Intervista all’artista e designer zurighese Alejandro Del Conde, che esibirà le sue creazioni al Plan ₿ Forum. “Questa è una città leader, ed essere i primi non è mai facile”.
Mostre d’arte, sfilate, un film festival che proporrà decine di cortometraggi coinvolgenti e a scopo educativo. E ancora vari tributi al mondo cyberpunk, un fantastico show di droni, un bazar dedicato al pianeta Bitcoin. Un intreccio, insomma, di cultura, musica e spettacolo che darà vita a un cartellone di eventi ricchissimo. Già, perché il Plan ₿ Forum non è o sarà solo il palcoscenico più importante in Europa dell'articolato panorama che ruota intorno a Bitcoin, Blockchain e tecnologie P2P.
É soprattutto un evento in cui il concetto di libertà - finanziaria, di parola, di espressione (anche artistica) - ha trovato una “casa” nella quale donne e uomini, caratterizzati e accomunati da un pensiero innovativo, possono lanciare e condividere nuove visioni e inedite prospettive. L’attesa per la manifestazione, che si terrà a Lugano venerdì 20 e sabato 21 ottobre prossimi, cresce proporzionalmente all’avvicinarsi di una due giorni che farà approdare in riva al Ceresio molte tra le menti più brillanti e visionarie al mondo.
In questo scenario, tra i protagonisti assoluti ci sarà anche lo zurighese Alejandro Del Conde: artista digitale poliedrico, designer e autentico simbolo di resistenza, creatività e passione. Nei suoi concetti, espressione artistica e tecnologia si fondono in una miscela multidimensionale che guarda all’arte come veicolo di ribellione e consapevolezza. Non a caso, Del Conde promuove l'adozione di Bitcoin come simbolo di libertà e valore. Non solo, perché il suo approccio alla blockchain si spinge oltre i confini della moneta digitale. L’artista svizzero, infatti, vede in questa tecnologia un mezzo per decentralizzare il potere a scapito dei soggetti intermediari, creando così un sistema finanziario più equo e trasparente.
Lo abbiamo quindi intervistato, anche perché, in occasione del Plan ₿ Forum, presenterà non solo alcune sue opere, ma sarà pure ideatore del fashion show che andrà in scena durante l’evento.
Alejandro, com’è iniziato il suo percorso artistico?
Sono sempre stato interessato a ogni forma artistica e a collezionare opere d'arte. Possiamo permetterci un'arte sincera, in questo mondo: non abbiamo bisogno di propaganda. L'arte sincera inizia esplorando la creatività, la diversità di idee e la divulgazione di informazioni veritiere. Possiamo creare bellissimi film, fotografie sorprendenti, musica armoniosa, moda favolosa, opere mozzafiato, architettura sbalorditiva e danze toccanti. Possiamo puntare su espressioni oneste che provengono dal profondo di ognuno di noi. Perché il viaggio dell'arte consiste proprio in questo: nello scoprire ciò che è dentro di te, l'ignoto, che segui in base a ciò in cui credi. E in quella scoperta c’è tutto quello contro cui ho lottato dentro di me, qualcosa che dovevo lasciare andare e condividere.
Bitcoin e blockchain… come si collegano con l'arte in generale e con il suo lavoro artistico?
Bitcoin è una tecnologia innovativa ma, dal mio punto di vista, è anche arte, nel cyberspazio. Quando leggi il “White Paper” di Satoshi Nakamoto e lo comprendi, in quelle pagine puoi leggere una bellissima poesia di un artista anonimo che risolve un enorme problema in modo elegante. Bitcoin ha spalancato una nuova prospettiva, facendoci aprire gli occhi sulla truffa di un'economia basata sul debito, che ci era stata nascosta e la cui conseguenza è un totale disastro. Questo protocollo software open source ha dato all'umanità un modo per creare una soluzione visionaria: quello che internet ha fatto per la libertà d'informazione dagli anni '90, Bitcoin lo sta facendo adesso per il denaro. Un esempio di tecnologia rivoluzionaria? Euclide. Non sappiamo molto di lui, ma, in realtà, non ha nemmeno importanza: ciò che conta è che la geometria euclidea funziona. La scienza e la matematica racchiudono verità essenziali che stanno in piedi da sole, indipendentemente dai loro inventori e dalle loro motivazioni. Ecco: Bitcoin è un sistema basato su verità matematiche e queste verità matematiche si reggono in piedi da sole. Leggere il codice sorgente di Bitcoin basta per comprenderlo e dimostrarne la veridicità, indipendentemente dal fatto che Satoshi Nakamoto fosse un uomo, una donna, un gruppo di persone, un'agenzia governativa o degli alieni arrivati dal futuro.
Può darci un'anteprima delle opere che esporrà nella galleria d'arte del Plan ₿ Forum?
Tutte le mie opere che saranno presentate nell’Art Gallery sono pezzi che, spero, possano illuminare le persone e stimolarne la curiosità, le domande, la voglia di approfondire. Non sono sposato, non ho figli e probabilmente non ne avrò. Ma le mie opere d'arte sono i miei figli, il mio lascito a questo mondo. Ogni pezzo è diverso dagli altri, e tutti questi pezzi sono legati da un filo sottile, da un tema principale: Bitcoin e la promozione della sua adozione, appunto, attraverso l'arte.
Come vede la relazione tra moda e tecnologia, soprattutto nel contesto di eventi come il Plan ₿ Forum?
Eventi come il Plan ₿ Forum di Lugano, le conferenze Bitcoin negli Stati Uniti, Amsterdam e altri luoghi sono fondamentali per questo movimento, per sensibilizzare la società, dando spazio a leader, innovatori, artisti e altre persone accomunate dalla voglia di condividere la verità. Riguardo alla moda e alla tecnologia, oggi vediamo sempre più una fusione di tecnologia e fashion in alchimie sempre nuove e avvincenti. Adesso possiamo far leva su tecnologie che possono monitorare la salute, tracciare la nostra posizione, o addirittura proiettare immagini digitali su tessuti.
E i brand di moda stanno collaborando con i tecnologi per creare capi che non solo siano esteticamente accattivanti, ma che integrino, al contempo, funzionalità high-tech. Penso ad esempio agli abiti e agli accessori che possono cambiare colore con l'aiuto di app, ai tessuti che generano e immagazzinano energia solare, alle scarpe che possono adattarsi automaticamente al piede dell'indossatore: tutto questo rappresenta solo la punta di un iceberg in cui si integrano moda e tecnologia. E, in contesti come il Plan ₿ Forum, questa fusione potrebbe assumere un significato ancora più profondo. Allo stesso modo, la tecnologia può essere utilizzata per creare esperienze di moda immersiva durante eventi del genere, offrendo ai partecipanti informazioni e un'esperienza sensoriale unica.
Inoltre, valute digitali e blockchain assicurano, al mondo del fashion, un ulteriore potenziale: dalla tracciabilità dei prodotti - garantendo l'autenticità e combattendo la contraffazione - alla creazione di piattaforme di mercato digitali per brand e designer emergenti. Qui non siamo di fronte a una tendenza passeggera. Si tratta di una concreta testimonianza di come due mondi, solo apparentemente distanti, possono collaborare e integrarsi, creando nuove opportunità ed esperienze per consumatori e professionisti di entrambi i settori.
Crede che la cultura delle valute digitali stia influenzando l'arte contemporanea?
Sì, lo credo. Se l'arte evidenzia i problemi contemporanei della società, e indica le difficoltà, influenzerà di conseguenza la società. Nel Medioevo, l'Italia ha prodotto una rinascita nell'arte: Bitcoin e le criptovalute stanno facendo lo stesso ora, nel 21° secolo.
Vale la pena studiare per comprendere il mondo Bitcoin?
Assolutamente, ne vale la pena. Più leggi, fai la tua ricerca ed educhi te stesso, più ti rendi conto della truffa basata sul debito delle valute fiat. Più apri gli occhi su questa realtà, più acquisisci fiducia. E più acquisisci fiducia, più comprendi, prima cambi, in meglio...
La sua presenza, anche nella veste di designer protagonista del fashion show, è molto attesa…
Apprezzo sinceramente questa opportunità che mi è stata offerta e ringrazio tutte le persone coinvolte nell'organizzazione di questo evento. Sostanzialmente, chi presenzierà alla sfilata vedrà un modo diverso di mostrare alle persone cos'è Bitcoin. Come tecnologia, ma anche come incarnazione di una rivoluzione culturale. E non solo nel settore bancario, ma anche molti altri livelli della società. La moda, del resto, è uno strumento importante per esprimere pensieri, idee, per manifestare chi sei e ciò che è importante per te: questo è l'obiettivo di tutti i miei pezzi di moda.
Come la città di Lugano e l'atmosfera del Plan ₿ Forum hanno influenzato la sua creatività e i suoi lavori ideati per l'evento?
Il Plan ₿ Forum rappresenta una bellissima e straordinaria opportunità, per la città di Lugano, per promuovere una visione rivoluzionaria e stimolare la società a ripensare al “vero valore”. È stato già ampiamente dimostrato come questa tecnologia possa cambiare la vita dei cittadini. Ma, si sa, un'idea radicalmente nuova è spesso accolta con scetticismo, derisione, o addirittura ostilità, da coloro che hanno più da perdere che da guadagnare dal suo eventuale successo. Vorrei proporre qualche esempio che potrebbe chiarire meglio il concetto.
Pensiamo all'automobile: alla fine del 19° secolo, Karl Benz e altri costruirono le prime auto. Si trattava di un’invenzione che poteva minacciare l'industria delle diligenze e delle ferrovie. Questi veicoli autotrasportati, o "treni stradali", potevano certamente spaventare i cavalli, ferire le persone e danneggiare le strade. Le auto, dissero i baroni delle ferrovie, erano semplicemente troppo pericolose. E, per proteggerci, hanno usato il loro potere per approvare una legge, datata 1865 (la “Locomotive Act 1865, nota anche come Red Flag Act”). Questa legge imponeva che ogni automobile, in Inghilterra, rispettasse un limite di velocità di 4 miglia all'ora e fosse gestita da un equipaggio di tre persone: un conducente, un ingegnere e un uomo con una bandiera. Questo eroico uomo con la bandiera camminava davanti all'auto per avvertire i cittadini del pericolo imminente. I magnati delle ferrovie, i legislatori, i custodi autoproclamati hanno utilizzato le regolamentazioni per soffocare quella innovazione.
O, ancora, pensiamo alla stampa: per secoli, erano pochissime le persone che avevano la possibilità di leggere, perché i libri erano copiati a mano. Uomini in posizioni di comando, leader politici e religiosi volevano mantenere quello status quo e hanno risposto all’invenzione di Johannes Gutenberg con leggi di licenza (1439), divieti di pubblicazione e tasse. In alcune parti del mondo, addirittura, stampare era considerato un crimine, un reato punibile con la morte. Dopotutto, era questa la linea di pensiero che circolava era la seguente: stavano solo proteggendoci da “idee pericolose”.
Prima della stampa, si stima che ci fossero 30.000 libri in tutta Europa: 50 anni dopo, ce n'erano 10 milioni. Così, man mano che l'invenzione di Gutenberg prosperava, l'oscurantismo si indeboliva e il progresso marciava, perché non poteva essere più fermato. Ma “l'uomo con la bandiera” non smette mai di provarci: i suoi padroni lo scatenavano su ciascuna di queste innovazioni, perché minacciavano i profitti o il potere di controllo di qualcuno. Io, da artista, sono molto attratto da questa bellissima città, come il ferro verso un magnete. E, per questo, sto seriamente pensando di trasferirmi a Lugano e di aiutare in ogni modo possibile a promuovere l'adozione di Bitcoin.
Lugano sta diventando sempre più centrale nell'abbracciare l'innovazione: dal suo punto di vista, a cosa si deve questo?
Non è mai stato facile essere i primi. La città di Lugano e il suo governo cittadino, con il sindaco Michele Foletti in testa, insieme ad altre entità (governi di tutto il mondo come El Salvador, aziende come MicroStrategy di Michael Saylor o early adopters come il signor Hal Finney, il signor Nick Szabo, il signor Adam Back, il signor Andreas Antonopoulos, il signor Max Kaiser, la signora Stacy Herbert, il signor Paolo Ardoino, il signor Jimmy Song, il signor Samson Mow e molti altri) sono dei leader.
Quali messaggi o emozioni spera che il pubblico possa trarre dalle sue opere d'arte e dalla sfilata di moda al Plan ₿ Forum?
Con la mia arte (pezzi d'arte e di moda), che oserei definire una rivolta, voglio fare qualcosa per l'ambiente (opere d'arte eco-compatibili e CO2-negative di alta gamma sul Bitcoin) ed per educare, cambiare, sensibilizzare, incoraggiare la società a ripensare al vero valore e alla fiducia, per stimolarla quindi a porsi domande riguardo al nostro attuale standard monetario e al sistema finanziario basato sul debito, che ci schiavizza in una prigione invisibile, nella quale la nostra valuta, duramente guadagnata, viene svalutata, con tutte le strategie di allentamento quantitativo, le politiche monetarie lasche e le spese governative. Le mie opere d'arte non sono più, quindi, solo opere d'arte, ma anche armi di una campagna educativa contro questo furto della nostra vera ricchezza (il nostro tempo e la nostra libertà) attraverso la svalutazione delle valute fiat.
Come pensa che la decentralizzazione, un tema chiave del mondo Bitcoin, possa influenzare l'arte e la moda?
L'arte è una vera espressione di idee, manifestata in modo genuino da un artista. Come già accennato, il “White Paper” di Satoshi Nakamoto è arte, e Bitcoin è il futuro. Bitcoin è aperto, libero. Bitcoin è inclusivo, sconfinato, trasparente. Resiste all’inflazione, è l'oro digitale. È open source, è una moneta migliore, è energia nel cyberspazio. Bitcoin è per tutti ed è la moneta più solida e sana che il mondo abbia mai visto. Bitcoin ha avuto, sta avendo e avrà un impatto sempre più dirompente sul mondo e lo influenzerà: non solo i campi dell'arte e della moda, ma la società in ogni sua espressione.
Qualche consiglio per i giovani artisti che cercano la loro strada in un mondo sempre più digitale e interconnesso?
Incoraggio me stesso e ogni artista là fuori a continuare a fare arte, anche se il mondo è contro di lui/lei, anche se viene deriso/a, ridicolizzato/a o preso in giro. L'arte non è ciò che vedi, ma ciò che fai vedere e sentire agli altri. Lascia che siano gli altri a decidere se è buona o cattiva, la tua arte, se la amano o se la odiano. Mentre decidono, tu crea ancora più arte ed esprimi te stesso in modo autentico, portando le tue idee nel mondo, indipendentemente da ciò che il mondo pensa.