallo scrittore, “è stato il primo esempio del suo essere totalmente impetuoso”. Ha avuto così inizio, per dirlo con le parole del biografo, “una cavalcata selvaggia” che ha visto lo scrittore e l'imprenditore sudafricano vivere a stretto contatto per ben due anni anche durante le disastrose riunioni con il personale di Twitter in occasione del suo acquisto da parte di Musk.

Come Dr Jekyll e Mr Hyde - “Ero in sala conferenze a tutte le riunioni aziendali - ha detto Isaacson - ho partecipato alle sue chiamate Zoom. Ero alle cene di famiglia e con i suoi amici”. Nonostante Elon Musk non sia mai stato avaro di racconti sulla propria vita e attività imprenditoriale, la biografia scritta da Isaacson si propone di svelarne aspetti della personalità ancora poco noti, andando ad approfondire quali sono i motivi per cui Elon Musk possa essere definito al contempo un genio visionario o un pazzo demoniaco. Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Isaacson ha ammesso che gli amici usano per definire la nota scontrosità di carattere di Musk l'espressione “modalità demone”, spiegando che “è come Dr Jekyll e Mr Hyde. Può trasformarsi in un demone per un'ora e oltre. Altrettanto velocemente, dopo la sfuriata, può scherzare in modo euforico e sciocco e ha pochi ricordi di ciò che ha fatto”.

I demoni del passato - L'origine di questa furia improvvisava va rintracciata nell'infanzia difficile vissuta in un Sudafrica violento e dilaniato dall'apartheid. Una volta, come è stato messo in evidenza nelle varie anticipazioni del libro, Musk ed il fratello mentre si recavano ad assistere ad un concerto dovettero scavalcare un cadavere e superare la pozza di sangue che gli si era allargata intorno. Per tutto il resto della serata i due ragazzi, camminando, produssero un suono sinistro avendo le suole delle scarpe intrise del sangue raggrumato della vittima. È sicuramente nell'infanzia di Musk, nato a Pretoria, il 28 giugno del 1971, da Maye Haldeman, una dietologa e modella canadese, e da Errol, ingegnere e pilota sudafricano, che vanno rintracciati “i demoni” di cui parla il suo biografo che ne hanno condizionato, in positivo ma anche in negativo, il carattere e la visione della vita.

Un padre visionario e violento - Il rapporto con il padre è sempre stato molto conflittuale e anche oggi, nonostante un tentativo di riconciliazione avvenuta nel 2016, i rapporti tra i due sono pessimi. Errol, dotato di un carattere definito visionario ma violento, non perdonava al figlio di avere comportamenti ritenuti da persona debole. In occasione di una violenta aggressione subita da Musk a scuola, come ricordato dal fratello Kimbal, “mio padre perse il controllo e diede fuori di matto. Era un uomo del tutto privo di compassione”. “Per un'ora-racconta Elon Musk-mi toccò sopportare che mi urlasse addosso che ero un idiota e non valevo niente”. Secondo i due fratelli, il padre aveva una personalità volubile e bugiarda e così come, in certi momenti, poteva essere amichevole e simpatico, un attimo dopo riversava sui figli una serie di insulti. “Era una tortura psicologica - racconta Musk nella sua biografia  -aveva la rara facoltà di rendere terribile qualsiasi cosa”. Interpellato, a questo proposito, da Isaacson, Errol Musk ha ammesso di “aver incoraggiato la durezza sotto il profilo sia fisico che emozionale” convinto che fosse l'unico modo per sopravvivere alla violenza imperante in Sudafrica in quegli anni. “Era più che normale che due ti tenessero fermo mentre un terzo ti picchiava in faccia con un bastone o roba del genere. I bambini che frequentavano una nuova scuola dovevano azzuffarsi con un delinquente dell'istituto”.

Il bullismo a scuola - La violenza subita a scuola, in effetti, è il secondo demone che perseguita Elon Musk, vittima da ragazzo di violente aggressioni fisiche e atti di bullismo che lo hanno ridotto in fin di vita. Elon, descritto come un ragazzino basso ed emotivamente impacciato, venne tormentato dai bulli che lo picchiavano con calci e pugni: “Se non si è mai ricevuto un pugno in faccia, non si può capire quanto questa esperienza ti lasci per tutta la vita un segno indelebile”. Una volta, dopo aver spinto un ragazzo che lo aveva urtato durante un'assemblea scolastica, venne accerchiato da un gruppo di ragazzi e preso a calci in testa e in faccia tanto da renderlo irriconoscibile. Fu portato all'ospedale dove rimase ricoverato per qualche tempo e, a distanza di decenni, l'imprenditore ha dovuto ricorrere alla chirurgia plastica per riparare i tessuti danneggiati all'interno del naso. Come detto da Isaacson al New York Times “tutti noi abbiamo dei demoni nella testa che derivano dall'infanzia e lui ne ha due ordini di grandezza in più rispetto alla maggior parte di noi. E' stato in grado di trasformare questi demoni in motore” rendendolo uno degli uomini più ricchi ed innovativi del suo tempo nonostante debba sempre combattere con la sua distruttiva tendenza a mandare tutti i piani all'aria quando le cose vanno troppo bene. “Le avversità mi hanno forgiato - ha detto di sé Musk - la mia soglia di dolore è diventata molto alta” anche se ciò va di pari passo un una sorta di avversione al piacere. Come raccontato nel libro dalla musicista Grimes, nome d'arte di Claire Boucher, madre di tre degli undici figli di Musk, “credo che non sappia assolutamente assaporare il successo e godersi il profumo di un fiore. Penso che i condizionamenti dell'infanzia lo abbia indotto a considerare la vita sofferenza”.

Il fallimento di Twitter - Si spiegherebbe in questo modo la tendenza di Musk a rimettere sempre in discussione il successo ottenuto lanciandosi, spesso, in imprese professionali sempre più ostiche e complicate. E' il caso, ad esempio, della recente acquisizione del social network Twitter, ora denominato X, la cui gestione, da parte dell'imprenditore si sta rivelando alquanto fallimentare. Anche il suo biografo ha confessato di ritenere tale acquisto “una follia perché essendo totalmente privo di empatia Twitter non era adatto a lui”. All'origine della decisione di acquistare Twitter vi sarebbe l'interruzione dei rapporti con il figlio Xavier che ha intrapreso un percorso di transizione sessuale diventando Vivian Jenna Wilson, assumendo il cognome della madre per non aver più nessun collegamento con il padre. Il magnate l'ha accusata di essere diventata “una marxista che odia i ricchi” imputando questo cambio di mentalità alla scuola molto liberale e progressista frequentata dalla figlia a Los Angeles. A Musk è parso di rinvenire lo stesso modo di pensare in Twitter e ciò lo avrebbe spinto a trasformare il social secondo la sua personale visione del mondo. D'altra parte Isaacson stesso ha dichiarato che il magnate abbia una sorte di vocazione “da profeta”, come se le missioni che si è prefissato di compiere, portare l'uomo su Marte, regolare l'uso dell'intelligenza artificiale e incrementare l'uso delle auto elettriche, siano parte integrante del suo modo di agire e delle motivazioni che animano la sua attività professionale.

Le stranezze di un padre - Padre di undici figli, avuti da tre compagne diverse, Musk si è dimostrato un genitore affettuoso anche se, il suo comportamento in più di una occasione ha rivelato la pericolosa tendenza “che possa diventare uguale a suo padre”, come ha dichiarato la madre di Musk nella sua biografia. Negli stessi nomi dati ai tre figli più piccoli avuti dalla Boucher, XÆ A-XII, Exa Dark Sideræl e Tau Techno Mechanicus, Musk ha voluto imprimere il suo carattere provocatorio e visionario, facendo riferimento a modelli di aerei, codici informatici e linguaggio elfico.