La campagna elettorale per la Casa Bianca si infiamma tra i due candidati.
WASHINGTON - «Abbiamo una battaglia davanti a noi, e siamo gli sfavoriti in questa corsa, ok? Ma questa è una campagna alimentata dalla gente, e ora abbiamo slancio»: lo ha detto la vicepresidente Kamala Harris, candidata democratica in pectore alla Casa Bianca, durante un evento di raccolta fondi in Massachussets.
Harris ha definito Donald Trump un «bullo» che vuole limitare «gran parte dei diritti fondamentali» e lo ha criticato perché non vuole sentire parlare di un dibattito con lei nell'immediato. «Spero che riconsideri la sua decisione perché abbiamo molto di cui parlare», ha detto.
Trump non sta però a guardare. «Questo novembre, il popolo americano respingerà il folle estremismo liberale di Kamala Harris con un'enorme vittoria», ha detto durante un comizio tenuto ieri sera in Minnesota.
Il candidato repubblicano nella corsa alla Casa Bianca ha preso di mira diverse posizioni assunte dalla Harris durante la campagna per le primarie democratiche del 2020, alcune delle quali sono state poi ritrattate, come il desiderio di vietare il fracking o di rivedere in modo sostanziale il sistema giudiziario penale.
Definendo la Harris una «pazza della sinistra radicale», Trump ha anche attaccato il suo operato e quello del presidente Joe Biden in materia di immigrazione clandestina, inflazione e criminalità.
Nel suo discorso durato 90 minuti, il miliardario populista ha poi ribadito la sua promessa di realizzare la più grande operazione di deportazione nella storia degli Stati Uniti e di porre fine alla tassazione delle mance, ripetendo allo stesso tempo che la sua sconfitta del 2020 è stato il risultato di elezioni «truccate».