Nel mese della promozione “Cashback 30%”, a Lugano sono stati effettuati decine di acquisti tramite valute digitali. In testa c’è il settore food&drink.
Un altro traguardo importante è stato raggiunto dal progetto Plan ₿. Aprile era, del resto, un grande banco di prova, perché per tutto il mese scorso era valida l’iniziativa cashback che, in una prospettiva strategica avrebbe potuto - come poi in effetti è accaduto, mediante un incentivo - fornire indicazioni importanti sulla semplicità percepita di utilizzo di USDt e Bitcoin per fare acquisti nelle centinaia di negozi che, a Lugano, le accettano.
Ma procediamo con ordine. La promozione lanciata dal Plan ₿ ha concesso, in breve, l'opportunità di beneficiare di un cashback speciale (erogato in LVGA, la terza delle valute digitali a corso legale de facto nella città di Lugano) sugli acquisti effettuati presso le attività commerciali che in riva al Ceresio accettano anche BTC e USDt.
Bene, dati alla mano, gli acquisti con le ultime due currencies nel mese di aprile tramite valute digitali è avvenuta in poco più di 60 negozi, il 20% di quelli che le accettano. Un risultato ragguardevole, che assume contorni ancor più interessanti se si scende nel dettaglio delle categorie merceologiche maggiormente coinvolte da questo flusso di transazioni.
In testa, come prevedibile, c’è il settore della ristorazione, le cui attività ristorative (29) sono state quelle in cui residenti e turisti hanno compiuto il maggior numero di “crypto-payments” per consumare cibo e bevande e ricevere indietro il 30% da poter poi rispendere altrove. Spiccano anche i numeri legati alle transazioni nei negozi legati a sport e tempo libero, all’abbigliamento, ai servizi alla persona, ai giocattoli e all’elettronica. Tra gli altri, è stato effettuato anche un acquisto presso un garage di auto e moto.
Insomma, il dubbio che la trasformazione - culturale e concreta - dell’infrastruttura finanziaria, promessa dal Plan ₿, fosse sostanzialmente ancora lontana dal materializzarsi è stato spazzato via da questi dati incoraggianti, se incoraggiati con attività di divulgazione e formazione.
Recentemente, in una delle puntate del podcast legato al progetto in cui era stato ospite, il sindaco Michele Foletti aveva sottolineato di avere personalmente imparato «che questo mondo va velocissimo, sa innovarsi costantemente e quindi ogni giorno può riservare delle sorprese». E l'ennesima, graditissima sorpresa, in effetti, è arrivata puntuale, attraverso questa iniziativa che sta via via mostrando l’efficacia di un’iniziativa che rende Lugano modello di innovazione agli occhi del mondo.