Volano insulti fra Trump e Kamala Harris a 100 giorni dal voto
WASHINGTON - Volano insulti e sarcasmi tra Donald Trump e Kamala Harris, a 100 giorni dal voto. Nel suo comizio ieri sera al 'Summit dei credenti' dell'organizzazione di estrema destra Turning Point Action, il tycoon ha definito Harris una «pezzente, una vicepresidente fallimentare, una zarina della frontiera incapace di fermare l'invasione dei migranti», oltre che una antisemita.
Inoltre ha pasticciato il nome di Harris, dicendo che non gliene può fregare di meno se lo pronuncia male o meno e che ci sono vari modi per pronunciarlo, in aperto disprezzo per l'avversaria.
Immediata la replica della campagna della Harris: «In genere sembrava qualcuno a cui non vorresti sederti vicino in un ristorante, figuriamoci se fosse il presidente degli Stati Uniti. L'America può fare di meglio delle illusioni rancorose, bizzarre e retrograde del criminale Donald Trump. La vicepresidente Kamala Harris offre una visione per il futuro dell'America incentrata su libertà, opportunità e sicurezza».