La gamification come strumento per comprendere Bitcoin, decentralizzazione e non solo. Ne parliamo con Francis Mars, ideatore del videogioco “Chain Duel”.
Un’agenda ricca di eventi e svariate attività collaterali pensate e realizzate per intrattenere le migliaia di persone arrivate in riva al Ceresio da tutto il mondo. Il Plan ₿ Forum di Lugano si è concluso da quasi un mese, ma rimane stabile il livello di eccitazione prodotto da quella che è ormai diffusamente considerata la migliore conferenza in Europa in ambito Bitcoin. Proprio per questo, risulta interessante continuare a ripercorrere alcuni momenti salienti dell’evento, tra i quali merita di certo uno spazio la Gaming Area e il torneo di “Chain Duel”: una delle iniziative che ha stimolato maggiormente l'entusiasmo dei partecipanti al Forum. Di cosa si tratta?
In sostanza, di un’area gioco, ideata per il relax e lo svago, nella quale è stato possibile, per chi lo desiderava, sfidarsi in un avvincente torneo a Chain Duel, un videogioco che sta attirando l'attenzione degli appassionati Bitcoin a livello globale. Prima di scendere nelle profondità di questo videogame, per comprenderne logiche e funzionamento, è bene da subito chiarire quello che è forse l’aspetto chiave che un’esperienza del genere è in grado di generare: la gamification non ha solo risvolti legati all’intrattenimento puro, perché in un’ottica più ampia può produrre effetti estremamente positivi anche in chiave di apprendimento. Ed è in tal senso che la vicenda di Chain Duel si fa davvero interessante, perché può rappresentare un modello di riferimento nel processo di educazione finanziaria delle nuove generazioni, risaputamente più predisposte ad apprendere nuovi paradigmi di pensiero in contesti in cui è possibile, al contempo, anche divertirsi.
Come funziona Chain Duel
Ma andiamo per gradi e torniamo al videogioco oggetto di questo approfondimento.
Ideato da Francis Mars, che figurava peraltro tra gli speaker ufficiali dell’evento, Chain Duel prende ispirazione dal celebre “Snake”, il classico gioco che molti di noi ricorderanno sui vecchi cellulari/natel Nokia. In questo caso, però, sono due i giocatori che si sfidano per aggiungere piccoli blocchi alla propria catena. Alla scadenza del tempo, poi, la vincita è destinata alla catena più lunga. Forse, ora, vi starete chiedendo cosa c’entri Bitcoin in tutto questo e, magari, su cosa di basi la sua integrazione all’interno del gioco. Eccolo spiegato: il processo, in sostanza, si sviluppa tramite il deposito di fondi in satoshi (l'unità più piccola di Bitcoin) e attraverso la rete Lightning, che permette pagamenti bidirezionali tra due parti, garantendo vincite istantanee e transazioni sicure.
In questo modo, prima di uno scontro, ogni giocatore deposita fondi in Bitcoin e, immediatamente dopo, inizia la sua corsa per aggiungere quanti più blocchi possibili alla propria catena, per assicurarsi il suo premio. Ma, per meglio addentrarci tra le trame di questo videogame, a dir poco rivoluzionario, abbiamo intervistato il suo ideatore, il portoghese Francis Mars, secondo cui «i videogiochi hanno un'ampia portata globale e sono apprezzati da persone di tutte le età e provenienze. Forniscono un'esperienza immersiva di intrattenimento e l'opportunità di sperimentare nuove tecnologie». Per questo motivo, aggiunge che «i games integrati con Bitcoin rappresentano non solo un’esperienza di gioco coinvolgente, ma ne favoriscono anche l'adozione, rappresentando un’opportunità di familiarizzazione con la tecnologia che risulta accessibile a tutti all’interno di un contesto d’intrattenimento». Non a caso, la nuova versione di questo classico gioco ha conquistato esperti e non in ambito Bitcoin sia dalla sua presentazione ufficiale alla Conferenza Bitcoin, tenutasi a giugno a Miami, per poi atterrare a Lugano, dove, appunto, in occasione del Plan ₿ Forum 2023 è stato organizzato un torneo che ha sancito, come ha sottolineato lo stesso Mars, un vero e proprio record in termini di vincite e premi distribuiti.
Francis, secondo te in che modo le tecnologie Bitcoin/Lightning possono aiutare l'industria dei videogiochi?
«Lightning elimina le frizioni esistenti nell'aggiungere pagamenti ai giochi, abbattendo barriere che tradizionalmente hanno ostacolato l'integrazione del valore reale nella narrativa del gioco. L'introduzione del denaro reale, in particolare i satoshi, rari e preziosi, aggiunge una posta in palio più concreta al gioco, sia per gli sviluppatori che per gli utenti. Questo cambiamento, inoltre, crea nuove vie a disposizione degli sviluppatori per rendere economicamente sostenibili i loro prodotti e consente agli utenti di esplorare modi innovativi per monetizzare le loro esperienze di gioco».
L'integrazione della Lightning Network nei giochi, insomma, garantisce transazioni non solo fulminee, ma anche a basso costo…
«Già, ed elimina la necessità di conversione di valuta, cosicché giocatori di diverse regioni possano partecipare al gioco, promuovendo l'inclusività e un'esperienza ancora più connessa su scala globale. Le funzionalità robuste di Bitcoin, in termini di sicurezza, contribuiscono alla costruzione di un ambiente sicuro per le transazioni finanziarie. La natura pseudonima delle transazioni Bitcoin, inoltre, produce un livello di privacy aggiuntivo, garantendo un'esperienza di gioco più sicura e confidenziale, rispetto, ad esempio, a fenomeni connessi direttamente o indirettamente alla finanza tradizionale. Questo approccio innovativo introduce una nuova dimensione nel gioco: la suddivisione del valore con microtransazioni, come implementato in Chain Duel, è una testimonianza della potenza della Lightning Network. Questa complessa suddivisione del valore, ispirata all'articolo “Lightning Prisms di Der Gigi”, mostra come la tecnologia all'avanguardia non solo possa migliorare il gameplay, ma anche quanto stia rivoluzionando la dinamica economica della comunità di gioco, promuovendo un'economia di gioco più collaborativa e sostenibile».
Giochi e metodi di gamification: come possono aiutare a diffondere la conoscenza di Bitcoin in tutto il mondo?
«Nel regno della finanza e dell'economia tradizionali, il discorso è spesso stato relegato a individui in abiti più o meno formali, che trasmettono informazioni con un tono monotono e un linguaggio che per molti può risultare criptico, se non proprio incomprensibile. Pertanto, la proposta di introdurre gli utenti a Bitcoin attraverso l'utilizzo dei giochi si presenta come un approccio trasformativo e funzionale. Integrando Bitcoin nell'esperienza di gioco, infatti, ci troviamo in mano il potenziale per rendere la comprensione della valuta digitale più divertente ed emozionante, raggiungendo un pubblico più ampio e diversificato. E, nel contesto di Chain Duel, questa strategia assume una forma particolarmente efficace. Guidati da un gameplay ad alta posta e da un design di gioco intrinseco a Bitcoin, utenti e osservatori casuali si trovano “costretti” ad apprendere le proprietà connaturate a Bitcoin. Questa unica integrazione di apprendimento e gioco non rende solo il processo educativo dinamico, ma anche piuttosto immediato, creando un ambiente immersivo in cui gli utenti assorbono la conoscenza di Bitcoin come parte integrante della loro esperienza di gioco. In breve, i giochi forniscono ambienti di apprendimento accessibili e immersivi, nei quali i giocatori possono impegnarsi, praticamente, con i concetti chiave di Bitcoin, metabolizzandoli. Attraverso tutorial interattivi, sfide in gioco o simulazioni, le idee complesse vengono così semplificate e rese più digeribili per un pubblico ampio e trasversale. Sperimentare le transazioni Bitcoin, ma nel contesto di un gioco, aiuta insomma gli utenti a comprendere la sua utilità e la sua rilevanza in scenari quotidiani, colmando il divario tra teoria e applicazione pratica».
Esiste quindi un mercato da esplorare in questa intersezione di Bitcoin e gaming?
«Sì, ed è un mercato promettente. Si badi bene: non è solo un punto di contatto di due industrie, è uno spazio dinamico, in cui innovazione, coinvolgimento e il futuro stesso della finanza si fondono. La comunità di gioco, nota per il suo pubblico diversificato e appassionato, diventa così un canale ideale per introdurre Bitcoin, la decentralizzazione e altri concetti finanziari ed economici a un pubblico più ampio, per il quale viene quindi costruito un processo di apprendimento piacevole e gratificante, fatto di coinvolgimento, competizione e ricompense. Sebbene attualmente venga considerata una nicchia, questa classificazione è prevalentemente il risultato dell'adozione graduale di Bitcoin. Guardando in prospettiva, però, è prevedibile un futuro in cui tutti i giochi e le applicazioni incorporino senza problemi una componente Lightning/Bitcoin, quindi una convergenza di possibilità che potrebbe ridefinire il modo stesso in cui gli utenti interagiscono con il valore e con le transazioni.
Del resto, i giovani, e in particolare i giocatori appassionati, spesso fungono da adottatori precoci di nuove tecnologie: questo può rappresentare la preparazione di una nuova base per una generazione che, in potenza, non solo comprende, ma partecipa attivamente al panorama in evoluzione della finanza decentralizzata. La portata globale del gioco, poi, amplifica ulteriormente l'impatto potenziale di questa intersezione. Pensateci: i giochi travalicano i confini geografici, presentando un'opportunità unica per diffondere la conoscenza di Bitcoin attraverso culture e contesti geografici diversi. Funziona come un'aula globale, in cui il linguaggio del gioco e dell'esplorazione diventa un veicolo per comprendere la finanza, il suo presente e il suo futuro».